I candidati isolani alla Regione campioni di assenza nella partita per la sanità a Ischia

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Foto Qui Ischia

In questi giorni si sono distinti per l’assenza. Non che in precedenza avessero avuto un comportamento diverso, anzi da questo punto di vista si sono dimostrati perfettamente coerenti, ma si poteva pensare che in periodo elettorale qualche attenzione in più rispetto alle vicende di attualità la mostrassero. Invece no, neppure la particolare “sensibilità pro voto” ha spinto i candidati isolani alle Regionali a spendere un attimo del loro tempo e men che meno qualche parola o qualche timida azione sulla vergognosa telenovela della Salute Mentale. Estranea per  loro, già concentrati al di là del mare, sul salone del Consiglio regionale in cui confidano di approdare grazie ai voti del TERRITORIO. Parola di moda, di cui i politici di ogni livello e tanto più gli aspiranti tali si riempiono la bocca con tronfio autocompiacimento, usandola nei loro discorsi pubblici con la stessa dovizia con cui una volta si ricorreva al “nella misura in cui”. Una parola ad effetto, nulla di più però, visto che nella sostanza si tengono ben alla larga da quello che di reale, grave, importante succede sul territorio. Nella vita dei comuni mortali che non partecipano alla corsa per entrare nella sala dei bottoni.

Hanno fatto e stanno facendo finta di niente, i candidati isolani, rispetto allo SCEMPIO di un settore  essenziale dell’assistenza sanitaria pubblica e, soprattutto, delle vite di coloro che si ritrovano ad essere vittime di errori e incapacità che riguardano proprio l’amministrazione della cosa pubblica. Sull’isola, oltre che una ingiustizia grande come l’Everest, si sta consumando l’ennesimo colpo, che rischia di essere irreversibile, ai servizi sanitari primari per la cittadinanza  e SE NE STANNO CHIAMANDO FUORI proprio coloro che a quella cittadinanza chiedono il consenso. E non per andare sulla luna, ma per governare l’ente che ha la piena responsabilità della gestione della sanità!

Alla presentazione delle liste è stato evidenziato il numero non trascurabile di candidati ischitani in lizza per le Regionali. Eppure, di tanti non se n’è visto nessuno nei momenti drammatici di questi giorni, mentre si decidevano a rigor di burocrazia le sorti dei residenti della Sir e degli altri malati psichici quasi abbandonati, ora che la Salute mentale sul territorio è a pezzi.

Solo qualcuno ha dato qualche timidissimo segno di vita fuori al Calise, tra sabato e martedì. Troppo pochi e troppo timidi. E in tanti, (pur)troppo indifferenti.

Fosse stato per loro, alla questione che coinvolge tanti cittadini isolani (perchè l’incidenza delle malattie psichiatriche sull’isola è significativa) non si sarebbe dedicata neppure una parola, neppure un sospiro alle “convention” con i candidati governatori. Che sono stati costretti a sapere dello sfascio dell’ennesimo settore della sanità pubblica sull’isola dai cittadini che con candidature e voti non c’entravano nulla, se non come elettori. Che grande prova di attenzione, partecipazione, consapevolezza, responsabilità verso il TERRITORIO e i BISOGNI DELLA COMUNITA’ CHE CHIEDONO DI ANDARE A RAPPRESENTARE!!!

E se non hanno fatto nulla neppure nella fase del corteggiamento elettorale della “gggente”, che possiamo aspettarci se e quando riusciranno ad andare a sedersi nel confortevole salone del Consiglio regionale?

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