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Incendio a Villa Stefania, il Comitato Cittadinanza Attiva invoca una soluzione urgente
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10 anni ago |
Ci mancava anche questa! Oggi si è sviluppato un incendio a Villa Stefania, sede della Sir e dei servizi della Salute mentale su cui pende l’ordine di sgombero della magistratura, che sta aspettando solo che l’Asl provveda a trovare un’adeguata sistemazione alternativa ai residenti. Che sono stati evacuati dalla struttura, sebbene il piano occupato dalla Sir non abbia riportato danni. L’incendio che ha prodotto molto fumo, infatti, ha interessato il piano terra dell’edificio di via Nizzola.
Comunque, per stanotte i 9 che vivono attualmente nella Sir sono stati sistemati temporaneamente in altre strutture, 5 in un hotel della zona, gli altri 4 in altre strutture residenziali dell’Asl sull’isola.
Sulla vicenda di oggi è prontamente intervenuto il Comitato di Cittadinanza Attiva, che ha diffuso il seguente comunicato, con una sua nuova proposta: “Il Comitato di Cittadinanza Attiva nato a sostegno dei pazienti ex Villa Orizzonte esprime perplessità e sconcerto di fronte all’ennesima pagina oscura che coinvolge il servizio di Salute Mentale isolano. Alla luce dell’incendio verificatosi presso l’ex Hotel Stefania, ribadiamo con forza ancora maggiore la necessità di trovare una collocazione degna e rispettosa di criteri di decoro e sicurezza. La nostra proposta, concreta e subito realizzabile, è l’utilizzo degli spazi di Villa Joseph, struttura già pronta e disponibile da domani ad accogliere i dieci pazienti e gli operatori adibiti alla loro assistenza. Nessuno tocchi i nostri dieci amici, la comunità isolana ha il dovere di proteggerli e di garantire loro un’esistenza serena, al di là degli errori amministrativi e dei muri di gomma del potere”.
Alla luce della novità che si è verificata e dello sgombero improvviso di Villa Stefania, è ora necessario e imprescindibile trovare una soluzione abitativa stabile a Ischia per tutta la famiglia della Sir. Attendere i tempi del bando appena corretto e ripubblicato dall’Asl sembra, a questo punto, fuori dalla realtà. E a nessuno, a Monteruscello e sull’isola, venga in mente di prendere spunto da questa situazione di emergenza per mettere in atto qualcuna delle idee circolate nei mesi passati per dividere e disperdere i residenti della Sir, creando i presupposti per trasferimenti in terraferma che sarebbero il lasciapassare alla soppressione del servizio. In questo momento, il rischio del colpo finale alla Sir è quanto mai alto e richiede da parte di tutta la comunità isolana la massima mobilitazione.