L’Asl ha pubblicato il bando riveduto e corretto di ricerca immobile a Ischia e c’è la Sir

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Foto Qui Ischia

Di quindici giorni in quindici giorni, l’Asl Na2 Nord produce con lentezza i suoi atti, compresi errori e correzioni. Due settimane era durata la “fase” della pubblicazione del bando di ricerca immobile a Ischia sbagliato. E per tutto quel tempo, nonostante fosse di un’evidenza sfacciata, a Monteruscello si erano ostinati a smentire e a traccheggiare circa i rilievi sulla mancata previsione di spazi da destinare alla Sir, ovvero al primo dei servizi della Salute Mentale che ha bisogno urgente di trovare una sistemazione finalmente degna per i suoi dieci residenti. Poi, la decisione di sospendere il bando,  “per consentire specificazioni di natura tecnica a seguito di richieste di chiarimenti”, ovvero per sanare la gravissima svista che nessuno dei funzionari firmatari dell’atto e neppure il commissario AGNESE IOVINO hanno voluto riconoscere come un errore. Altre due settimane è durata la sospensione, prima che nella giornata di ieri uscisse la versione del bando riveduta e corretta. Con l’integrazione riguardante la STRUTTURA INTERMEDIA RESIDENZIALE recuperata in extremis.

Il bando aggiornato individua come oggetto della ricerca un immobile di circa 633 mq, esclusi parcheggio e aree verdi. E comincia proprio con la descrizione degli spazi da destinare alla SIR, a cominciare dai posti letto per i 10 residenti, in stanze a due letti e bagno con una superficie complessiva di 2o mq compreso il servizio igienico, per una superficie complessiva di 100 mq.

All’interno è previsto il CENTRO DIURNO semiresidenziale per 10 utenti, che evidentemente viene accorpato alla Sir, che dovrà disporre di un locale di 16 mq per la visita psichiatrica, di uno di 20 mq per le attività di riabilitazione, di una cucina di 20 mq, un locale per il tempo libero di 20 mq, di un locale soggiorno-pranzo per 20 utenti (residenziali e semiresidenziali) di 40 mq, di un blocco servizi separati per sesso di 9 mq, di 1+1 locale spogliatoio per il personale e wc di 20 mq. Il tutto per una superficie minima residenziale di 245 mq e lorda di 30o mq.

Per il CENTRO DI SALUTE MENTALE sono confermate le caratteristiche già presenti nel bando originario, per una superficie minima di 130 mq e lorda di 160 mq. A cui si aggiungono i 76 mq di superficie minima (93 lorda) da utilizzare per il DAY HOSPITAL.

Altra novità del bando ripubblicato è che sono di nuovo previsti spazi per la GUARDIA MEDICA – 2 locali con servizio per 40 mq - e per la MEDICINA LEGALE, sempre due locali con servizio per 40 mq. A quanto pare, il progetto di trasferire la Guardia Medica di Forio, fortemente avversato nel caso di spostamento a Casamicciola dall’amministrazione del Comune del Torrione, è ancora attuale per l’Azienda sanitaria.

Alla fine, insomma, l’Asl cerca in territorio ischitano un edificio di 633 mq, ben aerato e climatizzato, di facile accessibilità nel senso che dovrà essere situato in una zona non periferica e servita dai mezzi pubblici, con almeno due accessi autonomi. La struttura dovrà essere disposta al piano terra o su un piano terra e un primo piano, che dovrà essere dotato di ascensore. E ovviamente è specificato che non vi dovranno essere barriere architettoniche.

I requisiti richiesti sono che l’immobile sia in regola con la normativa sismica, conforme alle normative vigenti sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, alle normative vigenti per gli impianti e alle normative vigenti in materia di prevenzione incendi. Inoltre, sono richiesti il certificato di agibilità e i permessi e le concessioni edilizie. Cioè quello di cui si è incredibilmente fatto a meno quando è stata presa in affitto Villa Stefania. E stavolta è previsto, scritto nero su bianco, che gli eventuali adeguamenti dei locali dovranno essere realizzati dal proprietario dell’immobile a sue spese. Dopo aver speso qualche centinaio di migliaia di euro per la ristrutturazione anche solo di una parte (compresa quella che non è mai stata utilizzata ed escluso invece il piano occupato dalla Sir) di Villa Stefania, a Monteruscello hanno imparato la lezione. Ci avessero pensato prima, avrebbero evitato di trasformare una presunta operazione da “spending review” in un aborto, perdipiù  molto dispendioso, che ha “regalato” ai residenti della Sir quasi un anno di pessima vita!

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