Luci accese in pieno giorno e lampioni “incerottati”, ma quanto ci costa questo (dis)servizio?

IMG_2506E’ passato più di un mese dal ripristino stagionale dell’ora legale. Nel frattempo le giornate si sono allungate ancora di più. Ma la notizia non sembra essere ancora arrivata in Comune, che è responsabile del funzionamento degli impianti di illuminazione stradale. Oddio, anche parlare solo di funzionamento, senza ulteriori specificazioni e aggettivi, è impegnativo, quando si tratta della situazione ischitana. Basta guardarsi intorno per accorgersi che in gran parte del territorio siamo in condizioni a cui si attaglia solo un superlativo assoluto: PESSIME. E il meccanismo di accensione e spegnimento in diversi posti non fa eccezione alla “regola” generale. Con l’aggravante di un’assenza persistente di controlli, modifiche, eventuali riparazioni. Le cose vanno (male) come vanno e nessuno si premura neanche di metterci una pezza.

A Casalauro, per esempio, tutta la parte alta della contrada, dalla piazzetta in su, s’illumina quando è ancora pieno giorno, con il sole “schiattato” in cielo. Le lampade si accendono sempre allo stesso orario, a maggio come a dicembre, senza alcun adeguamento stagionale. E dire che uno dei principali motivi per il quale viene adottata l’ora legale a livello internazionale è proprio il risparmio di energia, che viene anche calcolato anno per anno. In quel computo manca una parte significativa che potrebbe dare anche il Comune d’Ischia. Ma soprattutto mancherà dal risparmio per la spesa elettrica che l’ente potrebbe, ma non riesce a fare. Eppure, di questi tempi dovrebbe essere un obiettivo preciso per il Comune ottimizzare i consumi energetici e sfruttare al massimo le possibilità di risparmio. Però a Ischia hanno altro a cui pensare. IMG_1579IMG_2193IMG_1818

D’altra parte, il sistema di illuminazione stradale fa pena quasi ovunque. Dalle tante strade, anche centralissime, con i lampioni arrugginiti, incerottati, che stanno in piedi per miracolo a quelle in cui i punti luce sono stati sostituiti senza però rimuovere i vecchi, spesso fatiscenti. Siamo al punto che perfino lì dove si sono rotte le lampade dei lampioni installati negli ultimi non si IMG_2339riesca a sostituirle.

Ma possibile che non hanno a disposizione neppure una dotazione minima di ricambi? Ad occhio devono aver finito anche quella di striscette di plastica, visto che per tenere insieme i pezzi è ricomparso lo scotch. E sul lungomare Colombo, tanto per farsi ammirare pure dai turisti.

Davanti a queste performance qualche domanda è attuale e obbligata: quanto ci costa come contribuenti il servizio manutenzione della pubblica illuminazione nel territorio del Comune d’Ischia? Ma soprattutto qual è il rapporto fra il costo e i risultati sulle strade comunali? E chi controlla l’efficienza degli impianti, in modo da garantire interventi adeguati lì dove è necessario e non in tempi biblici? Ma tanto nessuno risponde. E il sistema continuerà ad essere fonte di sprechi e di inefficienze. Tanto per non somigliare troppo ai posti dove i servizi pagati dai cittadini funzionano…ci dovessimo abituare male.

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