Un altro disastro annunciato: alla Caremar è rimasta una sola nave e i Sindaci si riuniscono?!

IMG_0781

E la nave va…in cantiere – Foto Qui Ischia

Poco più di un mese fa, il 4 aprile, alla vigilia di Pasqua e pochi giorni dopo l’inutile visita a Ischia fatta il giorno prima dall’assessore regionale ai Trasporti, Vetrella, QUI ISCHIA aveva anticipato che nel mese di maggio la situazione dei trasporti marittimi era inevitabilmente destinata a peggiorare. Ci si lamentava allora, giustamente, dei problemi provocati dal ritiro di una delle navi Caremar, chiamata ad effettuare lavori di manutenzione straordinaria non più differibili. Una condizione comune ad altre due navi della compagnia di navigazione regionale, che presto avrebbero dovuto fermarsi anch’esse per gli stessi motivi. Due navi  che stavano continuando a svolgere la loro attività in virtù di una proroga che sarebbe scaduta per entrambe a maggio e che averebbe reso improcrastinabile un periodo in bacino per gli adeguamenti previsti e cadenzati dal RINA.

“All’inizio del prossimo mese – scrivevamo – altre due navi della Caremar dovranno necessariamente andare in bacino, visto che sono già in regime di proroga rispetto alle naturali scadenze dei controlli imposti dal Rina. Perciò, entro un mese, rischiamo di ritrovarci con un solo traghetto, il FAUNO, che è già sottoposto ad un superlavoro per supplire alle carenze già esistenti”. Naturalmente, si trattava dell’ipotesi peggiore, da qui l’uso obbligato del condizionale, perchè se almeno l’ADEONA, il traghetto che si era dovuto fermare sempre per le stesse prescrizioni del RINA nel mese di marzo, fosse stato recuperato in tempo, i disagi annunciati sarebbero stati ridotti, seppur sempre gravi.

Invece, pare proprio che a diventare realtà sia stata la versione della storia più estrema e, dunque, più penalizzante per  l’utenza. Oggi, infatti, si è fermato il “NAIADE” e si è materializzato l’incubo di un unico traghetto Caremar a collegare Ischia e Procida con Napoli e Pozzuoli. Inevitabili le difficoltà dei viaggiatori, che sono solo all’inizio. Anche perchè l’esperienza insegna che quando i mezzi Caremar finiscono in bacino, là restano per l’eternità.

La lista era già lunga fino ad oggi. L’ACHERNAR fermo dall’ottobre 2011,  il SAN PIETRO in cantiere dal giugno 2012, l’ISOLA DI PROCIDA bloccato da settembre 2014 e l’ADEONA, che doveva restare fuori 20 giorni, che si diceva sarebbe stato reimmesso in servizio per Pasqua, ma che sulle rotte del Golfo non si è più visto. E nel frattempo, la compagnia e la Regione non hanno proprio risposto alle tante richieste, sollecitazioni e inviti partiti dalle isole circa la possibilità di sopperire alle carenze con il recupero di qualche mezzo fermo o l’affitto  almeno di un traghetto per sostituire proprio l’Adeona. L’unica risposta è stata che la dotazione di navi si è ulteriormente ridotto e adesso è al lumicino.

In serata è arrivato sull’argomento un nuovo COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO COORDINAMENTO MOBILITA’, che così recita: “Altro traghetto guasto  della Caremar, il Naiade è fuori uso, attualmente un solo traghetto della Compagnia Caremar raggiunge Napoli, utenza in ginocchio.  Il “gruppo di coordinamento mobilità” che ha lavorato in questi giorni ad un importante documento visionato e messo a punto proprio ieri sera al tavolo tecnico delle ore 20,oo,  richiede attraverso i propri esponenti, un incontro di urgenza con le Amministrazioni dell’isola per i dovuti provvedimenti e azioni da attuarsi su questa situazione disastrosa. Immediata e favorevole la risposta dei Sindaci, l’appuntamento è stato fissato  dal Sindaco  Paolino Buono alle ore 11,oo di domani presso la sede di Barano”.

Documenti, riunioni, tavoli si sono susseguiti in  queste settimane, ma non hanno influito sul corso delle cose consentito, avallato, voluto a Napoli. Corso di cui Vetrella per primo e l’amministrazione regionale nella sua globalità hanno la piena responsabilità politica. Anche perchè hanno evitato accuratamente in questi mesi di rispondere nel merito sui nodi gordiani del sistema dei trasporti marittimi, sulla gestione fallimentare della Caremar e sul futuro della compagnia di navigazione pubblica. Un atteggiamento facilitato dall’effetto cloroformio che i Sindaci e i politici isolani di caratura regionale hanno propiziato  per silenziare il movimento forte di opinione creatosi con la manifestazione del 29 novembre. E i risultati si vedono…

Come l’assoluta inconsistenza dell’azione “politica” dei Sindaci, che si fanno sempre cogliere di sorpresa (?). Anche da situazioni largamente annunciate e prevedibili. Come al solito, scendono da Marte…

What Next?

Recent Articles