“Giù le mani dalla salute Mentale” è stato l’urlo-richiesta-rivendicazione lanciato da Ischia in queste settimane. Indirizzato alla dirigenza dell’Asl Na2 Nord, soprattutto dopo la pessima prova data sulla vicenda di Villa Stefania. E INVECE LE MANI CE LE HANNO MESSE ECCOME, A MONTERUSCELLO. E MANI MUNITE DI FORBICI, PER TAGLIARE TUTTO IL POSSIBILE E ANCHE OLTRE. Forbici che stanno incidendo non su sprechi o eccessi, chè quelli ci sono stati solo su alcune discutibili operazioni decise e realizzate proprio dall’Asl, ma sulla carne viva dell’assistenza psichiatrica sulla nostra isola, a cui è aggregata anche Procida. E, dunque, sulle vite dei pazienti e delle loro famiglie. E ora anche degli operatori. E quelle forbici non si sono fermate alla Sir, come abbiamo appreso in via definitiva oggi, ma si stanno allargando ad altri gangli vitali della Salute Mentale delle isole. Che, dopo la “CURA IOVINO”, di fatto sarà ridotta al di sotto del minimo utile, possibile, tollerabile. Solo ad un (piccolo) passo dall’essere cancellata del tutto.
Dunque, la mannaia dell’Asl non si è abbattuta, come si paventava da un anno, solo sulla Sir e su ciò che per 18 anni aveva rappresentato anche oltre i confini della Campania. Ma sta per abbattersi anche sulle ATTIVITA’ DI RIABILITAZIONE che in questi anni, e secondo la stessa logica che aveva portato alla fondazione della Sir, hanno prodotto esperienze di valore e risultati rimarchevoli a livello medico-assistenziale e ancor prima umano. Pur nella deriva verso cui è stata avviata la Salute mentale sull’isola in questi ultimi anni di progressiva sottrazione di servizi, il corso di teatro e l’”orto allena-mente” avevano rappresentato segnali di continuità rispetto al meglio del passato e, soprattutto, delle oasi che facevano sperare che la foga distruttiva trovasse un limite e, alla fine, non prevalesse. E INVECE LO SMANTELLAMENTO NON SI FERMA DAVANTI A NULLA. Neppure davanti all’ottima esperienza del “GIARDINO DELL’AMICIZIA”, benedetto dal Vescovo appena pochi mesi fa e accompagnato da tanto entusiasmo da parte di cittadini e associazioni. E anche dei turisti, che l’hanno portato nelle loro zone di provenienza come esempio di buona sanità.
Ma tutto questo a Monteruscello non interessa. Il commissario Iovino va avanti decisa e di gran lena sulla sua strada di tagli ad oltranza: in attesa di trovare una sede per il Centro diurno, questa la versione ufficiale, non sarà più finanziata e, dunque sarà condannata a morte, la riabilitazione che si fa, per fortuna date le circostanze, anche al di fuori e a prescindere dagli spazi inesistenti del Centro. E così, a tavolino, da lontano, con la massima non chalance, ha provveduto ad un altro tratto di penna per cancellare quel poco di buono che è rimasto della Salute Mentale a Ischia dopo il transito già abbastanza distruttivo di Ferraro.
In poche settimane, il commissario IOVINO STA PORTANDO A COMPIMENTO IL SUO CAPOLAVORO: ELIMINARE UNO DOPO L’ALTRO TUTTI I SERVIZI CHE QUALIFICAVANO L’ASSISTENZA PSICHIATRICA SULLE ISOLE E RIPORTARLA INDIETRO DI VENT’ANNI. CHE CORRISPONDONO A MOLTO DI PIU’: IL PASSAGGIO DALLA PSICHIATRIA MOEDRNA E CIVILE, QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIA SECONDO LE LEGGI VIGENTI, AL MODELLO PRECEDENTE. CI MANCA POCO PER TORNARE AI MANICOMI. PER FORTUNA, SONO VIETATI PER LEGGE, SENNO’ MAGARI CE LI AVREBBERO PROPINATI UN’ALTRA VOLTA, ARRETRANDO DI QUESTO PASSO.
Siamo di fronte ad un disastro ben più ampio, grave, devastante di quello che era possibile immaginare nel più nero degli scenari. E Ischia, le sue istituzioni, associazioni, cittadini, che fanno? Restano a guardare? Dopo la Sir, come previsto, non si sono fermati. La gestione attuale dell’Asl non sta lasciando neppure le macerie. PEGGIO. Tra poco ci diranno che Ischia (e Procida) non hanno necessità di assistenza psichiatrica! Cosa ci vuole perchè i Sindaci chiedano uniti e compatti le dimissioni immediate del commissario Agnese Iovino?