Al “ Capricho di Casamicciola“ evento sui trasporti organizzato dal Coordinamento per la Mobilità patrocinato dai Comuni dell’Isola d’Ischia
NICOLA LAMONICA/ AUTMARE
“ Una bella denuncia forte da parte degli studenti con una pagina di formazione civica monca poiché l’iniziativa, oltre a non aprire alla riflessione ed al confronto per superare il momento critico, dà un segnale sbagliato per intrusioni indebite “, così sunteggerei l’iniziativa che comunque è testimonianza di un attivismo meritorio che va solo ben orientato! Ma il dovere mi spinge oltre e lo faccio da docente e da cittadino impegnato nella politica, nell’associazionismo!
Ho molto apprezzato lo sforzo di sintesi grafica e di denuncia di tipo giornalistica realizzato dagli studenti e l’impegno che certamente c’è stato da parte di tante scuole dell’isola, da parte di tanti docenti e genitori per denunciare la problematica e lo stato in cui si è sui trasporti terresti e marittimi; anche se un fallo è facilmente rintracciabile nel video che risulta inquinato da dichiarazioni armatoriali di parte e pertanto interessate.
Tra i tanti vettori, privati e pubblico Caremar, come mai si è preferita evidenziare una società armatoriale privata? E’ stato obiettivo l’intervento del rappresentante Alilauro? Non ha Egli, nel silenzio del conduttore, negato alla riflessione degli studenti la realtà e le responsabilità che ha anche la società Alilauro rispetto ai livelli di degrado che oggi registriamo? Non ha omesso di ricordare il PATTO ARMATORIALE DI NON CONCORRENZA DEL 1998 TRA ALILAURO (che all’epoca includeva i servizi traghetti, poi Medmar ), SNAV E ALILAURO GRUSON, … ? E, non è un patto di poco conto! Un patto commerciale di non aggressività reciproca per spartirsi il mercato che veniva a ratificare l’esistenza di un primo Cartello organizzato, in un mercato che doveva essere libero, fatto di intese inconfessabili per la conservazione degli equilibri commerciali e tariffari degli anni 1996 e 1998, con definizione dei costi unitari, del rapporto costo/miglio e della ripartizione proventi con meccanismi di “aggiustamento” delle ripartizioni in quote. E, poi …. I SINDACI PRESENTI, AL DI LA’ DELLE OVVIETA’ DETTE, COSA HANNO AGGIUNTO SE NON EVIDENZIARE ULTERIORMENTE IL LORO NULLISMO ISTITUZIONALE?
Tanto gl’interrogativi che l’orientato dibattito consumatosi al Capricho solleva e l’AUTMARE, escluso dal protocollo, richiama qui, fuori dall’area teatrale, le riflessioni espresse su di un suo recente volantino CHIEDENDO A TUTTI, ed oggi IN PARTICOLARE AL PRESIDENTE DE LUCA, di porre attenzione sui danni provocati dalle dichiarata intesa del 1998 sulle politiche regionali che, in uno alle successive, ha negativamente cadenzato le scelte degli ultimi quindici anni, sia del centrosinistra che del centrodestra; esso così si esprime :
“ in questo torbido contesto: il 16 agosto 1998 la Capitaneria di Porto di Napoli “ per non rompere gli equilibri nel porto di Forio “ annulla ciò che aveva autorizzato due giorni prima e quindi cancella le corse Snav da Forio; si conservano le spartizioni delle aree di accosto; nascono gli atti di sottomissione del 2002 al posto delle Gare, il regolamento per i servizi residuali nel 2003 a favore di chi già opera sulla tratta richiesta, ancora in vigore; quadri orari in continua evoluzione, politiche tariffarie sempre più livellate in alto; e quando gli assetti lo consentono si hanno le gare con delibere che si ritengono valide anche in presenza di una sola offerta ( metrò del mare del 2002 con oltre 5 milioni/anno oltre i ricavi alla omonima società Metrò del Mare scarl, e corse notturne flegree del sett.2007 assegnate a Medmar Navi con circa 8 milioni di euro in tre anni ) E quando si presenta anche la Caremar, che vince con un’offerta di gran lunga più vantaggiosa per l’Ente( febbr.2007), stranamente, l’assegnazione viene a vantaggio di chi la perde! In più, l’avvio della privatizzazione di Caremar in contrasto con la legge Regionale 1/2009 con grande soddisfazione dei privati a cui non pare vero di sostituirsi al pubblico, da essi fortemente avversato, incamerando i contributi statali/ regionali . “
Per cui, accanto al buon impegno degli studenti che meritano il mio e nostro rispetto, si sono commessi errori di comunicazione non rappresentando le cause a monte del disagio che i giovani avvertono sulla loro pelle e denunciano; di partigianeria e discriminazione preferendo la testimonianza di un armatore coinvolto, che evidentemente rappresentava anche gli altri per le intese di cui sopra, anziché optare per tutti o per nessuno; di superficialità facendo passare un messaggio risolutivo dei problemi con il buonismo delle parole anche istituzionale anziché insegnare a leggere nella realtà, ad acuire il senso critico, al confronto nella differenza, ad un diverso impegno civico che non trascuri il coinvolgimento e la piazza; di facciata lasciando che i Sindaci, che non sono esenti da colpe, continuino a trattare la materia in modo disunito e senza idee strutturanti onde non cadere nella logica che lega il diritto alla continuità territoriale al profitto di qualcuno.
Intanto LA LOTTIZZAZIONE DEI PORTI come conseguenza di un mercato bloccato CONTINUA; l’idea della PRIVATIZZAZIONE DELLA CAREMAR NON VIENE COMBATTUTA adeguatamente e pubblicamente neanche da chi ancora, agitandosi nel silenzio diversamente, mantiene in piedi un ricorso contro davanti al TAR; LE POLITICHE TARIFFARIE e le tante sue versioni accomodanti a tutti fuorché agli interessi dei cittadini; ….. SONO LA RISPOSTA POLITICA PIU’ ABIETTA CHE LA REGIONE HA OFFERTO in questo inizio di secolo in uno allo sfascio di una struttura pubblica che il legislatore degli anni ’70 ci ha fornito dando dignità di cittadinanza alle isole piccole del territorio nazionale.
Tanto gioco di facciata che amalgama tutti in UN UNICO PROGETTO SENZA PROGETTO, che non fa chiarezza e che premia il mondo armatoriale e ridà verginità politica ai nostri Sindaci. A risentirci!