Una data da segnare sul calendario, quella di oggi. In tanti mesi, non era mai accaduto che l’Asl diffondesse un comunicato sulla spinosa questione della Sir isolana. Nè il commissario AGNESE IOVINO aveva sentito il bisogno, nonostante le tante sollecitazioni e richieste in tal senso, di far conoscere il suo pensiero sull’intricata vicenda scaturita dalla “politica” aziendale dell’ultimo anno. Il commissario non aveva ritenuto di dover dare spiegazioni neppure alla Commissione regionale Trasparenza. Ma oggi da Monteruscello è arrivata la presa di posizione pubblica del commissario dell’Asl e questo di per sè è un fatto che, dopo tanto silenzio assordante, ha la sua indubbia rilevanza. Tanto più che la NOTIZIA stavolta sembra stare PIU’ NELLA FORMA CHE NELLA SOSTANZA. Perchè non presenta novità significative. rispetto al disegno aziendale che già si era delineato con chiarezza, sia pur senza ufficialità, in base alle mancate risposte, le mancate presenze, i silenzi collezionati dal commissario Iovino in questi mesi. Senza trascurare le mosse compiute fin dal blitz mattutino nella sede di Villa Stefania affumicata dall’incendio.
Non era stato già stabilito quella mattina, forse, di “rivalutare” la condizione dei residenti della Sir per verificare la possibilità di poter fare a meno di una struttura residenziale ad alto livello assistenziale (quale è la Sir) e riassegnarli ad un “gruppo-appartamento?
L’incarico fu assegnato proprio quella mattina da Iovino alla dirigente della UOSM di Ischia, CECE. Una sorta di “compito” per il week end, da consegnare il lunedì successivo. Solo che poi – misteri della burocrazia – durante il fine settimana denso di appuntamenti pre-elettorali non se ne fece nulla. Finchè da Monteruscello non arrivò la Commissione di psichiatri con il medesimo incarico: TROVARE LA MOTIVAZIONE MEDICA PER ABBASSARE IL LIVELLO DI ASSISTENZA DOVUTA AI RESIDENTI DELLA SIR PER NON AVERE PIU’ BISOGNO DI UNA SIR A ISCHIA!
Nel frattempo, piccolo particolare, l’Asl aveva da qualche settimana pubblicato un bando per affittare un immobile per i servizi di Salute mentale, “dimenticando” nella prima stesura la Sir, recuperata 15 giorni dopo, anche se adesso potrebbe non servire più! STRANE COSE CHE ACCADONO, EVIDENTEMENTE, QUANDO LA BUROCRAZIA DIVENTA SCHIZOFRENICA…
Ed ecco la notizia ufficiale di oggi: la Commissione ha sentenziato che 3 pazienti della Sir stanno benone e possono tornare addirittura a casa, per gli altri la Sir non serve, perchè “può essere sufficiente una comunità-alloggio”, a parte uno che ha bisogno di un alto livello di assistenza, situazione che era chiara e nota a prescindere, tanto è vero che è già da parecchi giorni il paziente è ricoverato in terraferma. Ed ecco fatta la “RIVALUTAZIONE”! Che però ha tutta l’aria di una “SVALUTAZIONE” DEI LIVELLI DI ASSISTENZA. Per i pazienti di oggi e per quelli che verranno nel futuro.
Altro piccolo dettaglio: ma allora la PRIMA COMMISSIONE nominata al suo insediamento dal commissario Iovino, formata da 5 membri (questa nuova era di tre), proprio per visitare i pazienti della Sir e verificarne le condizioni e le esigenze assistenziali (ancora!!!) come mai, solo pochi mesi prima, NON aveva giudicato “SUPERFLUA” LA STESSA SIR? Mah!
Certo, all’epoca c’era ancora Villa Stefania attiva, seppur incombente l’ordine di sgombero della magistratura, per cui la Sir ci poteva stare, tanto più che l’affitto era già contrattualizzato per un lungo periodo. Poi, Villa Stefania è venuta meno per l’incendio e di conseguenza pure la Sir è diventata inutile. E i malati si sono miracolosamente risanati o quasi. C’è della logica in questo susseguirsi di fatti e situazioni? Ai posteri l’ardua sentenza!
Comunque, adesso il commissario ha tratto le sue conclusioni: “Questa valutazione, oltre che rassicurarci sullo stato di salute dei nostri pazienti, consente all’Azienda di non dover gestire in emergenza la ricerca e l’allestimento di una nuova SIR”.
MENO MALE CHE A MONTERUSCELLO SONO RASSICURATI! A ISCHIA, INVECE, NON LO SIAMO E NON LO POSSIAMO ESSERE AFFATTO. SE L’ASL PUO’ ORA DISFARSI DEL FARDELLO DELLA SIR ISOLANA, PORTANDO A COMPIMENTO L’OBIETTIVO DA “SPENDING REVIEW” INTRODOTTO DA FERRARO, CON TUTTE LE VALUTAZIONI E RIVALUTAZIONI DI RITO, L’ISOLA PERDE PER SEMPRE UN SERVIZIO SUL TERRITORIO FONDAMENTALE PER UN LIVELLO QUALITATIVO DELL’ASSISTENZA PSICHIATRICA DEGNO DI UN PAESE CIVILE. E ADEGUATO ALLE ESIGENZE, NON SOLO CONTINGENTI, DELLA SUA POPOLAZIONE.