Isola d’Ischia 17 giugno 2015
Lettera aperta al Pres. Vincenzo De Luca
nel giorno del Suo insediamento
Egr. Presidente de Luca,
anzitutto vivissime congratulazioni per il successo ottenuto che certamente onora il Suo impegno istituzionale già ampiamente espresso nella Sua Salerno e la Sua voglia di fare contro il marciume politico che ha caratterizzato al negativo anni ed anni di politiche regionali.
La presente per richiamare alla Sua attenzione uno dei tanti problemi che affliggono le comunità isolane, quello della negata continuità territoriale, e per essi in particolare il caso Caremar che la Giunta Caldoro, con un atto arrogante ed illegittimo – perché in contrasto con l’indirizzo espresso dal Consiglio Bassolino con legge 1/2009 – e con il silenzio complice del opposizione tutta (che in parte oggi La circonda!), ha cercato di privatizzare al 100% contro il 49% previsto dalla citata legge. Coesistono allo stato una gara sospesa e quattro ricorsi contro ancora pendenti davanti al TAR Campania ( Autmare, Comuni di Forio, Capri ed Anacapri ), oltre ad un deliberato votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Ischia restato lettera morta per volontà dell’allora Sindaco Giosi Ferrandino che pure in Consiglio l’aveva votato e a una serie di atti deliberativi per i servizi OSP al di fuori di Caremar annullati dal TAR ed anche dal Consiglio di Stato ed un Regolamento del 2003 per l’assegnazione dei servizi residuali che rende impossibile ogni possibilità di concorrenza per il diritto di priorità che assegna a chi già possiede le linee. Insomma un gran caos!
Su detta ignobile scelta clientelare ai danni del servizio pubblico Caremar – impoverita sempre più per sperperi non indifferenti ( tra cui la scelta del costoso noleggio anziché quella razionale della riparazione ! ) e per una Regione che nulla ha fatto per sostenerla, negandole soldi finanche per la normale e tempestiva manutenzione – molto si è detto e scritto, ma nulla si è scalfito finora per una strana compattezza di intenti tra Giunta regionale, maggioranza ed opposizione; ma ciò non ha fermato l’iniziativa politica fuori dal Consiglio, in particolare quella dell’Autmare che Le scrive.
Come uscirne? Certamente rimuovendo il tutto ed incominciando daccapo, a partire dalla istituzione dell’Azienda Speciale Regionale per la mobilità marittima e la continuità territoriale!
La citata privatizzazione mai richiesta dalla UE viene avversata anche perché viene a calarsi all’interno di un contesto di affari e di un mercato falsato fin dal 1998 fatto di spartizione di aree portuali, di intese commerciali non aggressive e collusive, di tariffe livellate in alto, … come ci ricorda più volte il Garante della Concorrenza, non ultimo con la sua recente delibera del 28 genn.2015. Negli allegati alla presente lettera ha la possibilità, con un colpo d’occhio, di poter accedere alle necessarie informazioni a sostegno di quanto sopra sostenuto che unite a quelle che certamente riscontrerà nei vari fascicoli potranno meglio orientarLa ed aiutarLa per i Suoi doveri di contrasto e per l’agire di conseguenza. Si tratta di una trasformazione in grafica di quanto emerge negli atti dell’antitrust nel periodo che va dal 1998 ai giorni oggi!.
Ciò posto, l’AUTMARE LE CHIEDE DISCONTINUITA’ COL PASSATO; di superare le politiche regionali finora realizzate sui trasporti marittimi annullando anzitutto gli atti di Gara per la svendita della Caremar al prezzo stracciato di 6 milioni di euro e per la cessione dei servizi e delle linee ai privati SNAV e Rifim/ Medmar che oltretutto vincono con un’offerta del tutto incongrua con i servizi da svolgere (circa il 50% di milioni in meno rispetto a quelli che oggi occorrerebbero alla Caremar per mantenere i servizi essenziali ); in più, Le chiede d’intervenire per il SUPERAMENTO DELLE SPARTIZIONI PORTUALI E COMMERCIALI, per un PIANO ORARIO CHE SODDISFI LE ESIGENZE DELLE ISOLE sia per la mobilità sociale, sia per quella commerciale; di disporre di NUOVI TITOLI DI VIAGGIO ( ad esempio l’Unico terra-mare ) e di avviare POLITICHE TARIFFARIE MARITTIME NUOVE, in sostituzionE di quella attuali che risultano appiattite in alto e per niente sociali per chi risiede sulle isole o pendola per lavoro; di ridare dignità al settore con DECENTI E CIVILI E CONFORTEVOLI STAZIONI MARITTIME di attesa e partenza al Beverello, a Pozzuoli, a Casamicciola T. , …..
Sicuro di un Suo impegno ed un cortese riscontro, la scrivente Associazione Autmare - in attesa di essere invitata in sede regionale per ogni chiarimento utile ad integrazione di quanto sopra e per collaborare con le scelte che vorrà fare nel campo specifico e nel trasporto terrestre anche in relazione alla ridefinizione dei titoli di viaggio con l’introduzione dell’UnicoTerraMare e nel rispetto della intermodalità - La ringrazia e cordialmente La saluta
NICOLA LAMONICA