L’incontro con la Iovino: cancellata la Sir, sarà creato un terzo gruppo appartamento

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Foto Qui Ischia

LA SIR E’ STATA ORMAI ARCHIVIATA COME SERVIZIO SANITARIO ATTIVO SULL’ISOLA D’ISCHIA. Almeno fin quando (speriamo poco) resterà al comando l’attuale dirigenza, continuatrice della pessima opera del manager Ferraro. Ma la FAMIGLIA DELLA SIR, ovvero i pazienti che hanno vissuto insieme prima a Villa Orizzonte – alcuni dalla fondazione 18 anni fa – poi a Villa Stefania fino alla sistemazione attuale in un residence di Panza, RESTERA’ UNITA IN UN NUOVO GRUPPO-APPARTAMENTO DA REALIZZARE A ISCHIA. E SENZA PERDITE DI POSTI DI LAVORO TRA GLI OPERATORI. E’ questo il risultato dell’incontro che si è svolto stamattina a Monteruscello, presso la sede dell’Asl Na 2 Nord, convocato dal commissario AGNESE IOVINO, per discutere con i dirigenti della COOPERATIVA ACCAPARLANTE, che si prende cura da sempre dei pazienti della Sir e delle altre residente protette isolane,  della nuova situazione determinatasi proprio a seguito della chiusura della Sir. Ed è stata l’occasione per un confronto serio e a tutto campo sul futuro prossimo dei pazienti e dei lavoratori, che finora era rimasto quanto mai indeterminato ed incerto. Anche perchè domani finisce il mese di giugno, durante il quale è stata la cooperativa stessa a farsi carico a proprie spese dell’alloggio di tutti i residenti della ex Sir in una struttura finalmente confortevole e accogliente, dopo il massacrante e mortificante girovagare da una sistemazione provvisoria all’altra a seguito dello sfollamento da Villa Stefania.

Dunque, come aveva già esplicitato in un suo comunicato qualche giorno fa, il commissario ha ribadito che, dopo la ri-valutazione delle condizioni dei residenti della Sir da parte della commissione appositamente nominata, non vi è più per loro la necessità di un tipo di assistenza da Sir, ma che possono essere trasferiti in una struttura con un livello di assistenza inferiore, nello specifico un gruppo appartamento. Si tratta, dunque, di reperire e allestire sull’isola un’altra residenza come le altre due già attive a Sant’Alessandro e alla Fasolara. Nel frattempo, la famiglia ex Sir dovrebbe continuare a essere ospitata nei locali del residence di Panza, dove alloggia dallo scorso primo giugno.

C’era in discussione oggi anche il DESTINO DEI LAVORATORI DELLA SIR e non mancavano le preoccupazioni anche sul quel versante. Preoccupazioni manifestate stamattina, in coincidenza con l’incontro con la Iovino, all’esterno della sede Asl di via Corrado Alvaro, dove si sono riuniti diversi operatori e alcuni familiari dei residenti della ex Sir, con cartelli e striscioni sulla cancellazione della Sir e sulle sue conseguenze. Tuttavia, sul fronte occupazionale, sono arrivate ampie rassicurazioni dal commissario, che ha chiarito che non si perderanno posti di lavoro con la trasformazione della Sir, che comporta comunque una rimodulazione delle forme di assistenza ai pazienti e, dunque, dell’organico necessario. Tuttavia, il personale dovrebbe essere riallocato e completamente assorbito anche tramite l’inserimento di eventuali operatori socio-sanitari in esubero presso altri servizi dove c’è carenza.

Allo stato attuale, dunque, si presenta la necessità di creare ed organizzare il nuovo gruppo-appartamento con gli ex residenti della Sir. Ed è evidente che il famoso bando per reperire l’immobile da affittare a Ischia è completamente superato. Peraltro, stamattina si è affrontato anche il discorso del CENTRO DIURNO DI SALUTE MENTALE, che è rimasto senza una sede, tanto che i pasti agli utenti vengono distribuiti addirittura in pineta! Situazione di cui sembra che la Iovino non fosse consapevole, come del ruolo importante che il Centro ha svolto e continua svolgere, seppure in condizioni meno favorevoli dopo lo sfratto dalla sede di via Michele Mazzella. Per non parlare della vergognosa situazione creatasi dopo lo sgombero di Villa Stefania, che si perpetua ancora, con gli utenti che vagano, senza alcun punto di riferimento strutturale, nè la possibilità di proseguire le felici attività di recupero proficuamente svolte per tanti anni proprio in via Mazzella e che oggi, solo in parte, sono possibili grazie alla bella esperienza del GIARDINO DELL’AMICIZIA presso l’ex Vivaio Comunale di Ischia. Una questione, quella di trovare una degna sistemazione al Centro diurno che l’Asl ha evidentemente sottovalutato e trascurato, provocando un conseguente, ulteriore ridimensionamento – e penalizzazione dell’utenza – dei sempre più scarsi servizi della Salute Mentale garantiti sull’isola d’Ischia e a detrimento anche dei pazienti di Procida.

 

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