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News Protesta davanti alla trincea di via Leonardo Mazzella: “In carrozzina non mi posso muovere”
Protesta davanti alla trincea di via Leonardo Mazzella: “In carrozzina non mi posso muovere”
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9 anni ago |
Foto Qui Ischia
La trincea aperta in via Leonardo Mazzella per i lavori di realizzazione dell’impianto fognario, che occupa, con gli spazi del cantiere, l’intera carreggiata, non consente il passaggio di disabili e madri con carrozzine e bambini al seguito. E’ quanto sta dimostrando stamattina un residente della zona, non deambulante, che con la sua carrozzina è ormai impossibilitato ad uscire da casa e a raggiungere qualunque luogo, dal mare alla pineta, a strade libere in cui potersi concedere una passeggiata. E considerati i tempi niente affatto brevi dell’intervento, l’uomo e quanti altri si trovano nella sua stessa situazione, rischiano di restare bloccati in casa per buona parte dell’estate, di sicuro per tutta la durata dei lavori. Così, il residente, privato di fatto della libertà di transitare, in quanto il marciapiede non è abbastanza largo da potervi passare in sicurezza, rasente alla delimitazione del cantiere, si è fermato con la sua carrozzina davanti alla scavatrice all’opera, manifestando le sue difficoltà e rivendicando il suo diritto alla mobilità. Al suo fianco, Carmelo Buono, che da lunedì, come comunicato in anticipo ai responsabili del Comune, sta facendo lo sciopero della fame e della sete per protestare contro le modalità di svolgimento di lavori tanto invasivi in piena estate, in una delle arterie più strategiche e turistiche del territorio comunale. Ragioni che ha esplicitato anche stamattina, all’inizio della manifestazione di protesta, che ha portato alla sospensione dei lavori.
Foto Qui Ischia
La protesta, che ha trovato il consenso e la solidarietà di tanti residenti e cittadini ischitani, sta continuando anche in questo momento, sotto il sole cocente, in condizioni difficili per chi la sta portando avanti. Peraltro, Buono è già entrato nel terzo giorno di uno sciopero certamente debilitante e rischioso per la salute. Intanto, i lavori sono stati sospesi e pochi minuti fa le macchine erano ferme nel cantiere, dove non c’erano più neppure gli operai. Mentre all’ingresso di via Mazzella su via Sogliuzzo stazionano due auto della Polizia, ancorchè la protesta in atto, dopo l’”incazzatura” di Buono di questa mattina, sia ormai assolutamente tranquilla.
Di sicuro, sarebbe non auspicabile, ma DOVEROSO che almeno adesso qualche amministratore comunale si recasse sul posto a confrontarsi e a discutere con i cittadini che stanno manifestando le loro sacrosante ragioni. Almeno adesso, perchè i signori del Comune questo confronto avrebbero dovuto farlo prima, molto prima, quando si prospettò l’eventualità di INGUAIARE L’INTERA STAGIONE ESTIVA CON LAVORI TANTO INVASIVI E INCONCILIABILI CON LA VIVIBILITA’ DEI RESIDENTI E LE ESIGENZE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE CHE IN QUESTO PERIODO CONCENTRANO LA MAGGIOR PARTE DEL LAVORO ANNUALE. E, invece, si guardarono bene, allora, di informare la cittadinanza e di coinvolgerla in un dialogo utile a valutare la questione e magari a trovare anche delle soluzioni capaci di contemperare meglio le esigenze di tutti. Secondo un andazzo inaccettabile che ha messo solide radici a Ischia. Soprattutto nel settore peggio gestito tra quelli affidati alla responsabilità dell’ente locale, che è proprio quello dei lavori pubblici, nonostante le massiccia presenza di tecnici “politici” e non nel palazzetto di piazza Antica Reggia.