Salute Mentale, ancora 4 giorni prima del baratro, ma a Monteruscello navigano a vista

IMG_2650

Foto Qui Ischia

MANCANO APPENA QUATTRO GIORNI. Pochissimi, considerata l’importanza di questa scadenza. Che dovrebbe togliere il sonno a chi ha compiuto il “capolavoro”, nel giro di un anno, di stravolgere e portare vicino alla distruzione l’intero sistema dell’assistenza psichiatrica faticosamente costruito da zero, sulla nostra isola, a partire dagli anni ’90. Già, perchè il 15 giugno, lunedì prossimo, si concluderà la “VACANZA” strategica che la cooperativa che si occupa dall’origine della Sir ha ideato e realizzato a proprie spese per restituire un minimo di serenità e di vita comune ai residenti della (ex) Villa Orizzonte. Quelli che, dopo essere stati sfollati da Villa Stefania, erano stati divisi e, per una parte, sottoposti a un carosello di trasferimenti incompatibile con il benessere psicologico di qualunque persona, a maggior ragione di uomini e donne già sofferenti. E sempre il 15, con l’attivazione della Guardia Medica Turistica, diventeranno quotidiani i disagi e le evidenti incompatibilità che si sono evidenziati sabato scorso, alla prima prova di COABITAZIONE FORZATA in una “stanzulella” del presidio San Giovan Giuseppe tra il Centro di Salute Mentale e la Guardia Medica, a tempo pieno nei fine settimana. Quattro giorni, senza che si sia ancora prospettata alcuna soluzione per entrambe le situazioni. Un’altra prova lampante del DEFICIT GESTIONALE che caratterizza l’ASL NA2 NORD in generale e la SALUTE MENTALE in particolare.

Dopo il blitz senza risultati seguito all’incendio a Villa Stefania, il commissario dell’Asl AGNESE IOVINO, che un anno fa aveva condiviso la devastante decisione dell’allora manager FERRARO del trasferimento della Sir e che in seguito aveva ignorato le controindicazioni pratiche e giuridico-amministrative a quella scombinata sistemazione, ha continuato a non azzeccarne una. Ha indicato il bando per l’affitto di un immobile destinato ai servizi psichiatrici a Ischia come la “soluzione” e però l’operazione di redazione e perfino di pubblicizzazione del bando stesso è stata costellata di “sviste”, errori marchiani e ritardi. Ha lasciato per giorni che il Centro di Salute Mentale avesse per sede l’auto di servizio e poi il coniglio dal cilindro si è materializzato sotto forma della “stanzulella ” in via Mirabella, pure condivisa, che non ha risolto nulla. Ha mandato una commissione dalla terraferma per valutare le condizioni psichiche dei residenti della Sir, che erano già stati valutati da un’altra “sua” commissione solo pochi mesi prima, e dopo alcuni giorni che aveva assegnato lo stesso incarico, proprio il giorno del blitz a Casamicciola,  alla responsabile della Salute Mentale a Ischia, EMILIA CECE. Sempre a quest’ultima, nella stessa occasione, aveva dato anche mandato di valutare gli immobili in cui alloggiare i residenti Sir, ma anche su quel fronte, nonostante le diverse offerte a condizioni favorevoli, non si è cavato il ragno dal buco. SE NON E’ QUESTO UN FALLIMENTO DELL’AZIONE DELL’ASL IN TUTTE LE SUE ARTICOLAZIONI, COSA LO E’?

E’ questo andamento ondivago e inconcludente, sono questi ordini e contrordini che si accavallano, contraddicono e elidono a vicenda che hanno portato una situazione già gravissima – quella creata dall’Asl con la scelta di Villa Stefania l’anno scorso – sull’orlo del disastro. Ovvero sull’orlo della CANCELLAZIONE della Sir e di tutto il sistema dell’assistenza psichiatrica sulla nostra isola.

Ma mentre i medici “studiano” (meglio, navigano a vista e forse neppure), i malati che fine fanno? Cosa li aspetta (e ci aspetta come comunità) tra quattro giorni? A quali altri traumi, decisioni lontane ed estranee, “trovate” più o meno estemporanee dovranno soggiacere? Di quali altre “logiche” dovranno essere vittime?

Dopo il casino combinato con Villa Stefania, qualcuno a Monteruscello avrebbe dovuto avere il coraggio di cancellare l’ultimo anno e il senso di responsabilità di restituire una casa a quelle persone penalizzate e segnate da errori altrui. Anche a costo di tornare a Villa Orizzonte, peraltro con condizioni economiche decisamente migliori per l’Asl, il che non può che farci piacere, come contribuenti. Invece, continuano a tergiversare, temporeggiare, prendere tempo. E a rifiutare offerte utili, perfino – pare – gratuite, come Villa Joseph. DI MALE IN PEGGIO. E in mezzo a queste “strategie” perdenti ci sono vite umane, persone che già hanno pagato il prezzo più alto. IL PEGGIO DEL PEGGIO. A cui, come comunità isolana, non possiamo NE’ RASSEGNARCI NE’ ADEGUARCI.

 

 

 

 

 

 

What Next?

Related Articles