Salute Mentale, i vertici dell’Asl se ne vanno in ferie e ai pazienti Sir provvede la cooperativa

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Foto Qui Ischia

E’ stata un’altra giornata schizofrenica, quella di oggi, per la Salute mentale a Ischia. Che avrebbe presentato qualche criticità, per così dire, era stato ampiamente previsto e annunciato, visto che il 15 giugno era in scadenza il progetto “In vacanza…a casa”, grazie al quale la Cooperativa sociale Accaparlante si è fatta carico dal 1° giugno di riunire la famiglia della Sir (ex) Villa Orizzonte in una struttura di Panza. E visto che entro oggi, dunque, si sarebbe dovuto sapere se l’Asl avrebbe accolto la proposta formalizzata nei giorni scorsi dalla cooperativa per trasferire i residenti della Sir a Villa Joseph, dove avrebbero avuto a disposizione spazi adeguati fino al 31 luglio. E senza alcun onere per l’Azienda di Monteruscello. Che però si è ben guardata dal dare una qualunque risposta, a parte il comunicato con cui il commissario Iovino ha liquidato la Sir, sostenendo che a Ischia “può essere sufficiente una comunità-alloggio”. Senza tuttavia provvedere a indicare una soluzione pratica al problema che si sarebbe posto con la scadenza del 15 giugno. Senonchè, neppure oggi Monteruscello ha battuto un colpo. Anzi, con il suo silenzio-assenza (proprio così, non si tratta di un refuso) ha impedito che si compisse il trasferimento a Villa Joseph, che pure stamattina aveva avuto il via libera del giudice tutelare del Tribunale di Ischia. E così, alla fine, i pazienti sono rimasti a Panza. Uno strano esito, ammesso che in questa sconclusionata vicenda resti ancora qualcosa in grado di stupire.

Dunque, IL COLPO DI SCENA, più o meno risolutivo, NON C’E’ STATO. Anche se ce ne sarebbero state tutte le premesse, e per una novità positiva. La PROPOSTA DEL TRASFERIMENTO A VILLA JOSEPH A COSTO ZERO, per cominciare. Davvero il classico coniglio tirato fuori dal cilindro nel modo giusto e al momento giusto, capace di andare incontro alle esigenze dei malati, che sono (o dovrebbero essere primarie) per tutti evitando spese all’Asl che di soldi pubblici ne ha già spesi fin troppi nell’ultimo anno, sia pur con la scusa della “spending review”. Ma per questa offerta utile ed efficace la dirigenza dell’ASL NA2 NORD non ha mostrato incredibilmente il minimo interesse. Anzi, l’ha trattata con PREOCCUPANTE INDIFFERENZA, come se quella nota inviata da Accaparlante non l’avesse mai ricevuta. Eppure, c’era l’urgenza di trovare una sistemazione adeguata ai residenti della Sir, ciò che avrebbe dovuto propiziare una decisione ad horas, se non immediata. E invece no.

A indirizzare la scelta aziendale avrebbe dovuto e potuto contribuire anche la presa di posizione del Giudice tutelare, intervenuto su istanza delle famiglie e degli amministratori di sostegno dei pazienti sull’orlo dell’ennesimo sfratto. Il giudice, Alessandro Minucci, valutando attentamente la situazione, presa visione anche della proposta su Villa Joseph, e nell’interesse dei residenti della Sir, ha dato il suo beneplacito all’operazione, per quanto di sua competenza

Questo avrebbe dovuto spianare la strada alla scelta dell’Asl. Ma il caso ha voluto che proprio oggi, risultassero non disponibili, perchè in ferie, sia il commissario Iovino che la responsabile dell’Unità Operativa di Salute Mentale di Ischia Cece. Che dovrebbero restare fuori servizio fino a mercoledì. Perciò, mancando entrambi i referenti utili, non c’è stata la possibilità di ottenere una qualunque decisione sul destino abitativo dei pazienti della Sir. Che resta ancora appeso, in sospeso, in attesa…

Nel frattempo, ancora una volta CON GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA’, LA COOPERATIVA che si era fatta carico anche della “vacanza…in casa” HA DECISO DI PROSEGUIRE LA PERMANENZA A PANZA, per non sottoporre i residenti ad altri traumi, garantendo loro quella minima serenità e stabilità che in tanti stanno dimostrando di avere a cuore, da questa parte del mare, non ultimo il giudice tutelare.

Solo a Monteruscello continuano a rinviare, far slittare, temporeggiare, traccheggiare. Ed evitare le scelte urgenti e necessarie che logica e efficienza imporrebbero. E adesso ci si mettono pure le ferie… Tanto i pazienti della (ex?) Sir possono aspettare. Ma, forse, quello che non può più aspettare è l’avvio di una nuova fase della gestione dell’Asl. Dopo sette mesi di commissariamento il cui bilancio, visto da Ischia, peggiore non potrebbe essere. Come se non fosse bastata già la disastrosa eredità degli anni di Ferraro…

 

 

 

 

 

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