Chi chiede il conto ai vertici dell’Asl che hanno smantellato la Salute Mentale delle isole?

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Foto Qui Ischia

A mezzogiorno cominciano ad arrivare nella Pineta Mirtina. E’ lì che adesso vengono portati e distribuiti i pasti preparati al “Rizzoli”. Ed è lì che vanno a ritirarli e a consumarli, in condizioni indegne per un paese civile, gli utenti del Centro diurno della Salute Mentale che non ha più una sede. E per il quale non è prevista nessuna soluzione, a breve. Perchè, al massimo, prima o poi potrebbero uscire un paio di stanzette a Villa Romana, ma solo per sistemare alla meno peggio gli ambulatori dei medici e dare loro uno spazio per le prescrizioni, le cartelle cliniche, i farmaci, ciò che serve per dare ancora una parvenza (comunque minima) della permanenza di un servizio psichiatrico sull’isola. Dove non è più consentito soffrire di disturbi psichici, né ai malati cronici, guariti “d’ufficio”, né ai nuovi pazienti, perché a Monteruscello hanno deciso che a Ischia si può fare a meno dei servizi psichiatrici essenziali e non c’è altro da fare che adeguarsi. O tenerseli in casa, i problemi. Come nel secolo passato, quando le patologie psichiatriche di tutti i tipi non avevano possibilità di essere seguite né curate, se non nei manicomi. Che però una saggia e civile legge dello Stato da allora ha abolito da un pezzo, prevedendo altre forme di assistenza e di sostegno ai pazienti, una gradualità di risposte e una corrispondente varietà di strutture sul territorio e una forte rete di attività riabilitative. Tutto quello che faticosamente si era riusciti a costruire a Ischia dalla seconda metà degli anni ’90. E che è stato spazzato via in un solo anno dalla DEVASTANTE GESTIONE DELL’ASL NA2 NORD FIRMATA GIUSEPPE FERRARO-AGNESE IOVINO.

Da parte sua, nel giro di qualche settimana, la commissaria Iovino è riuscita ad avere lo “scalpo” della Salute Mentale delle isole da presentare trionfalmente ai referenti regionali come contributo della sua gestione alla “spending review”. E non c’è dubbio che, ad un esame superficiale, l’impresa di tagliare la spesa potrebbe essere ascritta a suo merito. Ma a quale prezzo, sul piano sanitario, umano, di garanzia negata dei diritti fondamentali delle persone? Enorme! Impressionante. Dalle ricadute inimmaginabili, per il futuro.

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Il commissario Iovino – Foto Qui Ischia

Intanto, c’è da fare i conti con la condizione dei residenti della ex Sir che, sfollati da Villa Stefania, sembrano aver perso d’improvviso perfino il diritto di essere assistiti. Perché questo si è verificato, dal momento in cui, dimessi dalla Sir ormai senza sede, sono stati di fatto scaricati dal sistema sanitario che ne aveva la responsabilità. E se non fosse stato e non fosse ancora per la Cooperativa che se ne occupa dalle origini e che si è assunta  dal primo di giugno l’onere di garantire loro una sistemazione serena e decorosa, non si sa quale sarebbe stata e sarebbe la loro sorte. L’Asl, nel frattempo, si è preoccupata solo di ottenere dalla commissione all’uopo nominata una revisione della valutazione sullo stato di salute dei pazienti, che per miracolo si sono risanati. Comunque, abbastanza da non aver più bisogno di una Sir e da risolvere il problema per l’Azienda di dover allestire una nuova Struttura residenziale intermedia.

E DA LI’, A CASCATA, L’ASL STA ABBATTENDO LA SALUTE MENTALE DELLE ISOLE PEZZO PER PEZZO. COME DIRE: O VILLA STEFANIA O NIENTE. FORSE PERCHE’, PUR NON POTENDOLA PIU’ UTILIZZARE, A MONTERUSCELLO STANNO ANCORA PAGANDO L’AFFITTO DELL’EX HOTEL DI CASAMICCIOLA E CHISSA’ PER QUANTO TEMPO DOVRANNO CONTINUARE A FARLO, IN BASE AL CONTRATTO SOTTOSCRITTO DA FERRARO?

 

E SE COSI’ FOSSE, QUALE RISPARMIO AVREBBE FATTO L’ASL, SE NON QUELLO SULLA PELLE DI NOVE PERSONE A CUI NON SI ASSICURA ANCORA UNA SISTEMAZIONE ADEGUATA ALLE LORO REALI NECESSITA’? ANZI, CON L’ABBASSAMENTO DEL LIVELLO DI GRAVITA’ DELLA LORO PATOLOGIA E DELL’ASSISTENZA COLLEGATA, DOVRANNO ANCHE PARTECIPARE ALLA SPESA PER L’ALLOGGIO FUTURO. COSI’ PAGHERANNO UN PREZZO DOPPIO, ECONOMICO E SOPRATTUTTO SANITARIO!

Davanti a tutto ciò dai sei Sindaci, dalle decine di assessori e dagli oltre cento consiglieri comunali dell’isola, che finora non hanno alzato neppure un belato di protesta, ci si aspetta la richiesta immediata di DIMISSIONI del commissario dell’Asl. O della sua immediata SOSTITUZIONE al nuovo governatore De Luca, che si è riservato anche la delega alla sanità. Una richiesta necessaria e urgente. Per salvare il salvabile. E evitare la completa e irrimediabile cancellazione dell’assistenza psichiatrica sull’isola.

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