Quel viaggio in bici sulla rotta delle gru di Mesothalassia concluso tra la Posidonia ischitana

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La conferenza al Castello – Foto Qui Ischia

locamesothalassiaHanno seguito la rotta delle gru, quando dalla Siberia si spostano verso il Nord Africa nelle loro migrazioni stagionali. Passano per l’Italia, i grandi uccelli, dall’Adriatico al Tirreno, sorvolando diverse regioni e diversi ambienti, dalle zone costiere alle zone umide dell’interno, intervallate da colline e pianure. E’ stato questo il percorso scelto per MESOTHALASSIA, un viaggio in bicicletta di ricercatori di varie parti d’Italia tra i siti LTER, dove si studiano gli ecosistemi e i loro cambiamenti nel lungo periodo, di Molise, Puglia, Basilicata e Campania, tra i bacini idrografici dell’Ofanto e del Sele. Il primo, che ha avuto come filo conduttore l’ACQUA, dei tre cammini che percorreranno l’Italia nell’ambito dell’evento “Ecosistemi e biodiversità: la scienza al servizio dei cittadini”, in programma all’Expo di Milano il 29 luglio prossimo, presso il Padiglione Italia. E anche l’unico percorso che ha toccato la nostra isola, penultima delle sue dieci tappe, in quanto inserita pienamente nel sito LTER IT14 del Golfo di Napoli. E proprio a Napoli si è concluso il viaggio iniziato il 28 giugno da Marina di Petacciato, in Molise, sull’Adriatico.

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La prateria di Lacco – Foto SZN

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Posidonia in ambiente acidificato – Foto SZN

La tappa ischitana, come le altre otto che l’avevano preceduta, è stata caratterizzata dall’incontro dei ricercatori ospiti con i loro colleghi attivi sul posto e con i cittadini. Perché l’intento di questi cammini è di avvicinare il mondo della ricerca, che appare (e spesso è) lontano e distaccato, al vasto pubblico, coinvolgendolo nella conoscenza della natura, a cominciare da quella del territorio in cui vive, con le sue particolarità e unicità.

 

E così, nel nostro caso, la giornata ischitana degli scienziati-turisti che per l’occasione si sono dovuti misurare come divulgatori e comunicatori, non poteva non cominciare da Villa Dohrn, sede della STAZIONE DI ECOLOGIA DEL BENTHOS DELLA STAZIONE ZOOLOGICA DI NAPOLI. Il centro di ricerca che studia da decenni le PRATERIE DI POSIDONIA che circondano l’isola e il loro delicato ecosistema e in particolare la prateria di Lacco Ameno, la più seguita e monitorata del Mediterraneo, che proprio in virtù di questo studio ininterrotto di lungo periodo, con dati ultradecennali, è parte integrante del sito LTER del Golfo di Napoli. E nel corso della mattinata ischitana vi è stata una visita alla prateria sommersa di Lacco, oltre alla visita al laboratorio sulla collina di San Pietro con l’aggiornamento sulle importanti ricerche, alcune di livello internazionale, che vi si stanno svolgendo. Compresa quella sull’acidificazione degli oceani, che vede Ischia in prima fila con il suo sito naturalmente acidificato sotto il Castello, dove gli ospiti sono stati accompagnati in uno snorkeling pomeridiano.  Anche a Ischia, dunque, come nelle altre tappe di Mesothalassia, i ricercatori-ciclisti hanno stabilito relazioni e scambi con i colleghi del Laboratorio del Benthos, coinvolti in una rete che si è costituita in questa occasione tra gli studiosi dei siti LTER inclusi nel cammino.

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Foto Qui Ischia

Una sintesi del viaggio, ormai vicino alla sua conclusione, è stata proposta sul Castello Aragonese, dove si sono ritrovati tutti i partecipanti a Mesothalassia, i loro colleghi isolani e il pubblico. Introdotto da MARIA CRISTINA BUIA, che dirige la Stazione di Ecologi del Benthos, DOMENICO D’AIELLO ha illustrato le finalità e lo spirito di Mesothalassia e esposto un primo bilancio della missione, rivelatasi molto positiva sia sul fronte della comunicazione tra ricercatori sia su quello del contatto con il pubblico profano sui temi dell’ecologia e del rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. E’ stato presentato anche un bel reportage fotografico sulla “ciclo-staffetta”, che ne ha fissato tutti i momenti salienti. Dal contatto con le caratteristiche ambientali dei diversi luoghi toccati, al dialogo stabilito nei paesi visitati con cittadini a cui sono state raccontate le peculiarità e le meraviglie invisibili e poco conosciute della natura che li circonda; agli aggiornamenti sulle ricerche in corso nel vari LTER. A concludere la giornata isolana, un’intrigante viaggio di immagini, aneddoti, racconti, cronache, riferimenti storici, sapori e saperi su “CIBO E IDENTITA’ LOCALE” proposto dal giornalista CIRO CENATIEMPO. E così anche le testimonianze fotografiche dell’intensa tappa ischitana saranno protagoniste del prossimo evento all’Expo.

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