Quando arriverà il turno di queste strisce? – Foto Qui Ischia
I criteri di azione della città d’Ischia sono davvero imperscrutabili. Dopo mesi di totale assenza dalle strade, al di fuori delle “grandi opere”, approfittando del sole torrido di questi giorni i PITTORI DELLE STRISCE sono improvvisamente ricomparsi, per ridipingere il passaggio pedonale davanti alla scuola media “Scotti”. Solo quello, rigorosamente, per non correre il rischio di esagerare…E questo intervento, così impegnativo, conferma che per il Comune d’Ischia le uniche strisce pedonali da garantire sul territorio sono quelle in corrispondenza delle scuole. Anche quando sono chiuse.
Già, con perfetto tempismo, proprio adesso a luglio, in Comune hanno deciso che di tutti i passaggi pedonali da ripristinare il più urgente, assolutamente prioritario era quello di via Michele Mazzella. Avessero fatto questa pensata tra un mesetto, anche ai primi di settembre, nell’imminenza della riapertura della scuola, la si sarebbe capita meglio, questa scelta. E a maggior ragione se nel corso dell’estate ci si fosse dedicati a ripitturare le strisce delle strade dove sono completamente scomparse e dove l’incolumità dei cittadini è messa seriamente, continuamente a rischio. Ma per arrivare a questo risultato ci vorrebbe almeno un minimo di programmazione del lavoro, che per Ischia è un’impresa impossibile. E lo sconclusionato modo di procedere seguito fino ad oggi lo dimostra ancora una volta, ammesso che ce ne fosse bisogno.
Comunque, meglio di niente. L’aver rifatto le strisce davanti alla “Scotti” è comunque positivo. Così, dopo il ripristino di ben due passaggi pedonali davanti o nell’immediata vicinanza dell’edificio delle elementari “Buonocore”, siamo a tre attraversamenti di nuovo visibili. Un record!!! Negativo per la logica dei più, dato che restano da sistemare tutti gli altri e chissà se e quando si decideranno a farlo. Positivo sicuramente per il Comune, dove saranno convinti, secondo i loro particolarissimi criteri, di aver già fatto il massimo e forse anche più del loro dovere. Questione di punti di vista. E quello del “Made in Ischia” è sempre unico…