A 8 mesi dal cambio di sede, anche il Polo di Psicologia rischia la chiusura per i tagli dell’Asl

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Foto Qui Ischia

Sono passati otto mesi e dieci giorni. Soltanto. Da quella mattina assolata di (quasi) inverno in cui una piccola folla si ritrovò al Polifunzionale per l’inaugurazione dei locali ristrutturati di fresco in cui aveva trovato degna sistemazione il POLO DI PSICOLOGIA CLINICA E PSICOTERAPIA. Non un semplice cambio di sede, ma l’opportunità per implementare l’attività di un servizio che, partito da zero quattro anni prima, era riuscito a diventare un punto di riferimento importante per un’utenza sempre più ampia, dalle isole di Ischia e Procida, per il mondo della scuola e per le attività di prevenzione sul territorio. Opportunità sfruttata al meglio in questi mesi e destinata ad esserlo ancora di più nel futuro, anche molto prossimo, considerati i diversi progetti in cantiere e quelli in fase di elaborazione. Ma, incredibile a dirsi e perfino a immaginarsi, perfino quel servizio sta per essere drasticamente colpito dalla mannaia della “macelleria sanitaria” praticata dall’attuale dirigenza dell’Asl Na2 Nord.

Già, proprio così. Dopo aver DISTRUTTO IL SISTEMA DELLA CURA E DELL’ASSISTENZA - attraverso la chiusura della Sir, l’eliminazione del servizio h24 e la riduzione ai minimi termini del centro diurno - e  dopo aver deciso il MASSACRO DELLE ATTIVITA’ DI RIABILITAZIONE, tagliando i fondi destinati ai laboratori e alle iniziative promossi in questi anni, a Monteruscello hanno anche creato i presuppposti per AFFONDARE LE ATTIVITA’ DI PREVENZIONE. TANTO PER COMPLETARE  L’OPERA DI SISTEMATICA E RADICALE DISTRUZIONE DELLA SALUTE MENTALE SULLE ISOLE. Che potrebbe arrivare a compimento dal 1° settembre prossimo, per effetto della devastante “riorganizzazione” pianificata da chi gestisce l’Azienda sanitaria a nord di Napoli.

Il colpo mortale al Polo di Psicologia fa parte del “pacchetto” di interventi collegato alla chiusura della Sir e alla sua sostituzione al ribasso con una “comunità alloggio”. Una rivoluzione/distruzione che comporterà anche una revisione degli organici e dei compiti del personale in forze a quanto (ben poco) resterà del Servizio di Salute Mentale sul territorio. Tra le novità, è previsto lo spostamento di uno psicologo dal Polo alle “comunità alloggio”, compresa quella che dovrebbe nascere sulle macerie della Sir. Con questa sottrazione, al centro di Psicologia resterebbe in forze UN SOLO PSICOLOGO, ovvero la dirigente del servizio. Che si ritroverebbe con un carico di lavoro e di incombenze pratiche impossibile da svolgere anche per una Wonder Woman al cubo.

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Foto Qui Ischia

Fino al dicembre scorso, all’epoca dell’inaugurazione, lo spostamento di una unità non avrebbe inciso granché, perché era ancora attiva una convenzione con la Cooperativa Oltre, formata da psicologi isolani, attiva presso il servizio di Psicologia fin dalla sua istituzione.  Ebbene, quella convenzione che l’Asl avrebbe dovuto rinnovare con l’inizio del nuovo anno, non è mai stata firmata dalla commissaria Iovino. E così da gennaio quella fruttuosa collaborazione è venuta meno. E con essa, adesso, anche la possibilità che il centro di via Morgioni possa continuare la sua preziosa opera a beneficio dei cittadini di Ischia e Procida.

CHE FINE FARANNO LE ATTIVITA’ DEL POLO DI PSICOLOGIA? CHI SI OCCUPERA’ DI PORTARE AVANTI E POTENZIARE GLI ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON GLI ISTITUTI SCOLASTICI ISOLANI PER FARE PREVENZIONE E ASSICURARE ASCOLTO E ASSISTENZA PSICOLOGICA AI GIOVANI?  OVVIAMENTE E’ STATO SEPPELLITO IN FIERI IL PROGETTO PER UN CENTRO D’ASCOLTO SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, CHE FU ANNUNCIATO IN UNA CONFERENZA A MAGGIO, PRESENTE E APPARENTEMENTE INTERESSATA ANCHE LA COMMISSARIA IOVINO. E COSI’ SARA’ PER TUTTI GLI ALTRI PROGETTI IN CANTIERE. Otto mesi fa, all’inaugurazione,, intervennero sia l’ex dirigente del Dipartimento di Salute Mentale, GENNARO PERRINO, che l’ex manager artefice dell’inizio della debacle, GIUSEPPE FERRARO. Nell’occasione, in pubblico, il primo sottolineò che il Centro al Polifunzionale perfezionava l’offerta dei servizi di salute mentale, riconoscendo che “a Ischia il malessere è forte”; quanto al secondo, si complimentò per il potenziamento del servizio e sostenne che “l’isola soffre di tutti i problemi del decentramento sociale”, che i bisogni sono molti e che vanno curati “il più possibile all’interno del territorio”. Figuriamoci…si è visto quanto la sua azione è stata coerente con queste parole! Ma era inimmaginabile, quel giorno, che qualcuno a Monteruscello avrebbe potuto fare peggio di Ferraro, almeno nel trattamento di sfavore riservato all’isola. E invece, eccoci qua a commentare l’ennesimo colpo alla sanità pubblica inferto dal vertice aziendale.

La commissaria Iovino continua ad attribuire le sue scelte alle esigenze della “spending review”. E come si spiegano le spese effettuate per ristrutturare radicalmente e arredare i locali ceduti dal Comune di Ischia all’Asl proprio per sostenere il progetto del Centro di Psicologia Clinica? E’ normale aver speso tutti quei soldi per poi, solo pochi mesi dopo, tagliare il personale al servizio fino al punto di renderne impossibile il funzionamento?

Il problema è che si continui a consentire che a Monteruscello da una parte si spenda per le strutture e, dall’altra, si taglino i servizi per la popolazione  e proprio con la scusa del “risparmio”. E la Regione fino a quando potrà continuare ad avallare l’assurda gestione che sta facendo strame di  servizi fondamentali, di livelli essenziali di assistenza, del diritto alla salute degli isolani? E il Comune d’Ischia, partner del progetto del Centro di Via Morgioni, non ha nulla da obiettare su questo ennesimo esempio di “macelleria sanitaria” a spese della cittadinanza?

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