Il futuro del Museo di Pithecusae, tra Comune e Sovrintendenza per ora è un dialogo tra sordi

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Foto Qui Ischia

L’occasione era appropriata e propizia per un chiarimento serio e approfondito, dopo le polemiche e  il polverone mediatico delle ultime settimane sulla paventata vendita di Villa Arbusto. Ma i protagonisti hanno saputo e volutosfruttarla solo in parte per arrivare a quell’auspicabile sintesi assolutamente necessaria per garantire il futuro che merita al Museo Archeologico di Pithecusae, patrimonio dell’umanità di cui gli isolani e lo Stato italiano – attraverso le sue istituzioni e articolazioni – sono custodi non sempre e non sufficientemente all’altezza. Il faccia a faccia tra il Sindaco di Lacco Ameno e la Responsabile della zona flegrea e delle isole per la Sovrintendenza Archeologica, saggiamente organizzato dalla Pro-Sant’Alessandro per rispondere al quesito “La Coppa di Nestore e i reperti ritrovati a Ischia, quale futuro?”, si è svolto solo a metà. Dopo il tintinnar di lame dei giorni scorsi, ieri GIACOMO PASCALE e COSTANZA GIALANELLA hanno scelto di non incrociare le spade, pur non rinunciando singolarmente a menar fendenti in uno strano duello verbale che ciascuno ha, di fatto, combattuto e gestito in solitario. Ciò che ha fatto venir meno anche la possibilità di un’interlocuzione che sarebbe stata opportuna e forse doverosa e del dibattito finale con il pubblico che pure era previsto dal programma.

All’appuntamento sul sagrato – stracolmo – della chiesetta centro e simbolo di Sant’Alessandro per l’annuale OMAGGIO A GIORGIO BUCHNER si sono presentati puntuali i due ospiti più attesi, il Sindaco e la rappresentante della Sovrintendenza, ai quali si è affiancato il dirigente del Comune d’Ischia ed esperto di diritto amministrativo LELLO MONTUORI. Ha cominciato all’attacco, Pascale, prendendo per primo la parola, ben consapevole che in queste settimane è stato presentato e dipinto ben al di fuori dei confini dell’isola come il liquidatore di Villa Arbusto e, dunque, del prezioso museo che vi è allocato. “Mi hanno attribuito molte cose, ne hanno parlato i giornali di mezzo mondo, mi sono arrivati messaggi perfino dal Canada – ha iniziato – Sono contenti di chiarire visto che le mie smentite non sono servite a nulla”. Poi un riconoscente pensiero a Buchner, da lacchese convinto che “nello stesso periodo Buchner e Rizzoli, chi per un verso chi per un altro, ci hanno creato”.

nestoreMa è sulla storia della vendita di Villa Arbusto che Pascale ha concentrato la sua attenzione, ribadendo quanto aveva già dichiarato a “Qui Ischia” un paio di settimane fa: “IO NON POSSO VENDERE IL MUSEO, PERCHE’ I REPERTI SONO DELLO STATO ITALIANO”. Ha poi illustrato il lungo e complesso iter che si dovrebbe seguire per vendere il complesso di Villa Arbusto, con tanto di mandato del Consiglio comunale: “NON C’E’UN SOLO ATTO DI TUTTO QUESTO, PERCIO’ CONTINUO A NON SPIEGARMI DA DOVE VENGA QUESTA COSA”. E aggiunge: “NON SONO COSI’ SPROVVEDUTO DA DISFARMI DI UN GIOIELLO”.

Poi racconta che nel ’99 – lui era già in amministrazione – pur di aprire il Museo, il Comune di Lacco si accollò pesanti oneri, “un enorme sacrificio”, nella convenzione con la Sovrintendenza, compreso il personale qualificato richiesto. Che ha garantito per molti anni, compreso il professor GIOVANNI CASTAGNA, consentendo un funzionamento “dignitoso” (aggettivo usato più volte) degli spazi museali. Poi è arrivata la crisi del Comune, che si è trovato a non poter assicurare più quelle risorse finanziarie e quel personale. “Mi sono trovato in una notte a dover decidere se chiudere il cimitero o Villa Arbusto”. Pericolo sventato grazie all’utilizzo dei giovani volontari, tra i quali persone qualificate e preparate, che consentono l’apertura dalle 9 alle 13 tutti i giorni tranne il lunedì.

Consapevole anche del valore turistico del museo, Pascale ha annunciato l’intenzione di cercare il sostegno della Regione e degli enti sovraordinati, Ministero compreso, e di incontrarsi con la Sovrintendenza “intorno a un tavolo per un rilancio della struttura e per impostare un percorso di medio-lungo periodo”. Poi la conclusione “NON HO NULLA DA VENDERE, MA SOLO DA VALORIZZARLO” e ha fatto riferimento a un “museo vivo”, con qualche cambiamento nell’allestimento “dopo vent’anni” e qualche iniziativa con i reperti in deposito. Che poi è una vecchia richiesta del Comune alla Sovrintendenza.

Pronunciato il suo intervento, Pascale, motivando con precedenti impegni, ha lasciato il tavolo e il borgo. E così è venuta meno ogni possibilità di dibattito con l’altra ospite, che ha sua volta ha fatto un piccolo monologo, reiterando critiche e riserve anch’esse datate nei confronti del Comune di Lacco.Un gioco delle parti che va avanti da tempo, con recriminazioni reciproche che si trascinano ormai stancamente senza alcuna utilità nè costrutto.

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Foto Qui Ischia

“LE PAROLE DEL SINDACO MI HANNO TRANQUILLIZZATO”, ha esordito distensiva l’archeologa, sostenendo che “nessuno ha accusato di vendere”, anche perchè con il vincolo della destinazione d’uso del cespite, Villa Arbusto non si può vendere. Ma allora tutto il bailamme suscitato dalla petizione di illustri personalità della cultura e da un articolo che davano per “notizia” la vendita di Villa Arbusto, ce lo siamo sognato? Questa era una delle domande che un dibattito avrebbe dovuto consentire, tanto per sgombrare il campo da equivoci ed equilibrismi dialettici che non servono a nessuno. Ma tant’è.

Ne ha messa tanta di carne al fuoco, Gialanella. Ha detto a chiare lettere che “NON C’E’ MAI STATO UN REALE RISPETTO DELLE CLAUSOLE DELLA CONVENZIONE TRA IL COMUNE E LA SOVRINTENDENZA” e il museo non ha personale, attrezzature essenziali (fax, computer) e tanto meno un bilancio autonomo: “ALMENO I SOLDI DEI BIGLIETTI DOVREBBERO RIMANERE AL MUSEO, PER CONSENTIRGLI DI VIVERE”. Ovvero di organizzare congressi, mostre, visite guidate. E al Comune ha ascritto di non aver “MAI VOLUTO E SAPUTO PUBBLICIZZARLO”, benchè sia museo bellissimo che non ha nulla da invidiare a quelli della Grecia. Ha denunciato che la foresteria destinata a ospitare degli studiosi, è stata assegnato a due barboni; che morto il professor Castagna non c’è più chi risponde al telefono o prende accordi con le scuole; che le locandine stampate con gli ultimi fondi regionali erogati, non sono state distribuite.

Ha ricordato che la sovrintendente ha scritto una lettera circolare per sollecitare la partecipazione di enti e associazioni dell’isola a un tavolo per discutere di un percorso tra i vari siti culturali pubblici e privati. In pochissimi hanno risposto tra cui il Comune di Lacco. “ISCHIA NON E’ INTERESSATA AL RILANCIO CULTURALE?” . Perciò si è deciso di interloquire con la Città Metropolitana e il Ministero dei Beni Culturali si sarebbe allertato dopo l’articolo che ha dato per buona la “bufala” della vendita. Mah!

Di domande ce ne sarebbero state da fare diverse, su questi spunti, sarà per un’altra volta. Nel frattempo, speriamo che tra Comune e Sovrintendenza trovino il modo di trovare una soluzione comune ai problemi. Per adesso, il loro è sembrato un dialogo fra sordi.

A chiudere l’incontro è stato il dottor Lello Montuori, che forte della sua esperienza sulla gestione comunale, sulla tutela e valorizzazione  dei beni culturali, ha chiarito: “SE I COMUNI AVESSERO RISORSE E PERSONALE, LO FAREBBERO”.  Si è poi soffermato sulla contraddittorietà nel tempo della legislazione sui beni culturali e sull’eccessiva enfasi che ultimamente si è data alla valorizzazione piuttosto che alla tutela del patrimonio. D’altra parte, i musei civici senza risorse non sono in grado di assicurare nè l’una nè l’altra, per cui ha posto la questione se non sia opportuno, nel rispetto del patrimonio, concentrarlo nei grandi musei, rinunciando alle realtà territoriali non più sostenibili. Peraltro, su Villa Arbusto, ha precisato come, in punto di diritto, nulla osti all’alienazione del bene, che anzi è tra le soluzioni messe a disposizione dal legislatore si Comuni in dissesto per ripianare i debiti. Ma questo Pascale, per fortuna, non lo ha sentito. Il suo commiato anticipato almeno in questo è stato utile.

 

 

 

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