Allora, stasera ci vediamo al Poli?

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Diciamola tutta: fino a prima dell’estate, si trattava di un contenitore decisamente anonimo e privo di una sua identità. Uno scatolone attrezzato con l’essenziale, dal nome che più generico non si poteva e in un contesto che definire squallido non è un’esagerazione. Considerata la sede, per arrivare a “omologarlo” come teatro ci voleva ancora una grande e fervida fantasia, anche se a connotarlo come tale erano già stati le emozioni, le vibrazioni e gli scambi offerti dai momenti di grande intensità, offerti da una programmazione in continuo progresso ed evoluzione. Con una sua valenza forte, a prescindere dal contenitore. Ma poi, calato il sipario sulla prima lunga e articolata stagione teatrale, l’attenzione dell’ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO si è concentrata anche sul luogo teatro. E in poche settimane ha COMPIUTO UN MEZZO MIRACOLO. Mezzo, perchè ciò che finora si è realizzato corrisponde solo a una parte delle modifiche e degli adeguamenti previsti da un progetto che, secondo l’accordo stipulato con il Comune, si concretizzerà nell’arco di un triennio. E se già la prima tranche dei lavori ha prodotto questa metamorfosi, è facile prevedere che alla fine del percorso Ischia potrà contare su un teatro degno di questo nome. Finalmente appropriato, anche oltre il contenuto.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Già all’esterno, si nota il cambiamento. All’improvviso, la compatta muraglia bianco-grigiastra dell’enorme complesso “multitasking” di via Morgioni si è rallegrata con una nuvola azzurra, sulla quale campeggia con una semplice ma felice soluzione grafica un POLI che ringiovanisce quanto basta il vecchio, impersonale Polifunzionale scritto per esteso. E abbassando lo sguardo, ecco servito un ingresso colorato, con la scritta “Teatro” fiorita e a caratteri cubitali, tra hibiscus, lantane e bignonie in fiore intorno ad un “benvenuto” che finalmente è davvero tale.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

L’anticipazione di quello che riserva l’interno. L’azzurro intenso è arrivato dalla “nuvola” fuori anche dentro e si è allargato sui muri, sui soffitti, richiamando i toni delle poltrone e del linoleum del pavimento preesistenti. L’effetto c’è, il bianco generico è superato, la grande sala sembra più accogliente e avvolgente. Migliora l’accoglienza per il pubblico e di pari passo arrivano anche i comfort essenziali per i teatranti. Il teatro ischitano raggiunge un primo traguardo di normalità e di identità con la creazione dei camerini, che fanno una bella differenza rispetto al prima. Un passaggio fondamentale. E funzionale ad un cartellone aperto a presenze “forestiere” e nella prospettiva di diventare una “piazza” integrata anche nei circuiti delle compagnie di livello nazionale.

A quello che si vede, bisogna aggiungere gli interventi più nascosti, ma strutturalmente decisivi, a cominciare dall’impermeabilizzazione  e sistemazione del tetto.

Si è lavorato sodo in queste settimane. L’Associazione Amici del Teatro, che anno dopo anno sta concretizzando il sogno di dare all’isola un vero teatro, si è impegnata al massimo anche in questa prima fase del restyling della struttura che le è stata affidata dal Comune, oltre ad aver preparato un cartellone di tutto rispetto per la stagione 2015-16. In tanti hanno collaborato per realizzare questo avvio di metamorfosi, con spirito assolutamente volontaristico e grande entusiasmo. Dai vivaisti che hanno curato l’aiola all’ingresso, ai pittori e artefici delle innovazioni interne, a tutti i membri dell’associazione, guidata da Enzo Boffelli. Tutti impegnati anche questo pomeriggio, mentre fervono ancora gli ultimi lavori di pulizia, sistemazione, montaggio delle porte, affinchè sia tutto pronto e tirato a lucido per la prima di stasera. Già, perchè è arrivato anche l’atteso momento del via alla nuova stagione, con il primo spettacolo della seconda edizione del PREMIO AENARIA. E adesso si può dire…Allora, stasera ci vediamo al Poli?

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