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Mostre Gli Urban Sketchers sul Castello, così 30 artisti hanno scoperto e raccontato la loro isola
Gli Urban Sketchers sul Castello, così 30 artisti hanno scoperto e raccontato la loro isola
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10 anni ago |

Foto Qui Ischia

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Cultura, accoglienza, promozione, turismo. Per tre giorni sul Castello Aragonese il workshop di Urban Sketchers ne è stata una sintesi ideale, offrendo ai trenta artisti arrivati da dieci Paesi tanti spunti, richiami, sollecitazioni, emozioni da vivere e da trasfondere nei loro lavori. Presentati stasera, in una ricca mostra conclusiva, allestita nella Chiesa dell’Immacolata, che è stata

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occasione intensa di scambio e di conoscenza reciproca tra i partecipanti al workshop e tra loro e un pubblico numeroso e interessato, nonostante le condizioni meteo decisamente proibitive. Diverse le lingue, vari gli stili e le sensibilità, ma unico il soggetto – il Castello - che ciascuno ha esplorato, vissuto e interpretato a modo suo, come è accaduto nei secoli ai tanti artisti che

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l’hanno preso ad ispirazione. Ma anche ai tanti disegnatori estemporanei, delle più diverse provenienze, che non hanno saputo resistere al piacere di fissare sulla carta la loro versione libera e originale di quel capolavoro della Natura e dell’Uomo che è il monumento più famoso dell’isola.
Per tre giorni, gli Urban

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Sketchers hanno preso confidenza con l’isolotto, accedendo ad ogni suo angolo, compresi quelli meno conosciuti e frequentati. E dai diversi punti di osservazione che l’Insula Minor offre prodiga su ogni versante, hanno potuto anche estendere lo sguardo e cogliere la loro immagine dell’Insula Maior, delle altre isole dell’arcipelago e del mare, fino alla costa, che si mostra sempre diversa a seconda dei momenti della giornata, della luce, delle condizioni climatiche. Alla fine, una straordinaria offerta di possibili soggetti per le creazioni realizzate perlopiù en plein air, secondo il criterio fondante dell’attività degli Urban Sketchers in ogni parte del mondo. Con una eccezione, però, che ha rappresenta un valore aggiunto per gli artisti presenti in questi giorni sul Castello d’Ischia, ovvero l’opportunità di poter dipingere nello studio di Gabriele Mattera, tra le sue grandi tele, i suoi colori e la luce che entra dalle enormi finestre per farsi materia viva nelle mani di chi sa impadronirsene.
Nessuno dei trenta Sketchers era mai venuto a Ischia e in molti probabilmente non ne conoscevano neppure l’esistenza, prima. E vi hanno trovato una realtà inaspettata e stupefacente. Oltre che straordinariamente stimolante, che ha accresciuto l’entusiasmo del viaggio e dell’esperienza promessa dall’inizio, nutrendo per tutto il soggiorno la loro creatività. Ne sono frutto gli acquerelli esposti per una sera su quattro enormi, cartelloni collocati nel suggestivo spazio della Chiesa dell’Immacolata, dove s’incontrano versioni su versioni del Castello nella sua veduta d’insieme, della cupola della chiesa e degli altri edifici salienti della rocca, dei giardini e degli orti, di angoli particolari e di dettagli colti qua e là girando per l’isolotto, comprese le rovine dell’antica cattedrale. E poi delle tende nel verde, esposte al sole, libera interpretazione delle “Tende” protagoniste di uno dei periodi salienti del percorso espressivo di Gabriele Mattera.
Una mostra che ha rappresentato anche un altro momento sfruttato dagli artisti per discutere, confrontare le proprie esperienze e per conoscere meglio gli uni il lavoro degli altri. La permanenza sul Castello è stata anche un’occasione d’incontro tra persone con origini, culture e formazioni diverse, che in gran parte non avevano mai incrociato le loro strade in precedenza e che hanno creato un contatto, degli scambi e iniziato magari qualche amicizia. Così l’isola ha mostrato il meglio della sua capacità di accoglienza. A cui hanno contribuito anche le passeggiate nel borgo e che troverà un ulteriore suggello nella giornata al Negombo, domani. Prima di salutare l’isola dove tutti hanno mostrato il desiderio di tornare. Con familiari e amici e per più tempo, per poter scoprire cosa c’è al di là del panorama che si ammira dal Castello, oltre le colline che sembrano mettere in comunicazione mare e cielo.
Se la mostra collettiva è durata solo un pomeriggio, ben più durevole sarà la memoria del workshop ischitano per i partecipanti. Non solo attraverso i ricordi personali, ma soprattutto attraverso gli schizzi, i disegni, gli acquerelli affidati ai taccuini che gli artisti hanno riempito con i loro particolari “appunti” di viaggio. Quel che resterà di Ischia con il suo Castello, i suoi mille richiami, gli stupori che ha saputo suscitare e moltiplicare. Tanta ottima promozione per un turismo internazionale di qualità. Quando si sanno valorizzare al meglio le belle idee e le buone occasioni.