E bravi gli “Imprevisti e probabilità”, che stasera al Poli hanno offerto una buona prova portando in scena la commedia “LA GAMBA DI SARAH BERNHARDT”, terzo spettacolo in concorso per il PREMIO AENARIA 2015. La piéce ha funzionato, è stata divertente, piacevole, fluida, grazie all’ottima regia e ad una recitazione all’altezza da parte di tutti gli interpreti. Per essere una compagnia amatoriale, di non professionisti, il livello qualitativo è stato alto e ha regalato una serata godibile dalla prima all’ultima battuta, come ha ben sottolineato al termine dell’atto unico il consenso manifestato dagli spettatori in sala. Che hanno dovuto raddoppiare il vigore del loro applauso per far notare meno le tante poltrone vuote e supplire con il loro calore alla scarsità delle presenze.
Già, al di là dell’esito e del valore delle singole performance, la costante di queste serate teatrali è la PARTECIPAZIONE STRIMINZITA DEGLI ISOLANI. Che non è proprio un bel modo di accogliere le compagnie ospiti, che arrivano da tutta l’Italia, e soprattutto un segnale preoccupante circa la vivacità culturale dell’isola. Tanto più alla luce dei grandi sforzi che anche quest’anno sono stati fatti dall’ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO per mettere insieme un cartellone di quantità e di sostanza che copre il periodo tra ottobre 2015 e maggio 2016. Per non parlare dell’impegno, anche economico, affrontato durante l’estate per i lavori di adeguamento e le migliorie apportati alla struttura di via Morgioni, il nuovo Poli sempre più simile ad un vero teatro del continente.
Nelle scorse settimane, i tanti posti rimasti vuoti sembravano aver trovato una spiegazione nella contemporaneità di appuntamenti di ogni genere, in varie parti dell’isola, e nella classica Napoli-Juve. Ma neppure stasera c’è stata un’affluenza degna dello spettacolo portato in scena, della rassegna legata al Premio Aenaria, dell’impegno profuso in questi anni per dotare Ischia di un teatro degno di questo nome, superando ostacoli e difficoltà in serie.
Peggio per chi non è venuto, dato che lo spettacolo è stato apprezzabile, verrebbe da commentare d’istinto. E su questo non ci sono dubbi. Ma anche peggio per l’isola, perché c’è ben poco di rassicurante nel notare – e non se ne può fare a meno – che su un’isola di 60mila abitanti, senza contare i turisti di questo periodo, il teatro ospita una media di una 50 di spettatori a serata! Un numero che non si spiega con nessuna festa, concerto, manifestazione mondana, gara sportiva, se non con una pigrizia intellettuale che non ha giustificazioni. E sulla quale si dovrebbe aprire una seria riflessione.