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Sanità Dopo il terremoto al vertice, sotto la lente d’ingrandimento la gestione dell’Asl Na2 Nord
Dopo il terremoto al vertice, sotto la lente d’ingrandimento la gestione dell’Asl Na2 Nord
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10 anni ago |

Foto Qui Ischia
Da una settimana la dottoressa Agnese Iovino è uscita di scena dopo un anno trascorso al vertice dell’Asl Na2 Nord come commissario. E da subito il nuovo commissario MASSIMO LACATENA è subentrato a Monteruscello e si è messo seriamente al lavoro. Un incarico estremamente delicato il suo, in un clima teso ormai da mesi che l’atto finale del periodo Iovino, con la rottura definitiva dei rapporti già molto deteriorati con i sindacati, ha reso ancora più incandescente. E proprio questo contesto deve aver convinto il governatore De Luca ad affidare la grande Azienda a nord di Napoli ad una persona con i requisti di Lacatena, dell’Avvocatura regionale, che ha fama di essere molto esperto di questioni giuridiche e amministrative e che già in passato fu incaricato di occuparsi dell’Asl di Benevento in una situazione di assoluta emergenza. Come è quella in cui si trova attualmente anche la Na2 Nord, per la rimozione della Iovino, ma anche per gli strascichi della sua contestata e controversa gestione. E il fatto che da settimane in via Corrado Alvaro siano particolarmente assidui Carabinieri e Guardia di Finanza conferma la sensazione che ci siano motivi seri per approfondire il modo in cui è stata amministrata l’Azienda.
E proprio questo sembra essere il mandato affidato al neo commissario. Che in questi primi giorni a Monteruscello sta raccogliendo atti e delibere che vengono poi trasferiti alla Regione. C’è evidentemente l’esigenza di esaminare, studiare e verificare in modo capillare e approfondito un intero periodo dell’amministrazione aziendale, al fine di chiarirne i diversi aspetti e le molteplici implicazioni, prima di avviare una nuova fase, peraltro indispensabile. Quella nuova pagina da voltare e pure in fretta a cui ha fatto riferimento il governatore De Luca nell’annunciare la delibera di rimozione della Iovino. Insomma, Lacatena e i suoi collaboratori rappresentano una sorta di commissariamento del commissario, per una supervisione completa e necessaria di quanto è stato fatto o anche non fatto da chi aveva l’onore e l’onere di governare la terza più grande Azienda sanitaria d’Italia.
Voci insistenti parlano di un incarico a termine, breve, forse non più di un mese. Il tempo utile per raccogliere le carte, farsi un’idea di quello che è successo almeno nell’anno della Iovino, e mettere un punto fermo rispetto a quel periodo, condizione indispensabile per passare oltre e invertire nettamente la marcia. E a quest’ultimo compito dovrebbe assolvere chi sarà chiamato al vertice della Na2 Nord dopo questa parentesi d’emergenza. Il nome che gira è sempre quello di Natale, di cui era stata data per imminente la nomina subito dopo l’estate. Ma i fatti verificatisi a Monteruscello e il precipitare della situazione la settimana scorsa devono aver convinto De Luca che era il caso prima di una netta soluzione di continuità rispetto all’ultima gestione, proprio per cominciare la nuova con un passo diverso.
Intanto, dopo il clamoroso fallimento del confronto con la Iovino, che ha determinato una settimana fa il suo allontanamento per comportamento antisindacale, i sindacati – tutti uniti – hanno chiesto formalmente oggi un incontro al nuovo commissario. Tanta la carne al fuoco, gli argomenti da discutere, le urgenze da trattare, i problemi da affrontare. E la riunione potrebbe tenersi già la settimana prossima. Un altro passo verso il ritorno alla correttezza dei rapporti e alla normalità del dialogo, che da anni sono solo un ricordo nella Na2 Nord.