E l’Asl scelse proprio Ischia per discettare di “umanizzazione” dei servizi sanitari!!!

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Esempio di umanizzazione nell’Asl Na2 Nord – Foto Qui Ischia

 Sulle prime si può pensare ad uno scherzo. Ma non è il primo di aprile e neppure Carnevale. Il secondo pensiero potrebbe essere espresso con termini decisamente più volgari, ma siccome non vale la pena rinunciare ai propri principi di educazione per le trovate di certi dirigenti pubblici stipendiati dai cittadini e comunque di passaggio, la sintesi più appropriata è che si tratta di una indubbia presa per i fondelli. Che ha pure un sapore amaro di provocazione. Perchè è difficile essere buonisti e “politically correct” nel giudizio quando ci si trova davanti a un annuncio del genere: il 15 e il 16 Ottobre al Palazzo Reale di Ischia l’Asl Na2 Nord organizza due giorni di convegno su ” L’UMANIZZAZIONE ALL’INTERNO DEI PERCORSI ASSISTENZIALI” e tra i primi argomenti in programma ci sono L’ATTENZIONE VERSO IL PAZIENTE e ASPETTI PSICO-RELAZIONALI PER MIGLIORARE IL RAPPORTO OPERATORE-UTENTE!!! Temi interessanti, importanti, direi fondamentali da approfondire per chi gestisce, organizza e svolge servizi sanitari, nei quali al centro dell’attenzione, anzi della MASSIMA ATTENZIONE, dovrebbe esserci sempre la PERSONA, con le sue necessità, i suoi diritti, la sua intangibile dignità. Prima di qualunque altra valutazione ed esigenza di natura burocratico-amministrativa, gestionale, finanziaria.

Ma se a proporre una riflessione su questi temi è in questo anno, in questa fase e perdipiù a Ischia un soggetto come l’Azienda Sanitaria Locale, i migliori propositi assumono inevitabilmente la connotazione, appunto, di una MACROSCOPICA E DICHIARATA PRESA PER I FONDELLI.

Già che c’erano, gli organizzatori di questa brillante iniziativa potevano allargarsi e, anticipando di qualche giorno la visita a Ischia, fissarla direttamente sabato prossimo, 10 ottobre, GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE MENTALE. Così, tanto per essere più “sul pezzo” e trovare la più calzante corrispondenza tra gli argomenti del convegno e l’applicazione pratica che di essi garantisce l’Azienda di Monteruscello nella sua attività quotidiana. Soprattutto sulle isole, come ben dimostrano le vicende di questi ultimi anni e, in particolare, del periodo tra il luglio 2014 e oggi.

Non conosco al momento chi saranno i relatori chiamati a illuminarci sull’umanizzazione nei percorsi assistenziali. Mi auguro che siano dei teorici scelti per la loro scienza e competenza all’esterno dell’organizzazione aziendale e all’oscuro delle dinamiche secondo le quali essa si muove. O, almeno, si è mossa finora a Ischia. Ma certo che se, invece, a venirci a dispensare pillole di saggezza e di buon senso fosse qualche rappresentante dell’attuale dirigenza di Monteruscello, a cominciare dalla commissaria IOVINO, non potrebbe trattarsi davvero di null’altro se non di un OLTRAGGIO ALLA LOGICA, AL BUON SENSO E ALLA SCIENZA E COSCIENZA CHE DOVREBBERO ISPIRARE SEMPRE LE AZIONI DI CHI OPERA NELLA SANITA’, AVENDO LA QUALIFICA DI MEDICO.

Per parlare di “umanizzazione”, invece che nei magnifici saloni del Palazzo Reale, andassero a quest’ora a condividere l’attesa degli utenti del (desaparecido) Centro diurno dell’Asl, che aspettano il fagotto con il pranzo, per andare a mangiarselo a casa, freddo e colloso, perchè non c’è neppure una parvenza di mensa per garantire loro un pasto dignitoso. Nè tanto meno le attività di riabilitazione che erano erogate fino a qualche anno fa con risultati ottimali proprio (e non solo) sul fronte dell’umanizzazione dei servizi.

E vogliamo ricordare a IOVINO e compagnia le grandi prove di “attenzione verso il paziente” che hanno dato con lo sradicamento dei pazienti da Villa Orizzonte, il trasferimento a Villa Stefania in condizioni inadeguate per dire poco, per poi proseguire con le vergognose vicissitudini che hanno portato alla cancellazione della Sir, allo smembramento di una famiglia, alla distruzione di tutele che per 17 anni avevano preservato i più deboli e indifesi tra gli utenti dei servizi psichiatrici isolani?

Vogliamo parlare delle condizioni di “umanizzazione” garantite al “Rizzoli” ai tanti pazienti barellati o che si è costretti a spostare da un piano all’altro, da un reparto all’altro, perchè non vi sono abbastanza posti letto per le esigenze primarie degli isolani?

C’E’ SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA, A ISCHIA, DEGLI ESEMPI AL CONTRARIO DELL’”UMANIZZAZIONE” PRATICATA DALL’ASL. E’ per questo che hanno scelto questa location panoramica per un convegno di ben due giorni su cui non si applicano i criteri (?) “risparmiosi” di cui tanto si gloria la dirigenza aziendale?

O forse hanno scelto Ischia per vedere fino a che punto gli isolani si sarebbero adattati in silenzio, senza neppure un belato di protesta all’ennesima mancanza di rispetto nei confronti loro, come comunità marginale ed emarginata che torna utile a Monteruscello solo quando c’è bisogno di una bella sede confortevole per convegni e triccabballacche vari? La risposta dovremmo-dovremo darla proprio noi isolani…

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