I “vecchi” panoramici…Foto Qui Ischia
Quando sono arrivati, hanno rappresentato la classica boccata d’ossigeno rispetto alla situazione disastrosa precedente. O il sorso d’acqua salvavita somministrato al viandante disperso nel deserto. Avere a disposizione qualche autobus in più e anche ben funzionante era una condizione che non si viveva da parecchio tempo a Ischia e di fronte a questa novità positiva, tutte le altre considerazioni non potevano che risultare marginali e finire in secondo piano. Almeno nell’immediatezza dell’arrivo di quei rinforzi tanto attesi. Ma c’è un “dettaglio” che a Ischia finisce per non essere di poco conto, considerando che i mezzi pubblici sono anche il principale mezzo di trasporto di cui si servono i turisti. Che per molti mesi dell’anno rappresentano anche, se non la maggioranza, una grossa percentuale dei viaggiatori che si servono degli autobus per i loro spostamenti sul territorio. Che imparano a conoscere anche attraverso i finestrini dei pullman, percorrendo strade che offrono la vista di panorami, scorci, particolarità quasi ad ogni metro. Ammesso che si riesca a vederli. Ciò che non è più affatto scontato su alcuni dei mezzi pubblici che girano per l’isola.
Sono proprio gli autobus ultimi arrivati a presentare un caratteristica non adeguata alla realtà isolana, anzi decisamente controproducente. Le ampie carrozzerie sono completamente coperte da immagini pubblicitarie, come si osservano già da diversi anni nelle città. Dove, però, di solito le parti vetrate sono escluse dall’”impupazzamento”, al contrario di quanto si verifica sui pullman sbarcati a Ischia durante la scorsa estate. Certo, la pubblicità è importante e ci vuole, tanto più considerando che dopo i tagli ai servizi pubblici locali, c’è bisogno di fonti di finanziamento alternative e integrative per farli funzionare. Ma non si capisce il motivo di questa “esondazione” degli spot in movimento, che non si armonizza con il contesto in cui i mezzi devono funzionare e con l’esigenza di consentire ai viaggiatori di poter usufruire, strada facendo, delle bellezze che l’isola dovunque ha da mostrare.
Tra l’altro, per il fatto che quelli arrivati da poco sono i mezzi più moderni, affidabili e meglio funzionanti, rispetto ai catorci del parco auto isolano, e che hanno anche le dimensioni e la capienza più appropriate a certe tratte, i “cascettoni dipinti” sono tutti in servizio sui percorsi a più alta vocazione turistica: le circolari che fanno il giro dell’isola e il 5 che va ai Maronti, tanto per fare degli esempi. E il giro dell’isola in autobus è uno dei “must” della vacanza, un susseguirsi di panorami e di emozioni che contribuiscono a lasciare un bel ricordo dell’Isola Verde. Imprigionare la vista, oscurando i vetri con le pitture promozionali è davvero un’assurdità, ancora peggiore dell’aspetto esteticamente molto discutibile dei pullman “nuovi”. Va bene, con tutti i problemi dell’Eav non sarà una priorità, ma non è neppure un dettaglio insignificante in una realtà che vive di turismo e che ha bisogno di mostrare e di far ammirare il meglio di sé stessa anche “on the road”. Almeno in vista della prossima stagione, li vogliamo liberare i finestrini dei bus, restituendo ai viaggiatori la piena visibilità dall’interno verso l’esterno?