Superata la prima decade del mese di gennaio e archiviate abbondantemente le festività natalizie e d’inizio anno, Epifania compresa, ieri mattina con l’avvio della nuova settimana mi sono affacciata in biblioteca, curiosa di sapere come (e se) si fosse risolta la questione della gestione del servizio, che dovrebbe garantire un minimo di stabilità e di continuità nell’anno in corso. All’ingresso, una gentile signora che alla domanda se fosse una volontaria, ha risposto sorridendo: “Veramente, io sono una dipendente comunale”. Poche parole per spiegare tutto, ovvero che all’Antoniana si sta proseguendo ancora con la soluzione “ibrida” adottata dallo scorso mese di ottobre, in virtù della quale si è riusciti ad assicurare l’apertura mattutina dal LUNEDI’ al VENERDI’ dalle ore 9.00 alle 13.00. Come si premura di spiegarmi la signora che accoglie i visitatori all’ingresso e che non sa nulla dell’assetto futuro.
Dunque, dalla metà di ottobre, non è cambiato nulla all’Antoniana. L’apertura quotidiana è effettuata sempre dai dipendenti comunali, provenienti dai diversi uffici e comandati a rotazione a prestare servizio per la giornata presso la struttura della Mandra, invece che in Municipio. Ad essi, a turno, si affiancano nel corso della mattinata i soci del Centro Studi Isola d’Ischia, che hanno dato la loro disponibilità a dedicare alcune ore all’attività di volontariato in biblioteca. Una soluzione provvisoria, che venne attivata ormai tre mesi fa, qualche giorno dopo la scadenza dell’affidamento annuale in gestione, il 15 ottobre scorso. Una “pezza a colore”, necessaria per non chiudere l’Antoniana, che sarebbe dovuta servire da ponte fino all’inizio della nuova gestione, ancora di durata annuale, affidata con un bando di cui si è conosciuto l’esito ai primi di dicembre. Ad aggiudicarsi la gestione della Biblioteca Comunale è stata l’Opera Pia Iacono-Avellino-Conte, che peraltro aveva già concorso per il 2015.
Espletata la procedura dell’aggiudicazione all’inizio del mese, pur considerando i tempi tecnici minimi per organizzare le cose e l’avvicinarsi delle lunghe festività natalizie, si poteva comunque immaginare che la situazione all’Antoniana si sarebbe potuta normalizzare con l’arrivo del nuovo anno. E anche calcolando il week end subito dopo Capodanno e la successiva chiusura per la Befana, sembrava essere questa la settimana giusta per dare il via al nuovo corso. Ovvero, ad una ripresa a pieno ritmo dell’attività della biblioteca comunale, quanto meno rispetto ai tempi di apertura al pubblico, che dovrebbero tornare ad essere quelli antecedenti alla “vacatio” autunnale. Anche perchè alcune fasce di fruitori dell’Antoniana possono frequentarla solo in orario pomeridiano, a cominciare dagli studenti, la cui dimestichezza con la biblioteca, cresciuta seppur faticosamente negli anni, merita di essere coltivata e incentivata.
Tuttavia, neppure questa sembra essere la settimana buono per il ritorno alla normalità. Indispensabile per restituire alla biblioteca pubblica tutte le sue delicate funzioni, che vanno ben al di là dell’apertura al pubblico e dell’effettuazione dei prestiti. Basti pensare alle attività di tutela e valorizzazione dell’imponente patrimonio librario della “creatura” di monsignor Buonocore, con importanti acquisizioni di cui vanno completate la catalogazione e la sistemazione. Tanto più che ci sono migliaia di libri ad ammuffire (letteralmente) nel piano interrato utilizzato come deposito, dove i muri grondano umidità, in attesa anche di qualche intervento di manutenzione che sarebbe ormai più che necessario, date le condizioni della struttura di Rampe Sant’Antonio.
Tre mesi di provvisorietà, di attività ridotta gioco forza alla sola apertura al pubblico e per una fascia oraria ridotta, dovrebbero essere sufficienti. Quanto altro tempo la Biblioteca Comunale Antoniana dovrà andare avanti così, alla giornata, con personale comandato e senza una professionalità specifica e facendo affidamento sul contributo di un gruppo di cittadini di buona volontà? Si riuscirà ad avviare la nuova gestione entro questo mese o si dovrà aspettare ancora? E quanto?