Dopo l’incontro con gli alunni della “Scotti”, la falchetta ha scelto il bosco per riprendere il volo

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Foto Qui Ischia

Abituata ai cieli dell’isola piuttosto che a quelli cittadini che accolgono regolarmente altri suoi simili, tanti umani insieme forse non li aveva mai visti, specie ad una distanza così ravvicinata. E per quanto istintivamente coraggiosa e anche un po’ temeraria con gli altri alati, compresi rapaci ben più grandi e agguerriti, davanti a quella folla di ragazzini e al suono alto delle loro voci, stamattina si è mostrata impaurita e disorientata. Timorosa anche di riprendere il volo. Quasi la stessa reazione provata un paio di giorni fa, quando nel giorno più freddo del tiepido inverno ischitano, si era scelta un rifugio nelle cavità di una casa diroccata di Forio, dove l’arrivo inaspettato di altri umani le aveva precluso ogni possibilità di fuga. Così, tra quelle mura, era stata catturata e correttamente consegnata alle esperte guardie dell’ENPA, che si erano premurosamente prese cura di lei, subito riconosciuta come una giovane femmina di GHEPPIO.

Come al solito nel caso dei recuperi di uccelli selvatici, le guardie l’avevano portata per accertamenti dalla dottoressa Cigliano, che l’aveva trovata in ottime condizioni fisiche. Dunque, la falchetta andava liberata di nuovo nel suo ambiente naturale. E a quel punto si era fatta strada l’idea di restituire il rapace all’aria coinvolgendo i ragazzi della SCUOLA MEDIA “SCOTTI” di Ischia. Quale regalo migliore che offrire loro in diretta uno degli spettacoli più straordinari della natura? Ottenuto il consenso della dirigente scolastica Lucilla Monti e con il permesso della Forestale, ecco stamattina arrivato il gran giorno. Salutato con entusiasmo dalle classi della media, accorse tutte in giardino per assistere al volo.

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Foto Qui Ischia

Ma se i ragazzi hanno apprezzato molto la possibilità di vedere un rapace abbastanza da vicino, invece che soltanto sul libro di scienze, la giovane falchetta non ha avuto lo stesso piacere nel mostrarsi nel momento fatidico della riconquista della libertà. E, dopo essersi concessa agli sguardi dei ragazzi, opportunamente “gestita” da Luigi Di Meglio e Lina Paolella dell’Enpa, sempre sotto il controllo della Forestale, ha fatto la ritrosa, quando si è trattato di riprendere il volo: molto più sicura, con tutta quella gente intorno, la scatola che le aveva fatto da rifugio negli spostamenti di questi giorni.

Per ritornare alla sua vita aerea ha preferito il silenzio e la quiete del Cretaio. Lì l’hanno portata le guardie dell’Enpa subito dopo la “full immersion” scolastica. E lì la falchetta ha messo di buon grado la testolina rossa fuori dalla scatola, lasciando che gli umani amici le dessero lo slancio per spiccare finalmente il volo. In un attimo, quell’esserino di appena una trentina di centimetri e poco più di due etti di peso che quasi scompariva nella scatola di cartone, nel suo elemento naturale ha ritrovato tutta la sua superba bellezza e la sua forza vitale.

Con l’augurio che possa continuare sicura a librarsi nell’aria con il suo affascinante volo, senza incontrarsi ancora troppo da vicino con gli umani e che, nella prossima primavera, per la prima volta possa mettere su famiglia, regalando una nuova generazione alla sua SPECIE. RIGOROSAMENTE PROTETTA a livello nazionale ed europeo. Perciò, stiano alla larga gli umani che uccidono la vita!

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