E’ una delle eccellenze in negativo che Ischia non si vergogna di vantare con i suoi ospiti. Soprattutto nei luoghi più turistici e d’immagine del suo territorio, dove massima dovrebbe essere la cura per l’arredo urbano, peraltro minimo. Così, le panchine sono ridotte in condizioni penose quasi ovunque, spesso talmente disastrate da risultare inutilizzabili e perfino pericolose. Ma neanche quello è sufficiente per indurre i piccoli restauri indispensabili, che consentirebbero alle persone di sedersi tranquillamente senza rischiare di farsi male o addirittura di ferirsi. Ciò che risulta difficile ormai anche sui muraglioni del piazzale delle Alghe. Un posto d’incanto, guardando il panorama tutt’intorno. Rigorosamente in piedi, però, perchè le sedute è meglio evitarle.
Ci sono solo TRE PANCHINE sul belvedere più spettacolare di Ischia. Abbandonate da anni. E in condizioni pietose. La prima, l’unica intera, gronda ruggine nelle parte metalliche, mentre il legno delle assi, non trattato da anni, è molto malridotto. E infatti nella seconda panchina una delle tavole di legno si è spezzata e adesso la seduta è molto pericolosa. Infine, la terza, in una incredibile gradazione di difetti, non è più fruibile, perché le assi sono saltate. Peggio di così…
E dire che anche in pieno inverno nella maggior parte dei giorni, esclusi i casi di mareggiate dalla baia di Sant’Anna, quel punto è un ideale luogo di sosta, per prendere il sole o per godersi uno spettacolo naturale di impareggiabile bellezza. Proprio lì i turisti, ma anche gli isolani, dovrebbero trovare un belvedere attrezzato, ovvero dotato di sedute sicure e decorose. E di qualche cestino per i rifiuti. Cose di ordinaria amministrazione in un paese turistico, ma non a Ischia, dove sembrano sempre, invece, cose dell’altro mondo.