L’Asl organizza un importante corso per gli operatori dei Pronto soccorso, escluso il “Rizzoli”!

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Dal sito dell’Asl Na2 Nord

Si aprirà domani a Pozzuoli, presso il Polo Formativo, la prima edizione del “CORSO DI TRIAGE IN PRONTO SOCCORSO”, organizzata dall’Asl Na2 Nord. Due giorni, il 18 e il 19 febbraio, “full immersion” che, secondo la presentazione ufficiale, sono finalizzati ad “implementare le COMPETENZE tecnico-professionali e relazionali degli infermieri e dei medici in merito alle PROCEDURE FORMALIZZATE di valutazione professionale del paziente basate su un processo decisionale in Pronto Soccorso (valutazione sulla porta, raccolta dati, decisione di triage, rivalutazione). La metodologia didattica utilizzata prevede lezioni frontali, addestramento in piccoli gruppi su scenari di emergenza urgenza e simulazione nella gestione dei conflitti in Pronto Soccorso”. Insomma, anche a leggerla da profani, un’occasione di formazione importante che riguarda le modalità di accesso al Pronto Soccorso e, dunque, può incidere in modo significativo sull’organizzazione dei reparti di prima emergenza degli ospedali aziendali. Destinati indubbiamente a giovarsi di ciò che i loro operatori in prima linea impareranno nei prossimi giorni. TUTTI GLI OSPEDALI AZIENDALI TRANNE UNO, IL NOSTRO ISOLANO. ESCLUSO INCREDIBILMENTE DA QUESTA INIZIATIVA ASL.

Domani mattina, tra poche ore, nessuno da Ischia avrà il “problema” di doversi imbarcare per Pozzuoli. A Monteruscello, dove hanno organizzato la due giorni del corso, hanno escluso gli operatori del Pronto Soccorso del “Rizzoli”. Non uno tra i numerosi partecipanti all’importante iniziativa è in servizio sulla nostra isola, come se il presidio di via Fundera non fosse compreso tra quelli del territorio della Na2 Nord o, comunque, non meritasse di poter usufruire di personale con una preparazione aggiornata come quella che, giustamente, l’Azienda garantisce ai nosocomi di Frattamaggiore, Giugliano e Pozzuoli. 

Campeggia in bella vista sulla homepage dell’Asl Na2 Nord il coloratissimo annuncio dell’appuntamento di domani e dopodomani. Ad evidenziarne l’importanza, che è indubbia, considerando quanto sia essenziale per il miglior funzionamento dei Pronto soccorso l’effettuazione – fatta bene – del “TRIAGE”, ovvero della valutazione del livello di gravità dei pazienti fin dal loro arrivo, con l’assegnazione dei famosi codici (bianco, verde, giallo e rosso per scala crescente di gravità), al fine di definire i tempi di visita e somministrazione delle prime cure. Triage che è attività fondamentale anche a ISCHIA, a maggior ragione in considerazione delle condizioni in cui si lavora al Pronto soccorso del “Rizzoli”, dove non c’è neppure una sala d’aspetto degna di questo nome. E dove, soprattutto d’estate, l’affollamento e la lunghezza dei tempi d’attesa sono un problema serio, che non di rado alimenta situazioni conflittuali e “appiccichi da mazzate”. Come spesso ci è toccato riportare in cronaca. Il “triage”, in queste condizioni di lavoro in trincea, è un ausilio fondamentale per riuscire a trattare le urgenze con la dovuta tempestività e con l’oggettività nell’ordine degli ingressi che l’unica difesa da situazioni incresciose e potenzialmente pericolose per la sicurezza e l’incolumità degli operatori.

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L’ospedale lacchese sempre più ai margini – Foto Qui Ischia

Nonostante queste ottime ragioni, a Monteruscello hanno ignorato gli operatori del “Rizzoli”, peraltro un presidio catalogato come “Pronto Soccorso Attivo”. A COSA E’ DOVUTA QUESTA ESCLUSIONE? PERCHE’ GLI ADDETTI DEL PRONTO SOCCORSO ISOLANO NON HANNO LO STESSO DIRITTO DEI LORO COLLEGHI DEI PRESIDI DELLA TERRAFERMA AD USUFRUIRE DI OPPORTUNITA’ DI FORMAZIONE CHE POSSONO MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SERVIZIO ALL’UTENZA? CHI HA DECISO CHE GLI “ISCHITANI” NON DOVESSERO PARTECIPARE AL CORSO A POZZUOLI?

Eppure, al corso sono stati ammessi e domani si presenteranno puntuali anche operatori sanitari che non lavorano nei Pronto soccorso e non sono destinati a lavorarci. Personale impiegato in altri reparti, addirittura pare non infermieri che saranno istruiti su come fare un buon “triage” , che non dovranno mai fare, mentre questa opportunità è NEGATA agli infermieri in servizio presso il Pronto Soccorso del “Rizzoli”, che invece dovranno essere in grado di farlo. E in condizioni di lavoro proibitive e certamente più difficili dei loro colleghi degli altri presidi.

Un’assurdità, che ha già spinto il rappresentante della Uil presso l’azienda, Ciro Chietti, a chiedere spiegazioni sui motivi, al momento misteriosi, di questa ESCLUSIONE MIRATA. Che chiama ancora una volta pesantemente in ballo il trattamento da Cenerentola che a Monteruscello continua ad essere riservato all’ospedale e agli altri servizi sanitari isolani.

Di questa esclusione dal corso, i vertici del “Rizzoli” sono informati, si sono accorti? E come hanno potuto accettare una esclusione così grave per la funzionalità del reparto di emergenza dell’ospedale di Lacco Ameno? Qualcuno da Ischia dovrebbe chiedere conto all’Asl anche di questo.

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