Perchè si è liquidata la Sir se tanti isolani sono ricoverati in terraferma con costi altissimi?

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Foto Qui Ischia

Ce n’è voluto di tempo eh, per farli svegliare. Sono riusciti nell’impresa di rimanere in letargo durante tutta la lunga e drammatica vicenda dello smantellamento della Salute mentale sull’isola, compresa l’uscita della delibera che ha azzerato la Sir. Non hanno emesso un suono neppure davanti allo scandalo degli utenti del Centro diurno, che ogni giorno raccattano al volo la busta con il pranzo (parola grossa) da consumare sul muretto del parcheggio di via Sogliuzzo, magari anche sotto la pioggia. Ma poi, a disastri fatti, i sei SINDACI isolani si sono finalmente decisi a formalizzare una richiesta d’INCONTRO all’attuale COMMISSARIO ASL NA2NORD, D’AMORE, per discutere con lui a quattr’occhi delle questioni calde che riguardano la sanità pubblica a Ischia. Dalle macerie dell’ASSISTENZA PSICHIATRICA alle CRITICITA’ DELL’OSPEDALE e dei SERVIZI SUL TERRITORIO, fino alla GESTIONE DI VILLA MERCEDE. Tanta carne al fuoco, perché tanti sono i problemi che si sono incancreniti in questi anni, oltre a quelli che sono stati creati dal nulla dalle scelte compiute negli ultimi anni a Monteruscello. Dove le isole, escluse da ogni rappresentanza nel Comitato dei Sindaci, non hanno più voce e sono relegate in una condizione permanente di marginalità, che si aggiunge ai limiti dell’insularità in un mix deleterio per i livelli di assistenza dei cittadini di Ischia e Procida.

In questo incontro, se il commissario lo accorderà, LA QUESTIONE SIR, nel quadro complessivo dell’Unità di Salute Mentale, S’IMPONE CON LA SUA URGENZA e con tutto il suo peso paradigmatico di servizi soppressi nonostante corrispondano a bisogni reali e oggettivi. Con la “giustificazione” di un risparmio che non ha trovato alcun riscontro nei fatti, anzi esattamente il contrario. E visto che ormai anche la sanità è valutata secondo parametri puramente economici, le CONTRADDIZIONI macroscopiche che si ravvisano nella brutta storia recente della Sir meritano di essere EVIDENZIATE. Con l’auspicio che chi di dovere le approfondisca a dovere, chiedendone conto a chi le ha generate senza alcuna remora nello stravolgere le vite di persone che già avevano pagato un tributo enorme alla sofferenza.

Chi ha deciso in tutta fretta di liquidare la Sir di Ischia, basandosi sul provvidenziale risanamento (sic!) dei suoi residenti, non ha considerato che quella struttura fosse addirittura sottodimensionata rispetto alle effettive esigenze del territorio. Perché ci sono altri isolani, addirittura una QUINDICINA, ricoverati IN STRUTTURE psichiatriche ad alto livello assistenziale DELLA TERRAFERMA. Strutture collocate nei territori di altre Aziende sanitarie, anche fuori provincia, il che comporta dei costi per la Na2 Nord. E CHE COSTI! PER OGNI  PAZIENTE, siamo nell’ordine dei 400 EURO AL GIORNO SE NON DI PIU’. Una cifra che mi era stata indicata già qualche anno fa dall’allora dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda PERRINO (che poi sarebbe stato anch’egli artefice del primo attacco alla Sir), intenzionato proprio per abbattere quella spesa a trasferire progressivamente anche quelle persone a Ischia.

Qualcuno a Monteruscello ha fatto un calcolo dell’esborso che questa collocazione comporta nell’arco di un anno e l’ha messo a confronto con la spesa della Sir a Ischia, senza contare tutti i vantaggi che ne trarrebbero i malati?

E qualcuno, sempre a Monteruscello, si è mai preso la briga di promuovere una ricognizione dei bisogni di assistenza sul territorio delle isole, dove è un dato scientifico accertato la maggiore incidenza delle patologie psichiatriche? C’è del sommerso da far emergere, ci sono casi che gravano solo sulle famiglie, chi se ne (pre)occupa?

LA NECESSITA’ DI UNA SIR NON ATTIENE SOLO – ANCHE SE GIA’ DOVREBBE ESSERE SUFFICIENTE – AGLI EX RESIDENTI DI VILLA ORIZZONTE, MA RIGUARDA UNA PLATEA PIU’ AMPIA DI POTENZIALI UTENTI. E CIO’ RENDE ANCORA PIU’ SCONCERTANTI LE MODALITA’ CON CUI SI E’ PROCEDUTO ALLA CHIUSURA DELLA SIR DA PARTE DELLA COMMISSARIA IOVINO IL 1° SETTEMBRE SCORSO.

D’altra parte, è tutta la concatenazione di eventi compresa tra l’uscita da Villa Orizzonte e la soppressione della Sir che va chiarita, indagata, approfondita.

Quanto è costata all’Asl – cioè ai contribuenti – l’avventura “Villa Stefania”, ovvero l’affitto di una struttura priva dei requisiti e delle autorizzazioni necessarie ad un costo significativo, con l’aggiunta della notevole spesa affrontata per la ristrutturazione di locali che poi non sono mai stati utilizzati, mentre si è dovuto continuare a pagare contemporaneamente pure l’affitto per le strutture in cui (per fortuna, visto com’è andata) sono allocati i servizi territoriali che, insieme alla Sir e alla Salute Mentale, si sarebbero dovuti spostare a Casamicciola?

Addirittura, erano stati ordinati i mobili per arredare tutti i locali dell’edificio. Quanto è costato all’Asl quell’ordine e che fine ha fatto quel mobilio che a Ischia non ha potuto essere mai utilizzato? Di quale spending review stiamo parlando?

 Il tempo fugge e l’esigenza di fare luce su questa vicenda piena di ombre è ormai urgente e imprescindibile. Sono anche queste le risposte che ci si aspetta che arrivino da Monteruscello ai Sindaci. Insieme a quelle, pressanti, sul destino dei malati e dell’assistenza psichiatrica, ormai ridotta al lumicino tra Ischia e Procida.

 

 

 

 

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