Tra le macerie lasciate dalla Iovino c’è anche il Polo di Psicologia, bloccato in piena crescita

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Il giorno dell’inaugurazione – Foto Qui Ischia

Un bambino in perfetta salute strozzato prima di muovere i primi passi. Quattordici mesi dopo la solenne inaugurazione dei nuovi locali appena ristrutturati al Polifunzionale, il POLO DI PSICOLOGIA CLINICA E PSICOTERAPIA di Ischia si è ritrovato nell’impossibilità pratica di dare concretezza a tutte le aspettative suscitate dal cambio di sede nel dicembre 2014. Anche in questo caso, la gestione dell’Asl nel periodo della commissaria Iovino, a causa di un taglio miope e indiscriminato di risorse, ha  lasciato tracce profonde e devastanti. Fino a bloccare sul nascere ogni possibilità di crescita del nuovo servizio e a mettere a rischio la sua stessa sopravvivenza, senza tenere nella minima considerazione né le conseguenze pesanti prodotte sul territorio né l’investimento compiuto solo poco tempo prima. Un’altra situazione seria di cui l’attuale dirigenza di Monteruscello è chiamata oggi a farsi carico, a cominciare dalla commissione di esperti a cui è stato demandato il compito delicatissimo di rimettere in piedi il Dipartimento aziendale di Salute mentale, ridotto in macerie durante l’anno passato.

Il primo colpo al Polo di Psicologia isolano era arrivato subito dopo il trasferimento al Polifunzionale, già all’inizio dello scorso anno, quando a Monteruscello non avevano dato corso alla richiesta di riconfermare la convenzione scaduta con l’ASSOCIAZIONE OLTRE DI PSICOLOGI ISOLANI, che collaboravano attivamente da anni con quel servizio. Da quando si era reso autonomo dalla Salute mentale ischitana con una propria sede nei locali concessi dal Comune d’Ischia, presso il Centro Anziani di via Alfredo De Luca. Venuta meno la convenzione, non si era più potuta proseguire  quella proficua ed essenziale collaborazione, a cui erano legati i progetti di sviluppo del centro di via Morgioni e le iniziative già in itinere sul territorio.

Come se non fosse già stata sufficiente, a quella prima mazzata ne era seguita un’altra, inferta con la famigerata delibera settembrina che ha cancellato la Sir e ridotto in pezzi la Salute mentale sulla nostra isola. Con quel provvedimento, firmato da Agnese Iovino, con la storia della “spending review” sono stati TAGLIATI drasticamente TUTTI I FONDI per le attività della Salute mentale, a cominciare da quelli erogati alla Cooperativa Accaparlante, che si occupa di tutte le comunità alloggio isolane. E questo taglio ha riguardato anche il monte ore settimanale della psicologa che insieme alla responsabile del Polo sono rimaste le uniche due professioniste a mandare avanti il servizio. Ed è ovvio che essendo soltanto in due, una delle quali solo per pochi giorni a settimana, è già un miracolo se il centro di via Morgioni è ancora attivo e riesce a svolgere a pieno ritmo almeno la sua attività presso la sede. Con una utenza da Ischia e da Procida costantemente in crescita, a testimonianza ulteriore di quanto sia diventata fondamentale quell’esperienza di cura e prevenzione per le isole. Anche se la prevenzione, nelle condizioni attuali, è diventata proibitiva.

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La sede di via Morgioni – Foto Qui Ischia

E dire che quando si erano inaugurati i locali trasferiti in comodato d’uso dal Comune d’Ischia, alla presenza degli ex vertici aziendali e di tutte le autorità isolane, si era insistito da parte di tutti i relatori sul valore di quel trasloco come riconoscimento dell’ottimo lavoro compiuto e soprattutto come occasione propizia per ampliare il raggio d’azione del servizio e potenziarne la presenza sul territorio. Tanti i progetti e le idee che ci si proponeva allora di realizzare, per i quali sembravano essersi create le condizioni ideali: COLLABORAZIONE ATTIVA CON LE SCUOLE, IN PARTICOLARE GLI ISTITUTI SUPERIORI PER INIZIATIVE DI ASCOLTO E DI SOSTEGNO AI GIOVANI; CON L’OSPEDALE “RIZZOLI”, DOVE SI VOLEVA IMPIANTARE UN CENTRO D’ASCOLTO; CON I MEDICI DI BASE, CON I QUALI SI ERA GIA’ MESSO A PUNTO UN PROGETTO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO AI PAZIENTI. Solo per fermarsi agli obiettivi di potenziamento che erano già stati individuati e rispetto ai quali erano già state avviate collaborazioni e intese, per dare cominciare a dare concretezza ad una rete di assistenza psicologica con una forte connotazione di prevenzione.

PROGETTI E INIZIATIVE BLOCCATI. In attesa e nella speranza che a Monteruscello si riconsiderino le scelte devastanti dello scorso anno e che l’Azienda si decida a ricominciare a svolgere la sua funzione erogatrice di servizi sanitari adeguati alle esigenze delle popolazioni isolane. Che in questi mesi, mentre aumentava la domanda di sostegno psicologico, si sono viste private anche di quello che era stato faticosamente costruito negli ultimi anni. Un altro settore sanitario semidistrutto che richiede di essere restituito alla vita il prima possibile. E speriamo che la Commissione aziendale e il commissario D’AMORE si affrettino a CANCELLARE GLI ERRORI CLAMOROSI commessi da chi li ha preceduti.

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