Un altro anno perduto, il secondo Belvedere resta uno scandalo come la strada franata

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

E’ passato quasi un anno dalla passeggiata del marzo 2015. Quando furono tagliati  quasi tutti i pini che abbellivano e caratterizzavano il secondo Belvedere tra Ischia e Casamicciola. Eliminato il (presunto) pericolo, quell’angolo di Ischia ulteriormente sfregiato si presentava come un concentrato di degrado assolutamente intollerabile, tanto più al confine tra due località turistiche e sulla principale arteria di collegamento isolana. Magari, vista anche la rara tempestività dell’intervento di abbattimento, si poteva sperare che la stessa sollecitudine sarebbe stata impiegata per risanare quell’area abbandonata, sporca e impraticabile. Delimitata da anni dalla rete plastificata arancione che ne preclude ogni utilizzo pubblico e che ne accentua lo stato di abbandono. E invece, nulla è accaduto. Nessun lavoro di sistemazione, niente di niente. E intanto la nuova stagione turistica si avvicina velocemente.

UN ALTRO ANNO PERDUTO. Come se tutto il problema fossero gli alberi, che invece impreziosivano la vista di quell’angolo dalla strada principale. Del resto, di tutto quello che ci sarebbe  da fare per recuperare quell’area nessuno si è più occupato. E così la rete sta sempre là, come le erbacce, i rifiuti, i vasi rotti e via elencando.

Ma cosa ci vuole per ottenere la sistemazione della parte bassa del belvedere, che poi corrisponde all’ingresso nel territorio di Casamicciola? E cosa impedisce di fare il necessario per eliminare finalmente quello sconcio tanto in vista quanto imbarazzante?

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Se non si è riusciti a sanare lo scandalo più semplice da affrontare, figuriamoci quello dall’altra parte della strada, segnalato anch’esso dalla lunga striscia di rete arancione che chiude il marciapiede a titolo precauzionale, per il rischio di crolli dal terrapieno soprastante, dove già si sono verificate piccole frane. Anche lì UN LAVORO NECESSARIO CHE ASPETTA DA ANNI. Tanto che il marciapiede è completamente invaso dall’erba alta, a segnalare che già troppo tempo è trascorso inutilmente. Ma se non era – non è – questo un lavoro URGENTE, quale lo è? E anche in quel caso, cosa impedisce di mettere in sicurezza quel costone pericolante, per riaprire il marciapiede sottostante e eliminare quella bruttura, oltre ai pericoli che finchè non si metterà mano sussisteranno?

Per caso la zona di “confine” tra due Comuni è un’aggravante, in termini burocratici, di competenze, di scartoffie? Si gioca forse, anche in quel caso, allo scaricabarile, per cui non c’è nessun responsabile per il permanere di quella bruttura, per i  lavori mai fatti, per l’area a rischio mai messa in sicurezza? E fino a quando tutto dovrà rimanere  immobile come è stato in questi ultimi anni?  Fino a quando i Comuni di Ischia e Casamicciola continueranno a disinteressarsi del problema, limitandosi ciascuno a far finta che la cosa non lo riguardi?

Tra poco inizierà un’altra stagione turistica e quello schifo è ancora là. Chi s’addà mett scuorn?

 

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