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trasporti Caremar, ieri incontro con una delegazione del Comune di Napoli, urge confronto con De Luca
Caremar, ieri incontro con una delegazione del Comune di Napoli, urge confronto con De Luca
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9 anni ago |
Foto Qui Ischia
COMUNICATO STAMPA
Si è svolto in data odierna un incontro tra l’Assessore al Lavoro e Attività Produttive del Comune di Napoli,ENRICO PANINI, in rappresentanza del Sindaco di Napoli, LUIGI DE MAGISTRIS, chiesto dalla Consigliera Comunale, nonché Vice Sindaco della città Metropolitana, ELENA COCCIA, ed i lavoratori Caremar, in lotta contro le ingiustizie sindacali che animano la categoria.
Presenti il sindacato Orsa Marittimi, l’Associazione Autmare, gli ex bigliettai Caremar licenziati ed il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Gabriele Gesso.
L’incontro, cordiale e carico di contenuti, ha sviscerato le ragioni dello sciopero e le preoccupazioni degli utenti per quanto riguarda la sicurezza in mare. Non sono mancati riferimenti alla negazione dei diritti già acquisiti dai lavoratori Caremar e ad atti di “terrorismo sindacale” che tendono a sconsigliare la partecipazione allo sciopero in atto. Sono previsti accordi di II° livello non condivisi anche perché sottoscritti da organizzazioni sindacali del tutto esigue nel contesto lavorativo Caremar e turni di lavoro che vanificano quanto previsto dalla legge in termini di riposo giornaliero.
L’Assessore Panini ed i convenuti hanno proposto un incontro tra il Sindaco di Napoli ed il Presidente della Regione Campania, DE LUCA, per affrontare le problematiche sollevate e risolvere a favore del lavoratori i diritti oggi negati. In particolare si chiede la rivisitazione del Contratto di servizio, se non la revoca, onde si possa addivenire ad una clausola che tuteli il diritto al lavoro.
Naturalmente è coscienza comune che la causa di quanto sta accadendo risiede nella privatizzazione della Caremar, ad opera dell’ex Presidente della Regione, STEFANO CALDORO, e legittimata dall’attuale Presidente De Luca, con una gara attribuita con un ribasso d’asta di circa il 45%.