Dopo l’accordo di dicembre, la Fondazione Walton ha già iniziato a promuovere Villa Arbusto

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Foto Qui Ischia

L’esordio ufficiale era avvenuto prima di Natale, appena tre mesi fa, giorno più giorno meno. Sulla base di quanto scritto nella convenzione firmata dal Comune di Lacco Ameno e dalla Fondazione Walton per la promozione del Museo di Pithecusae, c’era da scrivere da quel momento un capitolo nuovo e innovativo nella valorizzazione del patrimonio storico-archeologico dell’isola, che ha il suo fulcro a Villa Arbusto. E forti di una maggiore notorietà e di una sperimentata capacità attrattiva a livello nazionale e internazionale, i Giardini La Mortella erano chiamati a svolgere un ruolo di traino rispetto all’importante ma ancora poco conosciuto museo lacchese. E a Forio ci si sono messi d’impegno, da subito, per onorare quell’impegno accettato con tanto entusiasmo, lavorandoci per tutto l’inverno, anche al di là di quanto scritto e sottoscritto nel protocollo d’intesa con il Comune del Fungo.

Secondo quell’accordo, infatti, per cinque anni il Museo e La Mortella collaboreranno attivamente per la reciproca promozione. Ciascuno dei due partner esporrà e renderà disponibile ai suoi visitatori il materiale informativo dell’altro, insieme al proprio, e fornirà le indicazioni utili a raggiungere il sito collegato. Per i frequentatori della Mortella, poi, è prevista – e segnalata all’ingresso dei Giardini – una riduzione del 10 per cento sul costo del biglietto d’ingresso al Museo, che dovrebbe essere un modo efficace per indirizzarli  a Villa Arbusto. Tanto più che si tratta di un pubblico abbastanza simile e omologabile, interessato com’è all’aspetto ambientale e culturale, giacchè La Mortella è anche un riferimento culturale, grazie alla lunga stagione musicale e alla storia di sir William Walton. Per adesso, un percorso in un’unica direzione, ovvero da Forio a Lacco, perchè i Giardini contano un numero di visitatori nettamente maggiore, circa 60mila l’anno, perdipiù con un’alta percentuale di stranieri, britannici soprattutto. Questo scambio, tuttavia, con l’auspicabile crescita di visitatori a Villa Arbusto, dovrebbe poco a poco equilibrarsi.

Dovendosi attenere  a quanto contenuto nell’accordo di dicembre, la collaborazione prevista inizierà da sabato prossimo con la riapertura al pubblico dei Giardini, che durante l’inverno è avvenuta solo su prenotazione. E comincerà, dunque, lo scambio di informazioni, brochure e visitatori, che porterà sicuramente i suoi frutti nel corso dei prossimi mesi. Ma in realtà si è già partiti, da molto prima di questo prossimo week end di Pasqua, a dare sostanza alla collaborazione Comune-Fondazione. Quest’ultima, infatti, ha messo in campo la sua attività promozionale per la stagione 2016 anche a favore del Museo di Villa Arbusto. Che è stato co-protagonista in questi ultimi mesi di tutti i servizi giornalistici dedicati ai Giardini in Italia e all’estero e gli incontri organizzati soprattutto con la stampa straniera. Così, di pari passo con il rafforzamento della notorietà e visibilità mediatica della meravigliosa “creatura” verde di lady Susana Walton, si è cominciato a far conoscere anche il Museo con il suo straordinario contenuto, testimone della storia di Ischia e del Mediterraneo dalla Preistoria all’epoca romana. Si è seminato molto, insomma, e si sono già raccolti i primi articoli su riviste specializzate, che hanno raccontato i Giardini e la nuova collaborazione con il museo di Lacco Ameno. E altri seguiranno.

Già in occasione della firma e presentazione ufficiale del protocollo d’intesa, il 16 dicembre scorso, la presidente della Fondazione Walton, Alessandra Vinciguerra, aveva spiegato di essere stata ben felice di ricevere la proposta di collaborazione del Comune di Lacco, auspicando di potenziare gli scambi e le sinergie. Per quanto riguarda Villa Arbusto, quella disponibilità ha trovato un immediato riscontro e siamo solo all’inizio della stagione. La dimostrazione che si è partiti con il piede giusto, nell’ambito di un progetto di ampio respiro di cui si avvantaggeranno La Mortella e (soprattutto) il Museo di Villa Arbusto e, più in generale, la qualità dell’offerta turistica isolana. Un esperimento che si spera potrà fare da apripista alla creazione della rete dei siti di maggiore interesse naturalistico-culturale di cui si parlò anche a dicembre. E sarebbe, quella, una grande e fondamentale novità, una svolta vera per l’Isola Verde.

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