Il Tondo di Marc’Aurelio sempre più a rischio, un ordine del giorno per chiederne la tutela

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Foto Qui Ischia

La battaglia va avanti da oltre 25 anni. Da quando, con i fondi del Mondiale ’90, si riuscì a concretizzare, nonostante un’ampia e fondata opposizione sul territorio, la scellerata scelta di realizzare nel porto di Ischia, oltre a quello attualmente “sgarrupato”, anche un secondo pontile, in corrispondenza di un monumento che avrebbe meritato già allora ben altro rispetto e ben altra tutela. Per il cosiddetto Tondo di Marc’Aurelio, che già non versava in condizioni ottimali, fu l’inizio di una fase di assoluto abbandono, aggravata negli anni più recenti dagli effetti del movimento dei grossi natanti sulla struttura che tiene ingabbiato l’antico isolotto del Lago de’ Bagni. Così, il Tondo è stato ridotto in uno stato di fatiscenza, che ne mette seriamente a rischio la stessa tenuta. Una condizione che è stata reiteratamente segnalata e denunciata agli organi di tutela e agli altri soggetti istituzionali interessati e responsabili. Ma non è bastato neppure questo, visto che si sta dando il via libera ad un nuovo pontile, destinato a dare il colpo di grazia al monumento negato. Con il Centro Studi sull’Isola d’Ischia impegnato a ricordare il valore del Tondo e a richiederne la salvaguardia anche rispetto a quest’ultimo assalto alla sua  stessa esistenza.

Il Centro Studi ha provveduto in questi giorni a richia

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Foto Qui Ischia

mare di nuovo l’attenzione sul destino del Tondo della SOVRINTENDENZA AI BENI CULTURALI, del COMUNE D’ISCHIA, del PRESIDENTE e della GIUNTA REGIONALE, del capo del COMPARTIMENTO MARITTIMO. A tutti questi referenti istituzionali è stata inviata una nota contenente il seguente ORDINE DEL GIORNO, approvato la settimana scorsa dai partecipanti alla presentazione della nuova Guida al termalismo isolano presso la Biblioteca Antoniana.

 

 ORDINE DEL GIORNO PER LA SALVEZZA DEL TONDO DI MARCO AURELIO

Il giorno 23 marzo 2016, nel corso dell’adunanza pubblica convocata  per la presentazione del libro “Guida alla acque termali dell’Isola d’Ischia”, ad iniziativa del CENTRO STUDI ISOLA D’ISCHIA presso l’Aula Magna della Biblioteca Antoniana, è stato approvato il seguente Ordine del Giorno a tutela del sito culturale denominato Tondo di Marco Aurelio.

I convenuti esprimono viva preoccupazione per la stabilità dell’isolotto che adorna lo specchio acqueo del porto d’Ischia a causa delle duffuse lesioni e crolli perimetrali causati da vetustà e da vortici delle acque di scarico degli aliscafi che approdano nelle vicinanze.

Ad aggravare la situazione il progetto, approvato pochi giorni fa in commissione comunale, di realizzazione di un pontile che condannerebbe il Tondo allo sgretolamento e quindi alla perdita definitiva di questo straordinario elemento del paesaggio portuale citato specificamente in un episodio del 140 d.C. quando il principe Marco, futuro imperatore Marco Aurelio, occupato nella compilazione di esercizi retorici, chiede al suo maestro Frontone il significato di una isoletta in mezzo ad un lago a sua volta contenuto in una isola più grande: Aenaria.

Agli organi periferici del Ministero dei Beni Culturali si chiede di tutelare il sito e di non aderire, come lodevolmente avvenuto in passato, alla realizzazione di un’opera di dubbia utilità che mira ad ingombrare il waterfront dello storico Lago de’ Bagni con nuovi volumi.

I convenuti auspicano che al Tondo venga restituita l’insularità perduta e che le esigenze di mobilità e accoglienza di turisti e pendolari possano trovare pieno soddisfacimento alla banchina sinistra del porto dove peraltro esiste già una stazione marittima e spazi sufficienti per manovrare in sicurezza.

L’Assemblea approva”.

Vedremo se e quali riscontri avrà questa iniziativa, che rappresenta un tentativo forse estremo di evitare la perdita di una testimonianza storica che si sarebbe dovuto salvaguardare e valorizzare, non certo buttare a mare come si sta facendo, consapevolmente e disastrosamente, anche in questo momento. L’ennesima vergognosa dimostrazione dell’incapacità di mettere al sicuro, per non privarne le future generazioni, uno dei “gioielli di famiglia” ereditati indegnamente dal passato.

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