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Sanità Incontro positivo in Commissione regionale Sanità, per parlare dell’assistenza a Ischia e Procida
Incontro positivo in Commissione regionale Sanità, per parlare dell’assistenza a Ischia e Procida
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9 anni ago |
Elena e gli altri utenti dell’ex Sir aspettano risposte – Foto Qui Ischia
Stavolta D’AMORE ha mantenuto l’impegno. Il commissario straordinario dell’Asl Na2 Nord, che una settimana fa non potendo essere presente aveva fatto saltare l’appuntamento, ha partecipato oggi alla seduta della Commissione regionale Sanità appositamente convocata per discutere dello stato dei servizi sanitari sulle Isole Flegree. Un’occasione di incontro e di confronto richiesta e fortemente voluta dai Sindaci isolani, che a loro volta avevano anche recepito le sollecitazioni provenienti dalla società civile. In particolare dal Comitato di Cittadinanza Attiva da due anni impegnato nella battaglia contro lo smantellamento della Salute mentale e negli ultimi mesi mobilitato per salvaguardare tutti i livelli essenziali di assistenza a Ischia, messi fortemente a rischio dalle più recenti gestioni dell’Azienda di Monteruscello. E l’importanza dei temi trattati e del dibattito che vi si è svolto ha dimostrato quanto fosse opportuna e necessaria questa occasione presso il Consiglio regionale, di fatto l’unica possibilità offerta da anni ai rappresentanti delle isole di far sentire la propria voce e di comunicare con i vertici aziendali le carenze della sanità pubblica alla luce delle esigenze peculiari degli abitanti delle isole.
All’incontro di oggi hanno partecipato i sindaci di Barano, PAOLINO BUONO, di Forio, FRANCESCO DEL DEO, di Ischia GIOSI FERRANDINO, di Serrara Fontana, ROSARO CARUSO, e di Procida, DINO AMBROSINO, insieme al direttore sanitario del “Rizzoli”, MARIA VALENTINA GROSSI. E per il Comitato di Cittadinanza Attiva e per Libera, EGIDIO FERRANTE, tra gli operatori “storici” della Salute Mentale a Ischia, che ha conosciuto la nascita della Sir Villa Orizzonte – come delle altre residenze – è stato parte integrante con i residenti e i colleghi di quell’esperienza d’avanguardia in Campania e nel Mezzogiorno, per poi dover assistere alla sua chiusura e al tentativo dell’Asl di Ferraro-Iovino di liquidarla in via definitiva. Tentativo che non si è compiuto completamente solo grazie all’impegno e alla dedizione proprio degli operatori, che hanno cercato e cercano ogni giorno di tutelare quanto resta della famiglia della Sir abolita e le famiglie delle altre due residenza ancora attive.
Ferrante ha avuto finalmente la possibilità di illustrare ai componenti della Commissione presieduta da LELLO TOPO, al commissario Asl D’Amore e agli altri convenuti la drammatica situazione della Salute Mentale a Ischia (che colpisce anche l’utenza di Procida) e tutti gli effetti devastanti prodotti dalle decisioni assunte dall’Asl a partire dal 2014, con l’improvvido trasferimento della Sir a Villa Stefania e tutto ciò che ne è seguito a cascata, fino alla “delibera tagliola” di settembre. Sono stati consegnati alla Commissione notizie e dati a supporto di quanto relazionato e a completamento di un quadro dettagliato della situazione.
Il discorso si è allargato alle altre criticità sanitarie del territorio ischitano, a cominciare dall’ospedale, che negli ultimi anni è stato completamente trascurato da parte dell’Azienda, per proseguire con l’Oncologia, altro servizio essenziale d’eccellenza grazie alla professionalità e all’abnegazione della ridottissima équipe che ne garantisce il funzionamento, anche in condizioni tutt’altro che ottimali. Su questi temi sono intervenuti i Sindaci di Barano e di Serrara Fontana e il direttore del “Rizzoli” Grossi. E si è parlato anche della situazione dell’ospedale di Procida, che opera sempre più a scartamento ridotto, come dimostra anche la recente soppressione della Gastroenterologia, che forniva un servizio fondamentale per gli isolani.
Non sono mancati interventi del presidente della Commissione Topo, di alcuni consiglieri che hanno alimentato un dibattito e, in chiusura, della consigliera ischitana MARIA GRAZIA DI SCALA.
Significativo, per gli sviluppi che si spera potrà avere, è stato il CONTRIBUTO DI D’AMORE, che ha fatto una buona impressione per l’attenzione con cui ha ascoltato le testimonianze degli isolani e registrato le questioni da loro sollevate. Sull’emergenza dei servizi psichiatrici ha sostanzialmente ribadito la valutazione non positiva espressa già nell’immediatezza del suo insediamento. Quanto al futuro, ha chiarito la sua intenzione di attendere la relazione e le proposte della Commissione di tecnici da lui incaricata di riorganizzare il Dipartimento aziendale di Salute Mentale, per poi adottare i provvedimenti conseguenti.
Insomma, la trasferta napoletana è stata decisamente utile ad accendere un faro sui servizi e sui bisogni sanitari delle isole e sulla gestione dell’Asl Na2 Nord rispetto ai territori insulari di sua competenza. E soprattutto ad evidenziare le macerie lasciate sul campo dai precedenti commissari dell’Azienda di Monteruscello. Un’eredità pesante con cui D’Amore è chiamato ora a fare i conti. E di cui soprattutto dovrà provvedere a correggere efficacemente storture e ingiustizie. Prima che producano ulteriori danni e che a rimetterci siano ancora i pazienti e i cittadini privati di livelli di assistenza irrinunciabili.