Nella Pineta Mirtina è già cominciata la nuova stagione riproduttiva del Rospo smeraldino

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Foto Qui Ischia

Cominciano ogni anno da una sola pozza. Sempre la stessa. Che è poi anche quella che viene abbandonata per prima, nel prosieguo della stagione. Forse perchè in questo periodo ancora invernale è la più ricca d’acqua e di nutrienti vegetali, senza l’invadenza dei gigli d’acqua, che ormai si sono impadroniti delle altre vasche della Pineta Mirtina. Dove comincia a prendere forma la nuova generazione dei Rospi smeraldini, l’unica specie di anfibi presente sull’isola, che è anche il suo unico habitat naturale nel golfo di Napoli. Un inizio rassicurante per la tutela di un animale raro, che ormai ha nel parco pubblico di Ischia il suo più importante luogo di riproduzione, a cui bisognerà prestare la dovuta cura e attenzione per tutta la durata della lunga fase di deposizione delle uova e di allevamento dei piccoli attraverso la primavera e fino all’estate inoltrata.

Anche quest’anno, il clima particolarmente mite ha favorito un’anticipazione della stagione degli amori, che “di regola” dovrebbe iniziare proprio a marzo, ma che a Ischia nelle ultime annate è stata anticipata anche di un paio di mesi. E che il 2016 sia in linea con questa tendenza lo dimostrano i girini che nuotano numerosi nella vasca utilizzata come nursery. Esserini che hanno già qualche settimana di vita, per cui considerati in tempi di schiusa delle uova, si arriva a ritroso al mese di gennaio, quando evidentemente le coppie che fanno riferimento a quella pozza (e che lì sono nate, a loro volta) hanno iniziato la loro attività generatrice.

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Foto Qui Ischia

Poco a poco, dovrebbero entrare “in produzione” anche i rospi che fanno riferimento alle altre vasche, anche quelle più marginali, che pure negli anni scorsi hanno dato un contributo importante alla conservazione della popolazione di rospi della Mirtina. Per adesso, grazie alle piogge copiose degli ultimi giorni e alle temperature favorevoli, tutte le vasche della pineta sono piene o contengono un quantitativo d’acqua sufficiente ad accogliere le collane di uova e subito dopo i girini che dovranno raggiungere lo stadio giusto per la metamorfosi. Naturalmente, affinchè Madre Natura possa fare la sua parte, è necessario il rispetto di tutti i frequentatori della pineta, grandi e piccini, nei confronti delle pozze-incubatrici, che vanno preservate con il loro delicatissimo contenuto. Da cui dipende il futuro di una specie protetta perché a rischio di estinzione, che ha visto negli anni recenti diminuire nettamente e a volte scomparire i propri siti di riproduzione in Italia e in tante altre zone d’Europa. Ciò che rende ancora più prezioso il sito della Mirtina, segnalato anche al di fuori dell’isola e che è sicuramente il più attivo a Ischia, dopo la scomparsa dei rospetti color smeraldo da altri luoghi dove una volta erano di casa.

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