Rsa e Sir all’attenzione di un gruppo di lavoro dell’Asl, ma la vergogna isolana quando si sana?

IMG_2650

Foto Qui Ischia

Per adesso, vista da Ischia, rappresenta soltanto una grande incognita. L’ennesima a cui siamo andati incontro negli ultimi anni, ogni volta che a Monteruscello hanno messo mano a qualche riorganizzazione o razionalizzazione, come preferiscono definirle. Con esiti, finora, quasi sempre penalizzanti, giacché il più delle volte la sorpresa finale è consistita nella perdita di qualche servizio sul nostro territorio e, dunque, su un’aggiunta di disagi per gli ischitani, costretti a trasferirsi in terraferma per usufruire di prestazioni sanitarie che prima erano disponibili da questa parte del mare. La delibera dagli effetti ancora imprevedibili è stata pubblicata il 24 marzo scorso, con la firma dell’intero gruppo dirigente dell’Asl Na2 Nord - il commissario Antonio d’Amore, il subcommissario amministrativo Alberto Pironti e il subcommissario sanitario Luigi De Paola - e riguarda “la costituzione di un gruppo di lavoro per rapporti di collaborazione Asl- strutture residenziali Sir  e Rsa”. Insomma, si tratta di una nuova commissione, che dovrà accendere i riflettori sulle strutture residenziali attive nel territorio aziendale, sia quelle che accolgono pazienti psichiatrici sia quelle dedicate all’assistenza degli anziani.

Nel suo percorso di verifica della situazione aziendale, la nuova dirigenza di Monteruscello si è resa conto che alcune strutture residenziali adibite a SIR e a RSA sono allocate in immobili di proprietà dell’Asl, mentre altre lo sono in edifici di altri proprietari. Questa differenziazione produrrebbe delle criticità, anche nella gestione pubblico-privato delle strutture, di qui l’esigenza di una “ricognizione analitica” delle diverse residenze, con un contestuale accertamento “della tipologia delle prestazioni fin qui effettuate, delle “necessità effettive da garantire in futuro in relazione alla tipologia dei pazienti ricoverati/ospitati nelle stesse strutture”. Per perseguire queste finalità è stata individuata la costituzione di un gruppo di lavoro, che dovrà anche verificare se le strutture attuali siano in possesso di tutte le autorizzazioni e i requisiti (il “caso Villa Stefania” docet?), se il regime assistenziale che vi si pratica sia adeguato, se vi sia una compartecipazione alla spesa degli utenti e dei loro Comuni di appartenenza.

Nella delibera sono stati indicati i componenti del gruppo di lavoro: Mario De Blasio, dell’Uoc Sis che sarà anche il coordinatore, Marcella Abbate dirigente del Provveditorato aziendale, Amalia Carrara, dirigente del Servizio Affari legali, Pasquale Bove, dirigente del Servizio accreditamento, la dottoressa Lobrace, dirigente della Salute Mentale di Pozzuoli per le SIR, e la dottoressa Milanesi, dirigente dell’Uoc coordinamento delle RSA. Il gruppo ha un mese di tempo per svolgere il suo incarico, che scadrà il 30 aprile prossimo. Qualificata come “urgente”, la delibera,pubblicata il 24 marzo, è stata dichiarata immediatamente esecutiva, perciò la commissione avrebbe già dovuto aver già iniziato la sua attività.

Ma in che modo e in quale misura questa delibera riguarda la nostra isola?

Allo stato attuale, nella sfera di competenza diretta del gruppo di lavoro appena istituito rientra solo la RSA VILLA MERCEDE, che peraltro è allocata presso l’unico immobile (con l’ex Maternità di Ischia) di proprietà dell’Asl Na2 Nord in territorio ischitano. Di conseguenza, a Fontana l’accertamento previsto dovrà riguardare solo gli aspetti gestionali, la congruità dell’assistenza attuale e in proiezione gli eventuali bisogni futuri. Invece, sull’altro fronte, quello dell’assistenza residenziale ai malati psichiatrici, non c’è più nulla da verificare a Ischia…visto che dal settembre scorso l’Asl, con un’altra (famigerata) delibera aveva cancellato la SIR da 18 anni attiva sulla nostra isola, che era stata la prima residenza realizzata dopo la chiusura dei manicomi nell’allora Asl Na2 Nord e in tutta la Campania.

Già, a Ischia la SIR l’hanno abolita d’ufficio e a tavolino. Ma le CRITICITA’ ci sono eccome, anche se derivano tutte non dall’esistenza, ma DALLA MANCANZA DELLA SIR. Che ha lasciato i residenti (da 10 oggi ridotti a 5) senza una casa dopo lo sgombero di Villa Stefania, quando furono addirittura dimessi. E se dal maggio dello scorso anno non sono rimasti in mezzo alla strada, è solo perchè a garantire loro un tetto e l’assistenza di cui avevano goduto fino ad allora è stata la Cooperativa Accaparlante, che si è fatta carico di quei “PULCINI SPERDUTI”, dichiarati da un’altra commissione aziendale (insediata dall’ex commissaria Iovino)  non più bisognosi, dalla sera alla mattina, di assistenza h24!

E poi c’è stata, più di recente, la COMMISSIONE DI ESPERTI PER RIORGANIZZARE IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE che ha lavorato per  mesi e di cui si ignorano conclusioni e proposte. TRA QUELLE, C’E’ O NON C’E’ IL RIPRISTINO DELLA SIR ISOLANA? E se il nuovo gruppo di lavoro deve occuparsi di fare la ricognizione dei bisogni assistenziali presenti e futuri legati ad una struttura tipo SIR, come la mettiamo con quel che resta della Sir isolana senza la Sir, ovvero gli ex residenti che tra un mese perderanno l’alloggio in cui hanno trovato rifugio in questi ultimi mesi?

Da una commissione ad un’altra, per adesso, lo SCANDALO DELLA CHIUSURA DELLA SIR E DELLO SMANTELLAMENTO DELLA SALUTE MENTALE A ISCHIA NON E’ STATO ANCORA SANATO. GIGANTEGGIA ANCORA DAVANTI A NOI, INTATTO, nonostante tante parole che sembravano aprire la strada a una SOLUZIONE NECESSARIA, ATTESA, DOVEROSA.

Questa nuova delibera appena sfornata a Monteruscello avrà un senso, per quanto riguarda la devastata situazione isolana, solo nella misura in cui potrà contribuire ad annullare e superare gli effetti perniciosi della delibera settembrina. E su questo obiettivo di civiltà è indispensabile che gli isolani non abbassino la guardia.

 

 

What Next?

Recent Articles