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Mare Dal 13 al 15 aprile Ischia ospiterà il 1° workshop internazionale sul Delfino comune
Dal 13 al 15 aprile Ischia ospiterà il 1° workshop internazionale sul Delfino comune
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9 anni ago |

Foto ODO
Il “Regno di Nettuno” era nato anche per loro. Troppo importante la loro presenza per poterla ignorare e lasciare senza la minima tutela. Scomparsi quasi ovunque nel Mediterraneo che in un tempo per nulla remoto li aveva conosciuti numerosissimi, tanto da aggiungere per loro al nome Delfino l’aggettivo “comune”, tra i pochi posti in cui ancora riuscivano a vivere c’era il mare al largo di Ischia. In particolare, quel tratto corrispondente al Canyon sommerso di Cuma in cui i ricercatori di Dephis avevano scoperto e identificato gruppi di ben sette diverse specie di cetacei, più di quante ce ne fossero perfino nel già famoso Santuario Internazionale dei Cetacei nel Mar Ligure. E loro, gli esemplari di Delfino comune (Delphinus delphis), erano rarità tra le rarità, considerato che erano già inseriti nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Perciò, tra gli obiettivi dell’Area Marina Protetta fu individuata anche la salvaguardia di quel gruppo di delfini, l’unico segnalato nei mari italiani. E, primo caso fra tutte le Aree marine Italiane, quella delle Isole Flegree fu integrata con una zona D ideata proprio per tutelare i cetacei del Canyon di Cuma.
Sono passati sedici anni dallo studio preliminare all’istituzione dell’AMP e sette e mezzo dalla nascita ufficiale del “Regno di Nettuno”, che nel frattempo è entrato anche in crisi, e Delphis (diventata Oceano Mare Delphis), ha continuato a monitorare i cetacei della Zona D, compresi i Delfini comuni, identificandone con certezza 98 esemplari, che peraltro non vengono avvistati da un po’ di tempo. E si parlerà anche di loro al 1° WORKSHOP INTERNAZIONALE SUL DELFINO COMUNE CHE SI TERRA’ A ISCHIA DAL 13 AL 15 APRILE presso l’Albergo della Regina Isabella, su iniziativa di OCEANOMARE DELPHIS ONLUS, in collaborazione con OCEANCARE (Svizzera) e BIOLOGICAL CONSERVATION RESEARCH FOUNDATION (Malta).
In quei giorni, saranno sulla nostra isola i maggiori studiosi e i rappresentanti dei principali gruppi di ricerca che a livello mondiale si occupano di Delphinus delphis. Sono previsti contributi da Italia, Algeria, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Libia, Malta, Marocco, Regno Unito, Slovenia, Svizzera, Tunisia e Turchia, con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale del Delfino comune nel Mediterraneo, sulla consistenza della popolazione complessiva e dei singoli gruppi, sui rischi che li minacciano nelle varie zone e sulle azioni utili da attivare per la salvaguardia della specie.
L’importante appuntamento isolano ha ottenuto il patrocinio e il sostegno di numerose istituzioni, enti di ricerca e partner, tra cui le Nazioni Unite (UNEP), il Ministero dell’Ambiente, il Corpo delle Capitanerie di Porto, la Regione Campania, l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Ischia e Procida, l’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, e l’Unione Giovani Commercialisti di Napoli, uniti dal comune obiettivo di conoscenza e tutela dell’inestimabile patrimonio marino.
I risultati dai lavori saranno prossimamente pubblicati in un numero speciale della rivista scientifica Aquatic Conservation: Marine and Freshwater Ecosystems, e diffusi con una conferenza stampa, che si terrà lunedì 18 aprile p.v. alle 12:30 presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn, Villa Comunale, Napoli.