La “smart city” all’ischitana, ci basterebbe una “buatta” di vernice vera…

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Foto Qui Ischia

Strisce pedonali dotate di sensori che segnalano il pedone e si illuminano con i led, grazie all’energia solare. Non è roba dell’altro mondo, no. E neppure un parto della fantasia di qualche appassionato di nuove tecnologie. E’ quello che accade in una cittadina della Spagna pressochè sconosciuta, dove un’amministrazione avveduta e lungimirante ha deciso di investire nella sicurezza stradale, nell’ambito di un progetto di smart city, che magari le avrà garantito anche l’accesso a fondi europei o nazionali. Leggi la notizia, te ne compiaci – per loro – e alla fine non puoi fare a meno di ripensarci per concludere che, invece, è proprio roba dell’altro mondo. Di sicuro, altro rispetto a quello nostro, a cui siamo abituati. Dove non ci sogneremmo neppure di ambire a tanto. Figuriamoci. Ci basterebbero delle strisce pedonali normalmente visibili, anche di giorno. Di quelle che non si devono immaginare, insomma, com’è oggi a Ischia. Come sempre…

Era lo scorso settembre quando, dopo mesi di richieste e sollecitazioni, il Comune d’Ischia si decise a rinfrescare le ormai inesistenti strisce pedonali almeno lungo le strade più centrali  e trafficate. Finalmente, fu il commento più gettonato. Ce n’era voluto di tempo, ma meglio tardi che mai: la vernice bianca era uscita dal cilindro e per una mattinata gli addetti ai lavori si erano dati da fare con i pennelli per ripristinare i passaggi pedonali ormai dilavati e inservibili. E così quel giorno fiorirono le strisce sulle strade ischitane.

Ce n’era voluto. Per avere le strisce imbiancate di fresco. Ma non ce n’è  voluto altrettanto, di tempo, per vederle di nuovo scomparire. Uno schioccar di dita, verrebbe da dire. Neanche fossero state dipinte con l’inchiostro simpatico, quello che non si vede a occhio nudo. E infatti già pochi giorni dopo cominciarono di nuovo a scomparire. E così hanno continuato, fino a tornare velocemente al punto di partenza. Perciò, appena sette mesi dopo servirebbe un’altra passata di vernice. Possibilmente, senza allungarla troppo, fino a farla diventare acqua colorata. Come viene il dubbio che sia successo stavolta, vista la durata minima del lavoretto fatto passare per chissà quale opera.

Altro che sensori, luci a led, strisce e città intelligenti. A Ischia aspiriamo solo a passaggi pedonali che durino qualche mese. Di “intelligente” ci basterebbe la vernice bianca. La “smart city” all’ischitana passa, alla fine, per una “buatta” di  vernice. Vera stavolta…speriamo.

 

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