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Referendum popolare sulle trivellazioni a mare il 17 aprile 2016 VOTA SI’
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9 anni ago |
Foto Qui Ischia
Comunicato stampa
< Il tempo delle fonti energetiche fossili è passato. Senza ambiguità e contraddizioni, bisogna investire su un modello energetico pulito, rinnovabile, diffuso e democratico. La Civiltà del Sole non è un’utopia ma una prospettiva di sviluppo alternativo.
< L’Italia ricava già il 40% d’energia elettrica dalle rinnovabili. Ciò comporta 80 mila posti di lavoro nel settore e una ricaduta economica di 6 miliardi di euro. Fare la scelta giusta significa cambiare strada, senza se e senza ma, per un futuro ecologicamente e socialmente sostenibile ai nostri figli.
< Trivellare i fondali dei mari non risolve i nostri problemi . Non serve ad abbattere la nostra dipendenza energetica dall’estero e lo stesso governo ammette che le riserve di petrolio nei mari italiani valgono 7-8 settimane di consumi nazionali, mentre il gas soddisferebbe i consumi di 6 mesi.
< Estrarre idrocarburi è sempre un’attività inquinante. Si determina un pesante impatto sull’ambiente, in particolare sull’ecosistema marino. Alcune tecnologie provocano effetti devastanti sull’habitat e la fauna marina, mettendo a rischio le coste, la fauna, il turismo e la pesca sostenibile.
< In un mare chiuso come il Mediterraneo un eventuale incidente determinerebbe un disastro irreversibile. L’intervento umano sarebbe tardivo e quasi inutile e diventerebbe difficile ovviare ai gravi danni alla biodiversità marina. Una conferma viene dall’incidente del 2010 nel Golfo del Messico, il più grave inquinamento da petrolio in USA.
< Trivellare il nostro mare è un affare solo per i petrolieri. L’Italia ‘offre’ condizioni economiche molto vantaggiose alle multinazionali del fossile, che devono sborsare solo il 7% del guadagno per le ‘royalties’, mentre le conseguenze negative le pagheremo noi. In una Civiltà del Sole e della Biodiversità le risorse sono ben altre: turismo sostenibile, pesca, produzioni alimentari di qualità, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, riconversione industriale ed energie alternative.
< Alla Conferenza ONU sul Clima di Parigi (COP 21), l’Italia ed altri 194 Stati hanno sottoscritto un impegno che va rispettato. E’ quello di contenere l’aumento del riscaldamento globale del nostro Pianeta entro 1,5 gradi centigradi, a partire dall’abbandono delle fonti fossili. Per il nostro Paese, fare scelte coerenti con questo impegno significa ridurre i consumi, migliorare l’efficienza energetica e puntare sulle energie rinnovabili e non inquinanti. Scelte del tutto opposte a quella di investire in nuove trivellazioni per ‘raschiare il barile’ delle fonti fossili.
< Gli Italiani hanno diritto di decidere sul loro futuro. ll Governo Renzi ha anticipato la data del Referendum al 17 aprile, dimezzando i tempi della campagna e favorendo l’astensione. Questo significa contrastare la democrazia e la partecipazione, elementi basilari della Civiltà del Sole e della Biodiversità, che prevede un decentramento anche energetico. Il nostro Governo, viceversa, persiste nel privare Regioni e Comunità locali del loro diritto a decidere sulle loro risorse territoriali.
JESCE SOLE !
Rete campana della Società del Sole e della Biodiversità