Foto Qui Ischia
Circondati dall’azzurro. Quello intenso, avvolgente, vivo del fondo marino. Con le sue creature colorate, guizzanti, dalle forme stupefacenti. Passeggi per Ischia Ponte, ne senti il profumo e ne avverti la presenza, in alcuni momenti arrivi a sentirne il suono, ma non lo vedi. Il mare. Poi, all’improvviso, ti ci ritrovi dentro, come se un sogno ti stesse regalando, senza alcuna fatica, una meravigliosa immersione. La ragione ti ricorda che c’è ancora un po’ di strada da fare per incontrarlo, che non sei ancora arrivata ad avvistarlo. Eppure, è lì, davanti e intorno a te, in tutta la sua bellezza e dolce potenza. Gioco di immagini, sapientemente proiettate in una semplice sala che la tecnologia ha trasformato in un grande acquario pulsante di vita. Una magia inaspettata a cui non si riesce a sottrarsi. Così speciale, così diversa. Ideale, nel cuore antico del Borgo di Mare.
La sera dell’inaugurazione, sabato scorso, se ne erano percepite le potenzialità, ma, anche per la nutrita presenza di ospiti, non era stato
Foto Qui Ischia
possibile apprezzarne appieno il valore e la particolarità. A vederla nella versione in cui si presenterà prossimamente ai visitatori, la sala del Centro culturale NAVIGANDO VERSO AENARIA, fa tutto un altro effetto. Magnifico. Quello che ci vuole per il luogo in cui scolaresche e gruppi di turisti delle più varie provenienze celebreranno, d’ora in poi, il loro primo incontro, seppure “solo” virtuale, con le bellezze del nostro mare e la straordinarietà della baia di Sant’Anna. Con le sue peculiarità storiche (il Castello e il borgo sull’Insula Maior), archeologiche (i resti dell’antica Aenaria e del suo porto) e ambientali (il laboratorio naturale subacqueo in cui si studia il fenomeno dell’acidificazione dei mari), che ne fanno un unicum non solo nel Mediterraneo, ma a livello mondiale. Quelle peculiarità che, dopo essere state illustrate ai visitatori nella sala-acquario, potranno essere osservate dal vivo nelle visite guidate organizzate da MARINA DI SANT’ANNA con la barca dal fondo trasparente che consente di vedere i resti di Aenaria e del porto angioino senza bagnarsi.
Foto Qui Ischia
Intanto, la novità della sede ischiapontese è già stata filmata da una troupe della televisione tedesca, che vi si è fermata il giorno dopo l’inaugurazione come tappa del percorso di scoperta, tra terra e mare, della città romana sommersa. Lo stesso itinerario che viene proposto da alcune stagioni ai visitatori di Aenaria. Che l’anno scorso sono stati 4mila e sono in costante aumento. E certamente è importante per continuare a migliorare l’offerta culturale legata ad Aenaria l’aver investito nella realizzazione di una sala attrezzata per la presentazione del sito, preliminare all’escursione in barca. Una sede appropriata rispetto alla valorizzazione di una grande scoperta archeologica, che promette di riservare altre sorprese nel prosieguo dello scavo. In aggiunta all’interessantissimo recupero della cassaforma per la realizzazione di una nuova banchina del porto romano, che compare, perfettamente ricostruita, nel plastico incastonato nel pavimento della sala e ricoperto da una lastra trasparente e calpestabile. Il primo contatto con gli antichi resti sommersi, prima di ammirarli direttamente attraverso i vetri della barca. O anche l’unica possibilità di rendersi conto di ciò che il mare ha custodito per diciannove secoli, quando le condizioni meteomarine precludono la visibilità nella baia e vanificano l’escursione sul sito archeologico.
Il plastico di Aenaria – Foto Qui Ischia
La nuova sala virtuale, peraltro, rappresenta anche un valore aggiunto per Ischia Ponte, che così diventa pienamente parte dell’operazione di riscoperta e valorizzazione della città sommersa, punto di riferimento e prima tappa del percorso che potrebbe e dovrebbe evolvere nella creazione di un parco archeologico sottomarino senza eguali. Senza trascurare il fascino già assicurato dal grande acquario virtuale, porta d’ingresso alle meraviglie del nostro mare. Di cui arriva pungente l’odore. Insieme al respiro, che si fonde con i suoni del borgo a lui anticamente dedicato.