Giovedì incontro a Monteruscello sulle criticità degli ospedali dell’Asl Na2 Nord

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Foto Qui Ischia

Non è caduta nel vuoto la richiesta annunciata dai sindacati di un incontro urgente ai vertici dell’Asl Na2 Nord, a proposito delle gravi carenze che affliggono gli ospedali aziendali. Compreso il nostro “Rizzoli”, dove la situazione è ulteriormente peggiorata negli ultimi giorni, tanto da mettere in discussione anche la sostenibilità dei Livelli Essenziali di Assistenza. Oggi la direzione generale ha accolto la sollecitazione e ha convocato una riunione per giovedì prossimo, con un solo punto all’ordine del giorno: CRITICITA’ DEI PRESIDI OSPEDALIERI.

Non è la prima volta che se ne parla nel confronto tra i rappresentanti dei lavoratori e la dirigenza aziendale, consapevole anch’essa dei tanti problemi, inadeguatezze e insufficienze che si evidenziano quotidianamente in tutti i presidi del suo territorio. Ma nonostante la consapevolezza e l’attenzione, non si è riusciti a sciogliere i nodi esistenti, in gran parte pregressi all’attuale gestione D’Amore, che si sono in certi casi ulteriormente intricati. E che stanno creando problemi in serie da Pozzuoli a Giugliano, da Frattamaggiore a Ischia.

Tra tutti, il problema principale ovunque è la carenza di personale. Che sta seriamente condizionando, in terraferma, anche l’apertura o la riattivazione di servizi negli ospedali al di là del mare. All’appello mancano soprattutto infermieri, oltre agli operatori socio-sanitari, che sono diventati presenze sempre più rare  nel corso degli anni, addirittura rarissime al “Rizzoli”. Dove i pochi disponibili in organico, appena venerdì, sono stati tutti spostati in Pronto soccorso, che lavora a pienissimo ritmo, mentre nei reparti già sguarniti di infermieri, saranno quest’ultimi a doversi far carico pure delle mansioni degli Oss trasferiti.

A dire il vero, l’Asl ha di Monteruscello ha cercato, da quando c’è D’Amore, di ridurre le CARENZE DI INFERMIERI. Si sta attingendo alla graduatoria della mobilità extraregionale per una quarantina di posti, che però sono insufficienti rispetto alle assenze procurate negli ultimi anni dal blocco del turn over. E’ previsto che da quei rinforzi  siano assegnati 4 paramedici all’ospedale isolano, ma sarà solo una goccia nel mare. Basteranno appena a compensare quelli che sono andati in pensione, lasciando comunque l’insufficienza di fondo che deve essere colmata. Anche perchè l’Azienda si è impegnata a lasciar tornare in terraferma gli infermieri che stanno facendo i  pendolari da più tempo e che vogliono ora avvicinarsi alle zone di residenza.

I sindacati hanno l’intenzione di chiedere nella prossima riunione che si reclutino più infermieri, attingendo dalla graduatoria ben oltre il quarantesimo posto inizialmente concordato.

E c’è poi il PROBLEMA OSS. Per quelli si era pensato anni fa di utilizzare come canale di reclutamento un’agenzia interinale, ma poi il progetto si era arenato. E di Oss non ne sono più arrivati. Anche se ce ne sarebbe bisogno eccome! E su questo l’Asl non potrà continuare a non decidere. Una strada la deve trovare, magari attingendo alle graduatorie predisposte dai grandi ospedali napoletani, a cui sarebbe possibile accedere con la massima urgenza, mentre se si dovesse partire con un nuovo avviso pubblico, l’iter richiederebbe almeno un anno di tempo. Troppo. E il “Rizzoli” per primo ha bisogno che arrivino nuovi operatori in tempi brevissimi.

Si riuscirà giovedì a venire a capo di qualche problema? Ad avviare qualche soluzione? Nell’attesa, in via Fundera il peso della situazione graverà ancora pesantemente su  quanti operano a vario titolo in ospedale. E sui pazienti. E a rimetterci sarà la qualità delle cure e dell’assistenza…

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