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Sanità Sulla mobilità del personale di Ischia, i sindacati pretendono dall’Asl impegni scritti
Sulla mobilità del personale di Ischia, i sindacati pretendono dall’Asl impegni scritti
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9 anni ago |

Foto Qui Ischia
Non è rimasto senza conseguenze il passo falso compiuto dall’Asl Na2 Nord nella prima fase di applicazione della mobilità extraregionale. Le riserve, espresse già qualche giorno fa verbalmente alla dirigenza aziendale, sono state messe per iscritto in una lettera dei sindacati indirizzata agli stessi interlocutori, a cominciare dal commissario straordinario. Anche in vista dell’incontro, già fissato per domani, in cui si parlerà delle criticità degli ospedali durante il periodo estivo. In quella sede, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Fials si aspettano di ricevere chiarimenti ufficiali dai vertici di Monteruscello, mentre si dichiarano già pronti, qualora le spiegazioni richieste non dovessero arrivare, a proclamare lo stato di agitazione. Che in quel caso piomberà nel bel mezzo dell’estate, con tutte le difficoltà che le si accompagnano. Come ben sappiamo a Ischia, dove il “Rizzoli” è già alle prese con la maggiore affluenza e il conseguente incremento della domanda di prestazioni del periodo turistico, a fronte di una gravissima carenza di personale, soprattutto infermieri e operatori socio-sanitari.
Sotto accusa, nella lettera dei sindacati, c’è il modo in cui è stato formulato il bando che dovrà consentire l’arrivo di paramedici impegnati in altre zone d’Italia nella nostra grande Asl. Quel numero di 15, messo nero su bianco, aveva suscitato subito preoccupazione, per la sua insufficienza evidente rispetto alle unità effettivamente da sostituire. Ovvero, gli infermieri che da più lungo tempo prestano servizio sull’isola da pendolari e che, alla luce dell’accordo concluso con l’Azienda, potranno tornare a lavorare in terraferma man mano che saranno avvicendati da colleghi provenienti dalle altre zone d’Italia, grazie a quel bando.
Sollecitato telefonicamente a fornire un chiarimento, il commissario D’Amore aveva rassicurato circa l’intenzione di ritoccare quel numero 15, se fosse stato necessario in base alle effettive richieste di trasferimento. Ma nella lettera, i sindacati, che giudicano “grave” quel limite così basso, lamentano che nel bando non sia stato specificato che la graduatoria potrebbe “essere utilizzata per le successive necessità”. Insomma, chiedono un impegno scritto.
Altro motivo di preoccupazione è che la prima infermiera arrivata tramite il bando è stata inviata a Frattamaggiore, mentre gli accordi prevedono che “gli infermieri reclutati attraverso la mobilità devono necessariamente essere assegnati a Ischia”.
Su tutti questi punti, le organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto la lettera, hanno specificato che le “generiche rassicurazioni” non bastano e che pretendono (proprio questo il verbo utilizzato) assicurazioni e impegni per iscritto. Anche in vista della riunione del 6 luglio, nella quale hanno chiesto espressamente di potersi confrontare con il commissario D’Amore. “Se ciò non accadesse – questa la conclusione – verrà proclamato lo stato di agitazione”.
Dunque, l’incontro in programma tra poche ore a Monteruscello sarà decisivo per il clima tra la dirigenza aziendale e i lavoratori. A maggior ragione, in un momento delicatissimo per i tanti problemi che sono oggetto di questo appuntamento. Speriamo che ne esca qualcosa di utile.