Lavori in corso, sotto il Castello. Ultime ore di attività, febbrile, con il sole cocente, sfidando il caldo attenuato da una provvidenziale brezza, piedi a mare, mezzanelle da tagliare, pezzi da aggiungere, dettagli da sistemare, effetti speciali e movimenti scenografici da provare. Perchè tutto sia pronto a sera per la Festa, sotto gli sguardi curiosi e desiderosi di stupirsi delle migliaia di spettatori che accompagneranno e parteciperanno allo spettacolo nella baia di San’Anna. Così, mano a mano, continuano a prendere forma le quattro barche in concorso, en plein air. Com’è stato fin dall’inizio a mare, nei porti e sulle spiagge dove sono state realizzate pezzo per pezzo, prima di affrontare il difficile e delicato trasferimento nella baia dominata dal Castello Aragonese, grande teatro per una notte. Sono già tutte schierate, le strutture fondamentali, che si stanno animando di balletti, figure in movimento, personaggi. E’ il momento delle prove generali, seguite dagli obiettivi delle fotocamere dei turisti, che si soffermano a guardare la scena inaspettata e stupefacente. E si andrà avanti a lavorare e a provare fino al calar del sole, fino all’ultimo momento utile prima dell’attesissima sfilata.
Da poco, è arrivata a destinazione anche la barca di Lacco Ameno. Prima la zattera principale con un gozzo al seguito, mentre un’altra parte era ancora dall’altra parte del Castello. E anche la barca di Casamicciola sarà completata solo nel pomeriggio, in attesa di un’altra componente della versione finale che è ancora nel Comune termale. Sono, invece, complete nella struttura le barche di Ischia e di Procida, dove si è alle prese con gli ultimi chiodi da fissare, gli abbellimenti da aggiustare, canne e frasche fresche da aggiungere, perchè non possono mancare su una “barca di Sant’Anna” doc. E visto il tema di quest’anno, “ULISSE”, e l’ambientazione mediterranea, ci stanno anche bene. D’altra parte, le canne sono tra gli elementi caratteristici delle costruzioni galleggianti fin dalle origini, quando non c’erano ancora barche tridimensionali e non ci si era spinti tanto avanti nella realizzazione di strutture giganti e piene di sorprese.
Già, anche stasera non mancheranno i motivi di stupore, altrettanti assi nella manica dei vari costruttori per riuscire ad accaparrarsi il Premio Sant’Anna e gli altri non meno ambiti, che valorizzano aspetti più specifici delle barche. Tutti i costruttori hanno architettato le loro trovate per fare breccia tra il pubblico e conquistare la giuria di scenografi, registri e costumisti teatrali e cinematografici, guidata da un serio conoscitore ed estimatore della Festa del 26 luglio, Salvatore Ronga.
A contendersi il titolo saranno 4 barche. Racconterà il Mito di Pandora, la barca di Ischia, realizzata da gruppo della parrocchia dell’Assunta, che si avvale del contributo di costruttori storici ed esperti che, pur in una rielaborazione contemporanea, restano fedeli ai canoni fondamentali delle barche allegoriche ischitane nella loro unicità e con le loro inconfondibili peculiarità, effetti speciali compresi. L’accoglienza ad Ulisse sull’isola dei Lotofagi e l’incontro con Polifemo saranno protagonisti della barca di Casamicciola, realizzata dall’associazione Pro-Casamicciola con un gruppo di giovani appassionati guidati da qualche costruttore di più lungo corso. Scilla e Cariddi saranno invece il tema della barca di Lacco Ameno, opera della Pro loco, che si dice si sia avvalsa di consulenze viareggine per una costruzione decisamente spettacolare. E anche quest’anno, non manca il contributo di Procida, che propone come sempre una struttura imponente di notevole impatto visivo, vedremo se stavolta anche la scenografia animata sarà all’altezza.
Insomma, poco a poco tutti i tasselli cominciano ad andare al loro posto per comporre il mosaico di Sant’Anna 2016. Che sarà svelata completamente stasera, alle 21.00. come consuetudine vuole, quando saranno già calate le tenebre sulla baia scintillante di luci a terra e a mare. Ma la magia della Festa c’è già, sotto al Castello. “Bella Ischia, mi piace tanto”, dice una turista a voce alta, davanti all’ennesima meraviglia, appena scesa dal Castello.