Formiche a spasso nella stanza della Chirurgia, al “Rizzoli” c’è bisogno di una disinfestazione!

chirurgia1Non si tratta di una novità, purtroppo. Tutt’altro, la loro presenza è stata oggetto di varie segnalazioni puntuali e attendibili. Tanto da meritarsi una citazione nel lungo elenco delle cose che non vanno al “Rizzoli”. Quel “cahier des doléances” sulla base del quale è stata convocata la manifestazione popolare del 28 luglio e che è stato poi inserito anche  nella lettera appena inviata dal Cudas (il Comitato per la Difesa del Diritto alla Salute) al governatore De Luca e al manager D’Amore con la richiesta di un incontro urgente. E nel frattempo la questione è rimasta di stratta attualità. Strettissima, visto che anche stamattina sgambettavano veloci e indaffarate come sempre negli spazi di degenza della Chirurgia. Dove loro, le instancabili formiche, sono ormai di casa e si fanno vedere spesso. Tra lo stupore di chi assiste ai loro movimenti, che certo non ci si aspetterebbe di osservare in un ospedale, lì dove dovrebbe essere garantito un LIVELLO DI IGIENE decisamente più ALTO di quello che pure ci preoccupiamo di tenere dentro le nostre case.

I plotoni neri delle formicuzze si sono presentati in forze nella sala di degenza numero 5 della Chirurgia. E si sono messe in esplorazione qua e là, raggiungendo perfino i tavolinetti in dotazione ai degenti, dove si prendono i pasti. E fa brutto vedere gli insetti che si muovono in una stanza di ospedale, dove possono venire a contatto diretto con i pazienti, peraltro in un contesto delicatissimo come quello della Chirurgia, dove la prevenzione di situazioni critiche dal punto di vista igienico-sanitario dovrebbe essere ancora più che massima.

Che cos’è che non quadra? Perchè qualcosa di sicuro non quadra, se ci sono formiche dentro l’ospedale. E se le si ritrova non (o almeno non solo)  in punti vicini al giardino o ai piani bassi, ma più in alto, come nel caso della Chirurgia. Per arrivare fin lassù vuol dire che l’infestazione è notevole e che sono risalite di due piani, dunque che il problema nella struttura è serio. E va affrontato con misure specifiche, forse a questo punto anche eccezionali, oltre ad un’attenzione e a una cura che debbono essere comunque costanti, in condizioni di normalità.

Hanno piantato tanti gerani al “Rizzoli” qualche settimana fa, per una visita di De Luca, che però non c’è stata. E hanno fatto pulizie extra ogni volta che si è annunciata o che si è verificata realmente la visita di qualche dirigente, compresa quella recentissima di D’Amore. Ma l’infestazione evidentemente non è stata trattata ancora in modo risolutivo. Come sarà il caso che si provveda a fare al più presto. Primm ‘e mò, come si suol dire.

Intanto, siccome il problema è serio e necessita di interventi efficaci e tempestivi tra le mura dell’edificio di via Fundera, la Uil ha chiesto un incontro urgente alla direttrice sanitaria, VALENTINA GROSSI. Perchè quanto sta accadendo non può essere tollerato oltre in un ospedale. In Italia, nel 2016.

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