I maiali bipedi colpiscono duro, lungo il confine della pineta il degrado è assicurato

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Foto Qui Ischia

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Sarà che la pioggia rende tutto più evidente e che la “regola” non vale solo per la vegetazione rinfrescata e ricreata dall’”acqua di cielo” caduta copiosamente giovedì mattina. Ma certo che fa davvero un brutto effetto quella lunga sequenza di rifiuti che accompagna il perimetro della Pineta Mirtina nel tratto che dà su via Francesco Sogliuzzo. Non che sia una novità estiva, purtroppo, perché lo sconcio è quasi permanente, con incrementi sistematici che non si fermano neppure in pieno inverno. Tuttavia, la quantità di immondizia che affiora tra il sottobosco in questi giorni è davvero incredibile e denota un altissimo livello di inciviltà tra i frequentatori della zona. Quelli che si riempiono soprattutto di birra, ma che non disdegnano l’acqua contro l’arsura estiva e poi non trovano di meglio da fare che buttare le bottiglie vuote – di vetro o di plastica – direttamente in pineta.

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Già all’angolo, sempre al di là della ringhiera, si nota un cumulo di “monnezza” che spicca tra la rigogliosa vegetazione mediterranea. E poi è un susseguirsi di bottiglie di birra, lattine di bevande varie, bottigliette d’acqua: evidentemente la maggioranza dei maiali bipedi è composta da forti bevitori, di liquidi assortiti. Ma non  mancano i fumatori, vista la frequenza di pacchetti di sigarette vuoti, e i consumatori di dolciumi e snack vari. C’è tutto l’assortimento possibile di resti di spuntini e bevute da passeggio tra erbe e cespugli. E meriterebbero di mangiarsi anche quelli, gli incivili di passaggio, se li si beccasse sul fatto, mentre insozzano consapevolmente e volontariamente il parco pubblico, creando uno spettacolo inqualificabile e indecoroso lì dove è ancora più intollerabile che altrove.

L’ideale sarebbe che  l’educazione e il rispetto verso il proprio paese e il prossimo riuscissero a conquistare anche questi

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barbari, ma non c’è da farci molto affidamento, almeno a breve. D’altra parte, non si può non vedere o girarsi dall’altra parte, adattandosi al peggio. Magari proprio il perimetro della pineta potrebbe essere meritevole di un impianto di videosorveglianza, tanto più  che coincide con strade centrali e superfrequentate. Ma siccome a Ischia possiamo permetterci ancora- grazie a Dio – il lusso di non avere stringente urgenza di questo tipo di misure, se non come deterrente nei confronti di vandali e sporcaccioni, si potrebbe intanto cercare di limitare il danno con piccoli lavori a basso costo. Quanto potrà costare, per esempio, aggiungere una rete fitta, una specie  di conigliera, alla ringhiera, in modo da non far passare i rifiuti, conservando la visibilità del verde? E si potrebbero installare cestini portarifiuti sia su via Francesco Sogliuzzo che su via Antonio Sogliuzzo, dove ve ne sono troppo pochi e ad eccessiva distanza per luoghi di passeggio così frequentati.

Il Comune d’Ischia dovrebbe potersi permettere sia il primo che il secondo intervento. Quanto potrà costare qualche decina di metri di rete? E non ci sono cestini portarifiuti in deposito? Con quello che si introita dalla tassa di soggiorno, queste quisquilie dovrebbero almeno essere assicurate. O no?

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