Oggi pomeriggio, 36° corteo storico di Sant’Alessandro dal Castello Aragonese al Porto

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Foto Qui Ischia

Si svolge ogni anno il 26 agosto, nel giorno del  Santo, Alessandro, che ha dato il nome al borgo in cui dal 1980 ha avuto origine. E per questo merita la definizione di Festa. Che però non rende giustizia alla vera natura della manifestazione, ma anzi rischia di catalogarla in modo assolutamente improprio rispetto alle sue caratteristiche. Come l’altro termine che spesso le viene appioppato: “sfilata”. Ancora più fuorviante. Soprattutto rispetto all’evoluzione costante che ha conosciuto nei suoi 36 anni di vita. E che dall’originaria Sagra del Costume ischitano ha creato un corteo storico capace di raccontare e ricostruire ventinove secoli attraverso epoche, fatti, personaggi, usi e costumi. Un percorso di notevole impatto scenografico, la cui funzione, pienamente assolta, è di valorizzare il vastissimo patrimonio culturale di cui l’isola è depositaria. E che il 26 agosto viene portato a conoscenza del grande pubblico, compresi i turisti che si trovano in questi giorni sull’isola.

E a qualificare vieppiù il corteo ischitano, c’è la particolarità che lo distingue rispetto agli altri che si svolgono regolarmente nei borghi d’Italia, ovvero il lunghissimo, plurisecolare riferimento temporale. Che non si concentra su una sola epoca, come avviene di solito, spaziando dall’VIII secolo a.C., quando iniziò l’insediamento euboico a Pithecusa, fino al 1860 con la caduta dei Borbone. Attraverso il Medio Evo segnato dall’età angioina, il Rinascimento sul Castello Aragonese attorno a Vittoria Colonna e ai componenti della famiglia D’Avalos, l’inizio del termalismo ischitano con Giulio Iasolino, il grande sviluppo settecentesco con Carlo III e  poi il periodo borbonico, in cui l’isola era una delle “Reali delizie”. E le tradizioni del popolo isolano, quando era formato esclusivamente da pescatori e contadini.

  Partenza prevista alle 18.00 dal Piazzale Aragonese, il corteo con carrozze e cavalli, seguirà il percorso consueto attraverso il centro storico di Ischia Ponte, via Antonio Sogliuzzo, via Francesco Sogliuzzo, corso Vittoria Colonna, via Roma, piazza Antica Reggia, via Iasolino, fino ai  piedi della collinetta di Sant’Alessandro, dove si conclude il viaggio nella storia dell’isola. Da seguire con interesse e con rispetto. Perchè non si tratta di una semplice sfilata di vestiti nè di una festa, magari di Carnevale, visto che i figuranti indossano costumi d’epoca. Ma di un omaggio al passato che è  anche impegni per il futuro.

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