Tutto pronto per la Festa di Sant’Alessandro 2016, ma non ci sarà il Premio Buchner

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Foto Qui Ischia

Si avvicina l’atteso e sempre emozionante appuntamento con la sontuosa e scenografica rievocazione della storia ischitana. Mancano  pochi giorni ormai alla Festa di Sant’Alessandro, giunta alla sua 36a edizione. E la macchina organizzativa procede a pieno ritmo per curare ogni minimo dettaglio del corteo storico di venerdì. Momento clou di un programma che comprenderà, anche quest’anno, una interessante e piacevole serata della vigilia, dedicata alle esibizioni folk dei gruppi storici gemellati. Mentre per la prima volta, dopo dieci anni di continuità, non è in programma il Premio Giorgio Buchner, che dal 2005 era stato protagonista della serata del 24 agosto.

Il SACRIFICIO DEL PREMIO BUCHNER è indubbiamente una TRISTE NOVITA’, che pesa sull’edizione di quest’anno. Perchè si tratta dell’unica iniziativa non episodica fiorita a Ischia dalla scomparsa del grande archeologo, per rendere omaggio a lui e alla sua straordinaria opera, che ha cambiato il destino dell’isola, oltre ad avere fornito un contributo determinante alla cultura occidentale. E a Sant’Alessandro, dove il professore era vissuto fin da ragazzino, con il trasferimento a Ischia, ci avevano sempre tenuto a tener viva la fiamma del ricordo e della riconoscenza nei confronti dell’amato vicino, tanto più nel quasi deserto di riconoscimenti nel resto dell’isola. Perciò la Pro-Sant’Alessandro non fa mistero della grande amarezza che ha accompagnato la decisione di dover cancellare il Premio Buchner dal programma 2016.

“Sono molto dispiaciuto e amareggiato per la rinuncia al Premio – spiega a nome dell’associazione Franco Napoleone – Non ho mai fatto mistero di considerare quello come l’appuntamento per me più importante e qualificante di tutti, anche rispetto al corteo, e di volerlo far vivere e consolidare nel tempo. Ma quest’anno non abbiamo avuto proprio alternativa, sempre per una questione di disponibilità economica. Le risorse per questa edizione sono diminuite in modo significativo rispetto allo scorso anno e siccome i fondi raccolti sono vincolati al corteo, che è la cosa che più interessa all’esterno, non abbiamo avuto la possibilità materiale di far fronte anche ai costi del Premio, pur cercando di contenerli al massimo”. Ma l’intenzione è quella di non lasciar morire il Premio Buchner: “Cercheremo in ogni modo di riproporlo e di rilanciarlo - precisa Napoleone - già dal prossimo anno. Per noi, resta un punto di riferimento a cui non vogliamo rinunciare”.

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Foto Qui Ischia

Torna per il 2016, dunque, il format da due serate, con l’ESIBIZIONE DELLE ASSOCIAZIONI OSPITI IL 25, come sempre IN PIAZZETTA, dopo un breve corteo di presentazione da piazza Antica Reggia. Sarà di nuovo a Ischia, quest’anno, da Ortisei il gruppo folk della Val Gardena, gemellato da oltre vent’anni con la Pro-Sant’Alessandro, che ha fatto conoscere la preziosa storia della nostra isola anche nella splendida valle dell’Alto Adige. E non mancherà, come ogni anno, il contributo dei figuranti dell’Associazione Arti e Costumi Marinesi, dalla cittadina dei Castelli Romani che vide nascere Vittoria Colonna. Poi, irrinunciabili, le evoluzioni degli ottimi sbandieratori di Cava dei Tirreni, che saranno una delle attrattive classiche anche del corteo del 26.

Quest’ultimo è stato organizzato con la cura di sempre. Oltre 200 i costumi distribuiti anche quest’anno a figuranti di ogni parte dell’isola. E durante l’inverno sono stati anche realizzati dei nuovi, importanti abiti d’epoca, a cominciare da quello di Alfonso d’Aragona.  Perciò, confermati anche i quadri con cavalli e carrozze, si annuncia un’altra maestosa sfilata delle epoche e dei personaggi salienti della storia ischitana dall’VIII secolo a.C. al 1860.

DOPO SANT’ANNA, L’ASSOCIAZIONE ACTUS TRAGICUS LASCIA PURE A SANT’ALESSANDRO

Unico “BUCO” sarà quello dell’EPOCA ROMANA, che era stata felicemente inserita nella scorsa edizione, in omaggio alle sorprendenti scoperte legate alla ritrovata città sommersa di Aenaria. A proporre quella sezione del corteo era stata nel 2015 l’ASSOCIAZIONE ACTUS TRAGICUS di Forio, che aveva proposto la sua partecipazione alla Sant’Alessandro, che a sua volta l’aveva accettata di buon grado. Nell’ottica di buona collaborazione coltivata e consolidata negli anni con varie pro-loco e associazioni isolane. Ma quest’anno l’associazione foriana ci ha evidentemente ripensato e NON PARTECIPERA’ ALLA FESTA DEL 26 AGOSTO. Così come non ha preso parte alla Festa di Sant’Anna del 26 luglio, benchè la sua barca avesse stravinto l’anno precedente.Che succede, al gruppo di Forio? Per quale motivo ha ridimensionato così drasticamente e bruscamente le sue partecipazioni a manifestazioni di respiro isolano da quest’altra parte dell’isola?

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