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Ambiente Finalmente un nuovo scavo in via Sogliuzzo, come avremmo potuto farne a meno?
Finalmente un nuovo scavo in via Sogliuzzo, come avremmo potuto farne a meno?
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8 anni ago |
Foto Qui Ischia
Pareva strano. Quando, appena qualche mese fa, era stato chiuso con il dovuto ritardo il cantiere di via Antonio Sogliuzzo angolo via Leonardo Mazzella era stato un momento triste: dopo tanti anni, non si poteva non essere colti da una certa malinconia nel pensare che avremmo dovuto fare a meno di scavatrici, martelli pneumatici, polvere, trincee stradali e, soprattutto, tubi. A forza di coesistere con la strada sventrata, le limitazioni del traffico e le delimitazioni dell’area di scavo, ci eravamo abituati a trascorrere buona parte dell’anno con quell’”evento” e abituarsi a farne a meno non era cosa semplice. E se d’estate ci avremmo fatto meno caso, con il ritorno dell’autunno e delle piogge, da cittadini, ne avremmo sentito di sicuro la mancanza. Ma in Comune, sensibili e attenti come sempre ai bisogni veri della comunità, stavano già lavorando per non farci restare a lungo in quello stato di privazione. E ci sono riusciti benissimo. Con precisione teutonica, all’avvento dell’autunno e della stagione piovosa si è finalmente ripreso a scavare in via Sogliuzzo, garantendo a noi tutti di non perdere le buone abitudini acquisite e consolidate anno dopo anno.
Che bella sorpresa è stato veder scavare di nuovo da piazza degli Eroi lungo la strada della pineta, che ormai contende a via Leonardo Mazzella il record di sventramenti/rifacimenti nella Città d’Ischia! Il pericolo di una stagione normale era finalmente sventato e si poteva di nuovo godere della musica degli scavatori e della vista della trincea lungo il marciapiede, con le classiche montagnole di terra e radici dei pini. A proposito, anche loro, i pini, sono tornati finalmente a respirare senza il gravame della terra e si sono felicemente alleggeriti di tante radici superflue accortamente tranciate durante lo scavo.
Ma ancor più emozionante, perfino commovente, è stato l’avvistamento dei grandi TUBI NERI che sono diventati una piacevole costante del nostro vivere quotidiano. In questi anni li abbiamo osservati dalle finestre, li abbiamo incontrati transitando in automobile, ci siamo saltati in mezzo camminando a piedi, li abbiamo ammirati sotto e fuori terra, singolarmente o in pittoreschi cumuli depositati qua e là, come poter accettare di non rivederli più? Tra l’altro, siamo ancora alla ricerca di una spiegazione/giustificazione alla loro presenza così capillare, così coinvolgente, così diffusa sul territorio. E il rebus, tutto da svelare, sollecita e solletica la nostra materia grigia e interroga il nostro senso logico. Dunque, meglio di così…
Foto Qui Ischia
A pochi giorni dall’apertura del cantiere, siamo solo all’inizio e avremo tempo per essere partecipi dell’EVENTO che si sta consumando “on the road” NEL CENTRO DI ISCHIA. A beneficio nostro e anche, massimamente, dei nostri ospiti forestieri. Che avranno di che parlare, quando torneranno a casa loro. Per adesso, comunque, l’autunno dovrebbe essere tutto coperto dai lavori in corso. Il dubbio ci assale e ci spaventa per l’inverno, che è la stagione in cui poi è più divertente muoversi sulle strade impegnate dai cantieri, cambiando percorsi, cercando varchi, orientandosi tra i divieti apposti per consentire alle schiere degli operai di svolgere alacremente il loro lavoro.
Riusciremo a tenere aperto quel cantiere e gli altri che ci saranno regalati almeno fino alla primavera? Non è dato saperlo, ovviamente. Come è giusto e corretto, a Ischia NON SI USANO I SOLITI CARTELLI esposti nel resto d’Italia per fornire notizie sulla tipologia dei lavori, sulle aziende appaltatrici, sui tecnici responsabili del loro svolgimento e della qualità della realizzazione, perfino sulla loro scadenza. Ed è ancora una volta una delicatezza nei nostri confronti. Così avremo tempo per divertirci a scommettere sulla durata dei lavori e anche sulla loro finalità. L’autunno-inverno sull’isola deve essere rallegrato e vivacizzato, per non farci sprofondare nell’uggia. E i lavori stradali sono un vero sollazzo collettivo. Grazie ai nostri amministratori, che si preoccupano tanto di creare per noi le migliori condizioni di vivibilità. Impagabili!