Scuole e società civile protagoniste nella sede del Presidio di Libera Ischia e Procida

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Foto Qui Ischia

Sul territorio il debutto l’ha fatto da un pezzo. E’ stato presente e attivo nelle due manifestazioni per il diritto alla salute del 28 luglio e del 14 ottobre. Ha partecipato a progetti di formazione nelle scuole. Ha contribuito allo Slotmob contro le ludopatie nel maggio scorso. Ha partecipato alle iniziative di Libera tenutesi a Napoli per la memoria e la legalità. E ed era stato protagonista di una inaugurazione ufficiale il 5 febbraio presso l’IPS Telese di Ischia, seguita l’8 febbraio ad un incontro con il fondatore don Luigi Ciotti, che l’aveva benedetto nella Cattedrale d’Ischia. Il PRESIDIO DI LIBERA A ISCHIA, intitolato alla memoria della vittima innocente di camorra GAETANO MONTANINO, è già attivo a Ischia e sta avviando una serie di iniziative anche sulla vicina Procida. E poche ore fa, in mattinata, ha presentato ufficialmente agli iscritti e ai cittadini delle due isole la sua sede nel centro di Lacco Ameno, concludendo questa intensa giornata con un grande spettacolo di musiche e danze popolari, “Pizzica la camorra”, con la Scuola del Folklore a Villa Arbusto.

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Foto Qui Ischia

Il consueto silenzio di via Guglielmo Sanfelice, nel cuore del rione Ortola, è stato rotto stamattina dalle voci allegre di tanti giovani, accolti dalla referente del Presidio, Filomena Sogliuzzo e dagli altri iscritti . Un’intera scolaresca del Liceo Ischia, a cui si è aggiunta poi una nutrita delegazione del ragazzi del “Nautico”, composti nelle loro divise blu, tutti accompagnati dagli insegnanti. Ad assicurare la viva presenza del mondo della scuola  anche dalle insegnanti arrivate da Procida, Francesca Intartaglia e Annalisa Barbato,  della  Scuola Secondaria di primo grado  “Capraro”. In poco tempo la sala della sede è stata riempita dai giovani, a cui si sono uniti iil luogotenente dei Carabinieri Cimmino, il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, delegato a portare il saluto anche dagli altri sindaci dell’isola d’Ischia, l’assessore comunale alla Cultura Cecilia Prota e la vicesindaca di Procida, Giuditta Lubrano Lavadera. Tutti lì anche per accogliere i familiari delle vittime innocenti, che hanno portato le loro preziose e dolorose testimonianze.

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foto Qui Ischia

A delineare la funzione del Presidio e la “mission” di Libera per il sostegno ai familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata e la salvaguardia e la trasmissione della memoria,  è stato Egidio Ferrante, che ha introdotto il saluto istituzionale del Sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, il quale si è soffermato sull’importanza di coinvolgere i giovani sui temi della legalità vissuta e praticata nei vari ambiti , auspicando una sempre maggiore partecipazione e un sempre più diffuso coraggio nel praticare la legalità. “Siamo onorati di avere la sede di Libera a Lacco Ameno”, ha affermato il Sindaco, mettendo a disposizione gli spazi pubblici del Comune per iniziative e convegni sulla legalità e la memoria.

La stessa disponibilità è stata assicurata anche dalla vicesindaca di Procida, Giuditta Lubrano Lavadera, che ha sottolineato come sul suo territorio non vi sia la criminalità che fa vittime, ma non sia affatto esente dalla camorra intesa come mentalità, come modus vivendi praticato anche inconsciamente ogni volta che prevale la legge del più forte, che si chiedono favori al posto dei diritti, che si costruisce o si commettono altri abusi in spregio delle leggi. In questo contesto la presenza di Libera è importante per riaffermare valori non negoziabili come la vita, la natura, il rispetto dell’altro e la legalità.

L’assessore lacchese alla Cultura, Cecilia Prota, ha sottolineato come la partecipazione dei giovani sia imprescindibile per qualunque progetto e come la memoria sia alla base di ogni discorso per capire dove andiamo.”La Compagnia Carabinieri è in prima linea per contrastare ogni fenomeno illecito e mafioso. La nostra porta per i cittadini è sempre aperta”, ha ribadito il luogotenente Cimmino.

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Foto Qui Ischia

Aprendo gli interventi dei familiari delle vittime, Luciana Montanino ha ricordato la vicenda dell’uccisione del marito Gaetano, nell’agosto di sette anni fa, e che in Campania si contano ben 350 vittime innocenti, tra cui 25 bambini. Per lei come per gli altri familiari è stato fondamentale incontrare il Coordinamento dei familiari delle vittime, impegnato a parlare con i giovani, per condividere con loro la memoria e per sensibilizzarli a sui comportamenti che favoriscono le attività illegali e, dunque, la camorra. Lei, che ha deciso di dare una “seconda possibilità” agli uccisori di suo marito, all’epoca minorenni, ha spiegato ai ragazzi che “c’è bisogno di ciascuno di voi, finchè un giorno saremo tanti che questa cattiva gente, non so come definirla, non esiterà più”.

A seguire, è intervenuto il figlio di un imprenditore napoletano assassinato per non aver ceduto al pizzo, Emilio D’Anna che oggi risiede sull’isola e che ha invitato i ragazzi a coltivare la legalità nella vita di ogni giorno. Carmela Sermino ha ricordato la morte del marito, Giuseppe Veropalumbo, nello notte  di San Silvestro, per un colpo vagante. Paolo Miggiano si è soffermato tra l’altro sul rispetto per le vittime e sull’esigenza di “mantenere decorosa la memoria delle vittime innocenti”. Testimonianze seguite tutte con grande attenzione e partecipazione emotiva dai ragazzi.

La mattinata si è conclusa con un arrivederci, considerato che la collaborazione iniziata con le scuole isolane proseguirà ancor più intensamente nel nuovo anno scolastico. Così come l’impegno complessivo di Libera sarà sempre più forte e concreto sulle isole flegree.

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